Nella compravendita immobiliare, la mancata consegna del certificato di agibilità non determina in via automatica la risoluzione del contratto per inadempimento del venditore
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Nella compravendita immobiliare, la mancata consegna del certificato di agibilità non determina in via automatica la risoluzione del contratto per inadempimento del venditore

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 18 maggio 2018, n.12226. Nella compravendita immobiliare, la mancata consegna del certificato di agibilità non determina in via automatica la risoluzione del contratto per inadempimento del venditore, dovendo comunque essere verificata in concreto l’importanza e la gravità dell’omissione in relazione al godimento e alla commerciabilità dell’immobile stesso. CORTE...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 2 marzo 2018, n. 4921. In ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per morosità, il valore è rappresentato dall’ammontare dei canoni del residuo periodo della locazione che la domanda dell’attore mira a far cessare anticipatamente
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 2 marzo 2018, n. 4921. In ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per morosità, il valore è rappresentato dall’ammontare dei canoni del residuo periodo della locazione che la domanda dell’attore mira a far cessare anticipatamente

In ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per morosità, il valore è rappresentato dall’ammontare dei canoni del residuo periodo della locazione che la domanda dell’attore mira a far cessare anticipatamente Sentenza 2 marzo 2018, n. 4921 Data udienza 5 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4022. L’interesse cui, ai sensi dell’articolo 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4022. L’interesse cui, ai sensi dell’articolo 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto

L‘interesse cui, ai sensi dell’articolo 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto, è rappresentato dall’interesse che la parte inadempiente aveva o avrebbe potuto avere alla regolare esecuzione del contratto, e non dalla convenienza, per essa, della domanda di risoluzione rispetto a quella di condanna all’adempimento. Per un...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 3 novembre 2017, n. 26206. La parte adempiente di un contratto preliminare di compravendita, che abbia ricevuto una caparra confirmatoria e si sia avvalsa della facoltà di provocare la risoluzione del contratto mediante diffida ad adempiere, può agire in giudizio esercitando il diritto di recesso
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 3 novembre 2017, n. 26206. La parte adempiente di un contratto preliminare di compravendita, che abbia ricevuto una caparra confirmatoria e si sia avvalsa della facoltà di provocare la risoluzione del contratto mediante diffida ad adempiere, può agire in giudizio esercitando il diritto di recesso

La parte adempiente di un contratto preliminare di compravendita, che abbia ricevuto una caparra confirmatoria e si sia avvalsa della facoltà di provocare la risoluzione del contratto mediante diffida ad adempiere, può agire in giudizio esercitando il diritto di recesso e, in questo caso, ha diritto di trattenere definitivamente la caparra confirmatoria. Ovviamente nel caso...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 27 ottobre 2017, n. 25623. Il promissario acquirente di un contratto preliminare di vendita nel giudizio per l’accertamento dell’avvenuta risoluzione di diritto del contratto, ben può, ove non abbia contestualmente avanzato richiesta di risarcimento ai sensi dell’art. 1453 c.c., instare per il semplice conseguimento del doppio della caparra versata
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 27 ottobre 2017, n. 25623. Il promissario acquirente di un contratto preliminare di vendita nel giudizio per l’accertamento dell’avvenuta risoluzione di diritto del contratto, ben può, ove non abbia contestualmente avanzato richiesta di risarcimento ai sensi dell’art. 1453 c.c., instare per il semplice conseguimento del doppio della caparra versata

Il promissario acquirente di un contratto preliminare di vendita, dopo avere inutilmente formulato, nei confronti del promittente venditore, diffida ad adempiere ed aver instaurato il conseguente giudizio per l’accertamento dell’avvenuta risoluzione di diritto del contratto, ben può, ove non abbia contestualmente avanzato richiesta di risarcimento ai sensi dell’art. 1453 c.c., instare per il semplice conseguimento...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 ottobre 2017, n. 23199. In tema di risoluzione contrattuale per inadempimento, la valutazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1455 cod. civ., della non scarsa importanza dell’inadempimento
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 ottobre 2017, n. 23199. In tema di risoluzione contrattuale per inadempimento, la valutazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1455 cod. civ., della non scarsa importanza dell’inadempimento

In tema di risoluzione contrattuale per inadempimento, la valutazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1455 cod. civ., della non scarsa importanza dell’inadempimento deve ritenersi implicita, ove l’inadempimento stesso si sia verificato con riguardo alle obbligazioni primarie ed essenziali del contratto, ovvero quando, dal complesso della motivazione, emerga che il giudice lo abbia considerato...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 2 ottobre 2017, n. 22983. Divieto di domande nuove in appello ex art. 345 c.p.c.  e deroga operata dalla disposizione di cui all’articolo 1453 c.c., comma 2
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 2 ottobre 2017, n. 22983. Divieto di domande nuove in appello ex art. 345 c.p.c. e deroga operata dalla disposizione di cui all’articolo 1453 c.c., comma 2

La deroga recata al divieto di domande nuove in appello fissato dall’articolo 345 c.p.c. dalla disposizione di cui al secondo comma dell’articolo 1453 c.c. può essere estesa a domande diverse dalla domanda risolutoria (purchè a questa consequenziali), solo in caso di accoglimento della domanda stessa, giacché, in caso contrario, dette domande risultano travolte dal rigetto...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 14 settembre 2017, n. 21315. Appalto. L’exceptio non rite adimpleti contractus
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 14 settembre 2017, n. 21315. Appalto. L’exceptio non rite adimpleti contractus

L’exceptio non rite adimpleti contractus; tale eccezione,  non richiede l’adozione di forme speciali o formule sacramentali, essendo sufficiente che la volonta’ della parte di sollevarla sia desumibile, in modo non equivoco, dall’insieme delle sue difese. Il contraente che si avvale legittimamente di tale diritto non puo’ essere considerato in mora, e non e’ percio’ tenuto...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 8 settembre 2017, n. 20957. Risoluzione di un contratto preliminare, ritenzione della caparra e risarcimento del danno
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 8 settembre 2017, n. 20957. Risoluzione di un contratto preliminare, ritenzione della caparra e risarcimento del danno

Deve essere qualificata come domanda di declaratoria di risoluzione di un contratto preliminare quella volta a conseguire, oltre alla risoluzione del contratto per grave inadempimento del promissario acquirente, la condanna al risarcimento di ulteriori danni, sia pure da liquidarsi in separata sede. La parte non inadempiente puo’, infatti, anziche’ esercitare il recesso, chiedere la risoluzione...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 31 agosto 2017, n. 20597
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 31 agosto 2017, n. 20597

In caso di proposizione della domanda di risoluzione del contratto preliminare contestualmente alla richiesta di restituzione del doppio della caparra, spetta al Giudice del merito la qualificazione della domanda Sentenza 31 agosto 2017, n. 20597 Data udienza 14 marzo 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE...