La costituzione del fondo patrimoniale per fronteggiare i bisogni della famiglia, anche qualora effettuata da entrambi i coniugi, non integra, di per se’, adempimento di un dovere giuridico, non essendo obbligatoria per legge; essa configura, dunque, un atto a titolo gratuito; tale atto e’ suscettibile di esser dichiarato inefficace a norma della L. Fall., articolo...
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 25 gennaio 2018, n. 1894. Rimessa alle Sezioni Unite il tema della proponibilita’ della revocatoria contro convenuto (gia’) fallito
Rimessa alle Sezioni Unite il tema della proponibilita’ della revocatoria contro convenuto (gia’) fallito Ordinanza 25 gennaio 2018, n. 1894 Data udienza 5 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DIDONE Antonio – Presidente Dott. CRISTIANO Magda – rel....
Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 2 novembre 2017, n. 26061. Sono inefficaci le rimesse alla banca effettuate dalla società poi fallita l’anno prima dell’ammissione all’amministrazione controllata
Sono inefficaci le rimesse alla banca effettuate dalla società poi fallita l’anno prima dell’ammissione all’amministrazione controllata, se l’istituto di credito si è “fidato” delle ottimistiche previsioni contenute nella relazione di accompagnamento, senza usare i suoi canali di informazione che le avrebbero permesso di valutare in modo autonomo e realistico delle aspettative. Ordinanza 2 novembre 2017,...
Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 2 novembre 2017, n. 26062. Nel rapporto tra debitore principale e creditore beneficiario il pagamento fatto dal garante autonomo produce gli stessi effetti di quello del fideiussore.
Nel rapporto tra debitore principale e creditore beneficiario il pagamento fatto dal garante autonomo produce gli stessi effetti di quello del fideiussore. Per un maggior approfondimento sul contratto autonomo di garanzia e la fideiussione cliccare sull’immagine seguente Ordinanza 2 novembre 2017, n. 26062 Data udienza 7 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 8 febbraio 2017, n. 3299
La pubblicazione sulla stampa di articoli sulla crisi finanziaria in cui versava la società può essere una prova presuntiva della conoscenza, anche da parte di un normale operatore commerciale e non finanziario della situazione di decozione dell’impresa Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza 8 febbraio 2017, n. 3299 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 novembre 2016, n. 23424
Per vincere la presunzione semplice di conoscenza dello stato di insolvenza occorre la positiva dimostrazione che, nel momento in cui è stato posto in essere l’atto revocabile, le circostanze erano tali da far ritenere a una persona di ordinaria prudenza e avvedutezza che l’imprenditore si trovava in una situazione di normale esercizio dell’impresa. Una prova...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 agosto 2016, n. 17196
In tema di elemento soggettivo dell’azione revocatoria proposta ex art. 67, secondo comma, L.F., la scientia decoctionis può ben fondarsi sulla valutazione di elementi presuntivi, alla luce del parametro della comune prudenza ed avvedutezza e della normale ed ordinaria diligenza, da apprezzare con riguardo alla condizione professionale dell’accipiens, ossia con riferimento alla categoria di appartenenza...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15415
La conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto purché idonei a fornire la prova per presunzione di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli...
Per potersi escludere la revocabilità di rimesse bancarie affluite su un conto scoperto, in quanto dipendenti da operazioni bilanciate, è necessario il venir meno della funzione solutoria delle stesse, in virtù di accordi intercorsi tra il solvens e l’accipiens, che le abbiano destinate a costituire la provvista di coeve o prossime operazioni di prelievo o di pagamenti mirati in favore di terzi o del cliente stesso, così da potersi escludere che la banca abbia beneficiato dell’operazione sa prima, all’atto della rimessa, sia dopo all’atto del suo impiego. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 7 aprile 2016, n. 6758.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 7 aprile 2016, n. 6758 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERNABAI Renato – Presidente Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – rel. Consigliere Dott. FERRO Massimo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 ottobre 2015, n. 22184. In tema di revocatoria fallimentare, la conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto, purchè idonei a fornire la prova per presunzioni di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli stessi si deduce l’esistenza del fatto ignoto costituiscono un apprezzamento di fatto che, se adeguatamente motivato, sfugge al controllo di legittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 ottobre 2015, n. 22184 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...