Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 febbraio 2014, n. 7337 Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Roma, con ordinanza del 17.5.2013 ha dichiarato l’inammissibilità, perché tardivo, dell’appello proposto dal difensore di F.M. avverso la sentenza pronunciata il 28.6.2011 dal Tribunale di Tivoli – Sezione Distaccata di Palestrina, con la quale...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 17 febbraio 2014, n. 755. L’annullamento delle elezioni regionali in Piemonte
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 17 febbraio 2014, n. 755 SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 556 del 2014, proposto dalla Regione Piemonte, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Angelo Clarizia, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 febbraio 2014, n. 7414. Nel reato di furto, l’aggravante dell’uso del mezzo fraudolento delinea una condotta, posta in essere nel corso dell’azione delittuosa dotata di marcata efficienza offensiva e caratterizzata da insidiosità, astuzia, scaltrezza, idonea, quindi, a sorprendere la contraria volontà del detentore e a vanificare le misure che questi ha apprestato a difesa dei beni di cui ha la disponibilità. In applicazione del principio, la Corte ha escluso la configurabilità dell’aggravante nel caso di furto due confezioni di lampadine per auto sottraendole dallo scaffale del supermercato Carrefour
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 febbraio 2014, n. 7414 Ritenuto in fatto 1. R.S., L.S. e N.S. erano chiamati a rispondere, innanzi al Tribunale di Lecce, del reato di cui artt. 110, 624 e 625 n. 2 cod. pen., perché, in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 febbraio 2014, n. 727. In ordine allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, la comunicazione dell’avvio del procedimento non è necessaria, trattandosi di un’attività di natura preventiva e cautelare, per la quale non vi è necessità di alcuna partecipazione, anche per il tipo di interessi coinvolti, che non concernono, se non indirettamente, persone, ma la complessiva rappresentazione operativa dell’ente locale e, quindi, in ultima analisi, gli interessi dell’intera collettività comunale. Rileva, al riguardo, il carattere straordinario della misura che, nell’ipotesi di una concreta minaccia ai beni primari appartenenti a tutta la collettività, quali quelli rappresentati dall’ordine e dalla sicurezza pubblica, che lo scioglimento ex art. 143 del d. lgs. 267/2000 è volto a tutelare, giustifica una immediata reazione dell’ordinamento, mediante un intervento rapido e deciso
La massima 1. In ordine allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, la comunicazione dell’avvio del procedimento non è necessaria, trattandosi di un’attività di natura preventiva e cautelare, per la quale non vi è necessità di alcuna partecipazione, anche per il tipo di interessi coinvolti, che non concernono, se non indirettamente, persone, ma la complessiva rappresentazione operativa...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 febbraio 2014, n. 7338. Il reato di favoreggiamento dell’altrui prostituzione non è ravvisabile nella condotta di colui che concede in sublocazione ad una prostituta, con la quale ha instaurato un rapporto di convivenza, dietro corresponsione della metà del canone e delle spese, un immobile nella sua disponibilità ove la donna esercita il meretricio, poiché la mera stipulazione del contratto non concreta, di per sé, un oggettivo aiuto all’esercizio della prostituzione in quanto tale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 febbraio 2014, n. 7338 Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Firenze, con sentenza del 13.11.2012 ha riformato la decisione emessa in data 17.5.2012 dal Tribunale di quella città, assolvendo per insussistenza del fatto l’appellante B.P. dal reato di cui agli artt. 81, comma 2...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 febbraio 2014, n. 5501. Il reato di truffa si configura mediante la realizzazione da parte dell’autore della condotta decettiva e una conseguente ed effettiva deminutio patrimonii, intesa in senso strettamente economico, del soggetto passivo e nell’accezione di truffa contrattuale, è reato istantaneo i cui elementi vanno individuati alla momento della stipula del negozio e della costituzione del regolamento contrattuale. Ne consegue che non può dirsi sussistente il reato di truffa in caso di mera limitazione della libertà di consenso della vittima nei negozi patrimoniali senza la prova dell’effettivo danno patrimoniale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 4 febbraio 2014, n. 5501 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di L’Aquila, in parziale riforma della sentenza di condanna, in data 10/1/2011, del Tribunale di Pescara, rideterminava la pena inflitta a R.A. in mesi 4 di reclusione ed euro...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3767. Rigettato il gravame proposto nei confronti del Comune di Acri, reputando corretta la decisione del primo giudice di rigetto della domanda risarcitoria proposta dai ricorrenti per i danni provocati dall’allagamento verificatosi nella notte tra il 27 e il 28 novembre 1984 nell’abitazione di loro proprietà e nell’annesso giardino. La Corte d’Appello ha, in particolare, confermato la valutazione del carattere eccezionale ed imprevedibile del nubifragio di vaste dimensioni verificatosi in quella data nei luoghi di causa, tale da escludere la responsabilità del Comune per l’inidoneità delle opere di canalizzazione e convogliamento delle acque piovane nell’abitato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3767 Premesso in fatto E’ stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “1. – Con la sentenza impugnata la Corte d’Appello di Catanzaro ha rigettato il gravame proposto da R.E. ed E.S. nei confronti del Comune di Acri, avverso la sentenza del Tribunale di...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 febbraio 2014, n. 3674. Il pegno irregolare determina, in caso di adempimento, non l’obbligo di restituire l’idem corpus, e cioè nella specie i titoli ricevuti, ma il tantundem eiusdem generis e qualitatis e, in caso di inadempimento, l’obbligo di restituire res eiusdem generis e qualitatis per l’eventuale eccedenza tra il valore delle cose al momento della scadenza del credito garantito e l’importo di quest’ultimo. In altre parole, la restituzione si trasforma da obbligazione di specie in obbligazione di genere
La massima 1. La “dematerializzazione” dei titoli di credito, pur superando la fisicità del titolo, non è incompatibile con il pegno regolare, consentendone forme di consegna e di trasferimento virtuali, attraverso meccanismi alternativi di scritturazione, senza la movimentazione o senza neppure la creazione del supporto cartaceo. 2. Il pegno irregolare determina, in caso di adempimento,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 febbraio 2014, n. 3714. In materia di immissioni acustiche , mentre è senz’altro illecito il superamento dei livelli di accettabilità stabiliti dalle leggi e dai regolamenti che, disciplinando le attività produttive, fissano nell’interesse della collettività le modalità di rilevamento dei rumori ed i limiti massimi di tollerabilità, l’eventuale rispetto degli stessi non può far considerare senz’altro lecite le immissioni, dovendo il giudizio sulla loro tollerabilità formularsi alla stregua dei principi di cui all’art. 844 c.c., tenendo presente, fra l’altro, la vicinanza dei luoghi ed i possibili effetti dannosi per la salute delle immissioni
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 febbraio 2014, n. 3714 Svolgimento del processo Con atto di citazione ritualmente notificato P.C. conveniva in giudizio dinanzi al Giudice di Pace di Sarzana R.U. esponendo di essere proprietario di una casa posta davanti all’arenile demaniale in località Fiumaretta di Ameglia ed in particolare di fronte allo...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 febbraio 2014, n. 3038. Da riconteggiare la pensione e i contributi versati in caso in cui il lavoratore operando in sedi straniere abbia avuto delle sovvenzioni dal datore (studio dei figli, alloggio ecc).
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 febbraio 2014, n. 3038 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott. LORITO Matilde – rel. Consigliere Dott. FERNANDES Giulio...