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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6909. Nei lavori tra privato ed ente pubblico nel computo della domanda di risarcimento dei danni per il ritardo nella consegna, non è sufficiente la semplice comunicazione del provvedimento di rigetto delle riserve

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6909.   Nei lavori tra privato ed ente pubblico nel computo della domanda di risarcimento dei danni per il ritardo nella consegna, non è sufficiente la semplice comunicazione del provvedimento di rigetto delle riserve, ma occorre la notifica dello stesso, da intendersi in senso...

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Corte di Cassazione, sezione sesta, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6886. Separazione personale e prova della ricorrenza dei presupposti dell’assegno incombe su chi chiede il mantenimento e che tale prova ha ad oggetto anche l’incolpevolezza del coniuge richiedente

Corte di Cassazione, sezione sesta, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6886. Se e’ vero che nella separazione personale i “redditi adeguati” cui va rapportato, ai sensi dell’articolo 156 c.c., l’assegno di mantenimento a favore del coniuge sono quelli necessari a mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, e’ anche vero che la...

Corte di Cassazione, sezione sezione sesta civile, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6404. Nel giudizio di cognizione instauratosi a seguito dell’opposizione a decreto ingiuntivo il giudice deve accertare il fondamento della pretesa fatta valere con il ricorso per ingiunzione e, il credito risulti fondato, deve accogliere la domanda indipendentemente dalla circostanza della regolarita’, sufficienza e validita’ degli elementi probatori alla stregua dei quali l’ingiunzione fu emessa
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Corte di Cassazione, sezione sezione sesta civile, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6404. Nel giudizio di cognizione instauratosi a seguito dell’opposizione a decreto ingiuntivo il giudice deve accertare il fondamento della pretesa fatta valere con il ricorso per ingiunzione e, il credito risulti fondato, deve accogliere la domanda indipendentemente dalla circostanza della regolarita’, sufficienza e validita’ degli elementi probatori alla stregua dei quali l’ingiunzione fu emessa

Nel giudizio di cognizione instauratosi a seguito dell’opposizione a decreto ingiuntivo il giudice deve, non gia’ stabilire se l’ingiunzione fu emessa legittimamente in relazione alle condizioni previste dalla legge per l’emanazione del provvedimento monitorio, ma accertare il fondamento della pretesa fatta valere con il ricorso per ingiunzione e, il credito risulti fondato, deve accogliere la...

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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6457. I dipendenti della circumvesuviana addetti sia alla guida che al rilascio dei biglietti hanno diritto all’indennità di agente unico

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6457.   I dipendenti della circumvesuviana addetti sia alla guida che al rilascio dei biglietti hanno diritto all’indennità di agente unico Ordinanza 15 marzo 2018, n. 6457 Data udienza 20 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6425. Affinche’ possa utilmente dedursi in sede di legittimita’ un vizio di omessa pronunzia, ai sensi dell’articolo 112 c.p.c.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6425. Affinche’ possa utilmente dedursi in sede di legittimita’ un vizio di omessa pronunzia, ai sensi dell’articolo 112 c.p.c.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, entenza 15 marzo 2018, n. 6425 Affinche’ possa utilmente dedursi in sede di legittimita’ un vizio di omessa pronunzia, ai sensi dell’articolo 112 c.p.c., e’ necessario, da un lato, che al giudice del merito siano state rivolte una domanda od un’eccezione autonomamente apprezzabili, ritualmente ed inequivocabilmente formulate, per le quali...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6411. L’istanza presentata in ritardo rispetto al preavviso richiesto non fa perdere al lavoratore il diritto di godere delle ore accantonate.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6411. L’istanza presentata in ritardo rispetto al preavviso richiesto non fa perdere al lavoratore il diritto di godere delle ore accantonate.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6411 L’istanza presentata in ritardo rispetto al preavviso richiesto non fa perdere al lavoratore il diritto di godere delle ore accantonate. Ordinanza 15 marzo 2018, n. 6411 Data udienza 19 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6410. Il fulcro del sistema di sicurezza sul lavoro e’ rappresentato dalla responsabilita’ datoriale.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6410 Il fulcro del sistema di sicurezza sul lavoro e’ rappresentato dalla responsabilita’ datoriale. Il datore di lavoro, quand’anche abbia affidato al dipendente il compito di vigilare sull’osservanza delle norme antinfortunistiche non e’ esonerato da responsabilita’, fatta eccezione per l’ipotesi limite, di una condotta abnorme...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6397. Gli atti con cui il gestore del servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani richiede al contribuente quanto da lui dovuto a titolo di TIA
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 15 marzo 2018, n. 6397. Gli atti con cui il gestore del servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani richiede al contribuente quanto da lui dovuto a titolo di TIA

Gli atti con cui il gestore del servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani richiede al contribuente quanto da lui dovuto a titolo di TIA, “anche quando assumono la forma di fattura commerciale, non attenendo al corrispettivo di una prestazione liberamente richiesta, ma ad un’entrata sicuramente pubblicistica, hanno natura di atti amministrativi impositivi”, senza che possano...

Corte di Cassazione, sezioni unite, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6336. L’omissione, nella sentenza, dell’indicazione della somma che è oggetto della condanna alle spese, è un errore materiale, che può essere corretto ai sensi degli artt. 287 ss. e dell’art. 391 bis. del Codice di procedura civile.
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Corte di Cassazione, sezioni unite, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6336. L’omissione, nella sentenza, dell’indicazione della somma che è oggetto della condanna alle spese, è un errore materiale, che può essere corretto ai sensi degli artt. 287 ss. e dell’art. 391 bis. del Codice di procedura civile.

L’omissione, nella sentenza, dell’indicazione della somma che è oggetto della condanna alle spese, è un errore materiale, che può essere corretto ai sensi degli artt. 287 ss. e dell’art. 391 bis. del Codice di procedura civile. L’ordinanza ha precisato che tale correzione può avvenire anche per il processo che si svolge davanti alla Corte di...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 marzo 2018, n. 6568. È rilevante e non manifestamente infondata, in riferimento all’art. 117, comma 1, Cost. ed ai parametri interposti degli artt. 6, par. 1, e 45, par. 1, della CEDU, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 2 quinquies, lett. e), della l. n. 89 del 2001
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 marzo 2018, n. 6568. È rilevante e non manifestamente infondata, in riferimento all’art. 117, comma 1, Cost. ed ai parametri interposti degli artt. 6, par. 1, e 45, par. 1, della CEDU, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 2 quinquies, lett. e), della l. n. 89 del 2001

È rilevante e non manifestamente infondata, in riferimento all’art. 117, comma 1, Cost. ed ai parametri interposti degli artt. 6, par. 1, e 45, par. 1, della CEDU, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 2 quinquies, lett. e), della l. n. 89 del 2001, come introdotto dall’art. 55, comma 1, lett. a), n....