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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 15 giugno 2015, n. 12311. Ai fini della sussistenza della violazione di legge (l’aver ingiustificatamente ritardato – per negligenza inescusabile e violazione dei doveri di diligenza e laboriosità – le indagini relative ad una denuncia contro ignoti presentata da G.T. per il reato di cui all’art. 326 cod. pen. (rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio), non prevedono, infatti, specifici obblighi, ma, come esattamente affermato nella sentenza impugnata, individuano tempi e modalità di svolgimento delle indagini di competenza del pubblico ministero. Le indicazioni ivi contenute sono riconducibili ad uno spazio di apprezzamento del magistrato sottratto alla valutazione del giudice disciplinare. Ciò appare evidente dalla formulazione degli artt. 326 cod. proc. pen. che si limita a fissare le finalità delle indagini preliminari, e 358 cod. proc. pen. a norma del quale il pubblico ministero “compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell’articolo 326 e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini”. Per quanto riguarda gli altri due articoli citati nel capo di incolpazione – che disciplinano, rispettivamente, l’inizio dell’azione penale, le sue forme e i relativi termini (artt. 405), nonché i termini di durata massima delle indagini preliminari (art. 407) – deve osservarsi che la contestazione di cui al capo di incolpazione in esame non riguarda alcuna violazione dei termini indicati dalle norme citate

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 15 giugno 2015, n. 12311 Svolgimento del processo 1. II Procuratore Generale della Corte di cassazione ha promosso l’azione disciplinare nei confronti dei dott. G.S., sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Bari; tale azione disciplinare era basata su distinti capi di incolpazione dei quali...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 giugno 2015, n. 12157. Chi acquista la proprietà di tutte le cantine presenti su di un piano non diventa automaticamente proprietario del relativo corridoio di accesso e disimpegno che, salvo patto contrario, rimane condominiale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 11 giugno 2015, n. 12157 Motivi della decisione 2) Giova premettere che il ricorso concerne soltanto questioni residue nei confronti del Condominio e in particolare (cfr conclusioni del ricorso) la natura condominiale del corridoio di servizio dei ripostigli-sottotetto. L’appello nei confronti della C. concerneva peraltro soltanto il risarcimento...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 maggio 2015, n. 23306. Il verbale di contestazione di una violazione al codice della strada con le dichiarazioni confessorie del conducente di mezzo che guida senza patente è inutilizzabile in virtù del combinato disposto degli artt. 63 e 191 c.p.p. e tale inutilizzabilità è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 maggio 2015, n. 23306 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. SERRAO...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 28 maggio 2015, n. 22933. Mentre scaricare video o immagini non integra il reato, essendo necessaria anche la prova di una volontà consapevole del soggetto diretta a divulgare o diffondere il file, l’attività di caricarli su di un sito di condivisione invece è una condotta atta a realizzare la diffamazione, per di più con l’aggravante di avere commesso il fatto mediante la rete telematica e quindi con un mezzo di estesa pubblicità

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 28 maggio 2015, n. 22933 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BEVERE Antonio – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. POSITANO...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 22 maggio 2015, n. 10684. Le disposizioni normative in tema di limiti di velocità consentono all’ente proprietario della strada di ridurre i limiti di velocità (o di elevarli) fissati dal Ministero nel caso in cui, date le condizioni del manto stradale e/o della tipologia di tratto interessato (urbano, extraurbano, autostradale ecc.), sia opportuno fissare limiti diversi

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 22 maggio 2015, n. 10684 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHINI Bruno – Presidente Dott. PROTO Cesare Antonio – rel. Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. FALASCHI Milena –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 maggio 2015, n. 10546. In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 maggio 2015, n. 10546 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere...