Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 marzo 2015, n. 12986. La motivazione del decreto di sequestro probatorio puo’ essere integrata sia dal P.M., attraverso la presentazione di una memoria scritta, sia dal giudice del riesame; nonche’, nel senso della esistenza di un vero e proprio “potere-dovere” in capo al giudice del riesame di “integrare” o “riformare” la motivazione del provvedimento di sequestro carente in punto di esigenze probatorie

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 marzo 2015, n. 12986 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. MENGONI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2015, n. 3951. Affinché un veicolo dismesso possa considerarsi rifiuto pericoloso è necessario non solo che esso sia fuori uso, ma anche che contenga liquidi o altre componenti pericolose, diversamente rientrando nella categoria 16.01.06 (prevista nell'allegato D, parte IV, del d.lgs. 26 aprile 2006, n. 152) e non potendo dunque essere qualificato come pericoloso

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2015, n. 3951 Ritenuto in fatto 1. D.B.A. ha proposto ricorso avverso la sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta, che ha confermato la sentenza del Tribunale di Enna di condanna per il reato di cui all’art.6 lett. d), nn. 1 e 2 del d.l. n. 172...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 gennaio 2015, n. 79. La condotta sanzionata dall'art. 256, comma 1 d.lgs. 152/06 è riferibile a chiunque svolga, in assenza del prescritto titolo abilitativo, una attività rientrante tra quelle assentibili ai sensi degli articoli 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216 del medesimo decreto, svolta anche di fatto o in modo secondario o consequenziale all'esercizio di una attività primaria diversa che richieda, per il suo esercizio, uno dei titoli abilitativi indicati e che non sia caratterizzata da assoluta occasionalità. La deroga prevista dall'art. 266, comma 5 d.lgs. 152/06 per l'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti prodotti da terzi, effettuata in forma ambulante opera qualora ricorra la duplice condizione che il soggetto sia in possesso del titolo abilitativo per l'esercizio di attività commerciale in forma ambulante ai sensi del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114 e, dall'altro, che si tratti di rifiuti che formano oggetto del suo commercio

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 gennaio 2015, n. 79 Ritenuto in fatto 1. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Asti, con sentenza del 6.12.2013, ha assolto (con la formula “perché il fatto non sussiste”) A.P.A. , nei confronti del quale il Pubblico Ministero aveva richiesto l’emissione di decreto penale...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527. L'amministratore della società risponde sempre e comunque per i reati imputabili all'impresa.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2014, n. 40530. In tema di gestione dei rifiuti, il reato di abbandono incontrollato di rifiuti è ascrivibile ai titolari di enti ed imprese ed ai responsabili di enti anche sotto il profilo della omessa vigilanza sull'operato dei dipendenti che hanno posto in essere la condotta di abbandono

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2014, n. 40530 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaetan – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott....

Articolo

Corte Costituzionale, sentenza 2 dicembre 2013, n. 285. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo unico della legge della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 23 novembre 2012, n. 33 (Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 – Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)

CORTE COSTITUZIONALE SENTENZA 2 dicembre 2013, n. 285 SENTENZA nel giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo unico della legge della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 23 novembre 2012, n. 33 (Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 – Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti), promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri con...

Articolo

Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza n. 16304 del 28 giugno 2013. La competenza è del giudice amministrativo per i danni da mancato smaltimento dei rifiuti urbani

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza n. 16304 del 28 giugno 2013 Svolgimento del processo Con citazione del 19 settembre 2006 E.M. ha convenuto il Comune di Boscoreale dinanzi al Giudice di Pace di Torre Annunziata deducendo: 1) era contribuente residente per la tassa R.S.U. ed il predetto Comune, pur avendo istituito per la...

  • 1
  • 2