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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 agosto 2014, n. 17821. La prova del requisito della consapevolezza di arrecare pregiudizio agli interessi dei creditori può essere fornita anche mediante presunzioni, dovendosi, peraltro, attribuire rilievo al grado di parentela tra il debitore e gli acquirenti

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 agosto 2014, n. 17821   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – rel. Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 aprile 2014, n. 7864. Il titolo esecutivo in possesso dell’agente di riscossione non è sorretto da un provvedimento giudiziale ma amministrativo e non rientra, pertanto, nelle categorie dell’ipoteca legale o volontaria per cui è prevista la revoca

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 aprile 2014, n. 7864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da FALLIMENTO DELLA PSS.R.L. IN LIQUIDAZIONE, in persona del curatore dott. MT, elettivamente domiciliato in Roma, alla via Germanico n....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 28 febbraio 2014, n. 4803. I versamenti effettuati dalla società alla banca nell’anno precedente l’ammissione della società stessa alla procedura di amministrazione straordinaria non hanno natura solutoria, bensì ripristinatoria della provvista e, pertanto, non sono revocabili.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 28 febbraio 2014, n. 4803 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 8218-2010 proposto da: C.F. S.P.A. (P.I. (OMISSIS)), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, LARGO GIUSEPPE...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 27 novembre 2013 n. 26501. A seguito dell’azione proposta dal curatore fallimentare contro il terzo per la restituzione dei pagamenti eseguiti a suo favore dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento – azione che ha natura di accertamento dell’inefficacia dei pagamenti medesimi – sugli importi in restituzione sono dovuti gli interessi legali dalle date dei singoli pagamenti

Il testo integrale[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/11/pagamenti-successivi-al-fallimento-da-restituire-con-gli-interessi.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 11017 del 9 maggio 2013. In tema di revocatoria fallimentare le sole scritture contabili non possono essere usate dal curatore come prova del pagamento

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 11017 del 9 maggio 2013 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 18 aprile 1997, la Curatela del Fallimento della s.r.l. Vende Moda chiedeva revocarsi, ai sensi della L. Fall., art. 67, comma 2, il pagamento dell’importo di L. 9.521.735, effettuato il 30 marzo 1995...