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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 settembre 2013, n. 22313. In tema di condominio, l’attività dell’amministratore, connessa ed indispensabile allo svolgimento dei suoi compiti istituzionali deve ritenersi compresa, quanto al suo compenso, nel corrispettivo stabilito al momento del conferimento dell’incarico per tutta l’attività amministrativa di durata annuale e non deve, pertanto, essere retribuita a parte

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  30 settembre 2013, n. 22313 Svolgimento del processo Con atto notificato il 15.4.2006 M.R. proponeva appello avverso la sentenza 3.12.2004 con cui il Giudice di Pace di Cava de’ Tirreni lo aveva condannato a restituire la somma di Euro 1.950,00, indebitamente trattenuta quale amministratore del Condominio, sito in...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 30 settembre 2013, n. 22317. In tema di competenza tra giudice ordinario e giudice amministrativo

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 30 settembre 2013, n. 22317 Svolgimento del processo 1. Con citazione 20 dicembre 1994, l’Italkali s.p.a. citò in giudizio, davanti al Tribunale di Palermo, l’Assessorato all’Industria della Regione siciliana, esponendo che: – nel 1981 aveva ricevuto in concessione la miniera denominata (omissis), su area ad essa affittata da...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2013 n. 40624. La sola predisposizione presso qualsiasi esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentono ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online in violazione del divieto dell’articolo 7, comma 3-quater, del Dl 158/2012 non configura la contravvenzione di cui all’articolo 4 della legge 401/89

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2013 n. 40624[1] La sola predisposizione presso qualsiasi esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentono ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online in violazione del divieto dell’articolo 7, comma 3-quater, del Dl 158/2012 non...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 settembre 2013, n. 22338. L’arbitrato internazionale non può che essere rituale

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 settembre 2013, n. 22338 Svolgimento del processo 1 – Con atto di citazione notificato in data 19 luglio 2002 il Ministero degli Affari Esteri conveniva in giudizio davanti alla Corte di appello di Roma la S.p.a Aquater, impugnando per nullità il lodo emesso dal collegio arbitrale costituito...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 settembre 2013, n. 21834. In tema di responsabilità da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, l’apprezzamento del giudice del merito in ordine alla ricostruzione delle modalità dell’incidente ed al comportamento delle persone alla guida dei veicoli coinvolti si concreta in un giudizio di mero fatto, insindacabile in sede di legittimità, quando sia adeguatamente motivato e immune da vizi logici e da errori giuridici

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 settembre 2013, n. 21834 Svolgimento del processo La notte del (omissis) Do..Ro. percorreva l’autostrada A8 in direzione nord, alla guida di un’automobile di proprietà della s.p.a. TNT Traco quando, all’altezza di …, andò ad urtare contro l’autocarro Scania, fermo sulla corsia di sorpasso, di proprietà dell’Impresa edile...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 settembre 2013, n. 4809. Ai fini della configurabilità della responsabilità precontrattuale della P.A.

La massima 1. Nelle gare di appalto, l’aggiudicazione provvisoria è atto endoprocedimentale che determina una scelta non ancora definitiva del soggetto aggiudicatario della gara; la possibilità che ad un’aggiudicazione provvisoria non segua quella definitiva è un evento del tutto fisiologico, disciplinato dagli artt. 11, comma 11, 12 e 48, comma 2, del d.lgs. 163/2006, inidoneo...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 settembre 2013, n. 21627. In tema di licenziamento per giusta causa, l’immediatezza della comunicazione del provvedimento espulsivo rispetto al momento della mancanza addotta a sua giustificazione, ovvero rispetto a quello della contestazione, si configura quale elemento costitutivo del diritto al recesso del datore di lavoro

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 20 settembre 2013, n. 21627 IN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. CURZIO Pietro – Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere ha...