Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 ottobre 2015, n. 19886 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 ottobre 2015, n. 19945. La controversia avente ad oggetto il risarcimento dei danni causati da un tamponamento stradale che ha causato solo danni a cose deve ritenersi rientrante tra le cause di particolare semplicità di cui all’articolo 4 comma 2° della Legge 794/1942. Di conseguenza, il giudice di merito all’esito di tale controversia ha la facoltà di liquidare le spese di lite in misura ridotta fino alla metà dei minimi tariffari
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 6 ottobre 2015, n. 19945 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 ottobre 2015, n. 19902. Nel giudizio di indebito oggettivo, l’attore può invocare sia l’invalidità, sia l’inesistenza d’un titolo giustificativo del pagamento. Nel primo caso, ha l’onere di provare che il titolo del pagamento sia invalido; nel secondo caso, ha il solo onere di allegare – ma non di provare, essendo impossibile – l’inesistenza di qualsiasi titolo giustificativo del pagamento, e sarà onere del convenuto dimostrare che il pagamento era sorretto da una giusta causa
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 ottobre 2015, n. 19902 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 14 ottobre 2015, n. 20767. La liquidazione del danno converte l’obbligazione di risarcimento (debito di valore) in un’obbligazione di pagamento di una determinata somma
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 14 ottobre 2015, n. 20767 Svolgimento del processo 1. È stata depositata la seguente relazione: 1. Il (OMISSIS) S.A. perse la vita in conseguenza d’un sinistro stradale. La madre (V.F. ) ed il fratello (S.S. ) della vittima, al fine di ottenere il risarcimento dei danni rispettivamente...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 settembre 2015, n. 18494. Non è necessario provare la perdita di vantaggiose operazioni commerciali, per chiedere la riparazione del pregiudizio subìto a causa dell’occupazione abusiva di un proprio immobile. Il giudice, infatti, può determinare il danno anche sulla base di «presunzioni semplici», come per esempio la perdita della possibilità di un «utilizzo diretto» del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 settembre 2015, n. 18494 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 settembre 2015, n. 18896. Il giudice di merito non è un mero registratore passivo di quanto dichiarato dal testimone, ma un soggetto attivo e partecipe dell’escussione testimoniale, al quale l’ordinamento attribuisce il potere-dovere in primo luogo di sondare con zelo l’attendibilità dei testimone, ed in secondo luogo di acquisire dal testimone (vuoi con le domande di chiarimento, vuoi incalzandolo, vuoi contestandogli contraddizioni tra quanto dichiarato ed altre prove già raccolte) tutte le informazioni ritenute indispensabili per una giusta decisione. Quel che invece il giudice di merito non può fare, senza contraddirsi, è da un lato non rivolgere al testimone nessuna domanda a chiarimento e non riconvocarlo; e dall’altro ritenere lacunosa la testimonianza perché carente su circostanze non capitolate, e sulle quali nessuno ha chiesto al testimone di riferire
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 settembre 2015, n. 18896 Svolgimento del processo 1. Nel 1999 la società Mostra d’Oltremare s.p.a. convenne dinanzi al Tribunale di Napoli L.E., allegando che questi aveva occupato sine titulo un fondo di proprietà dell’ente, e chiedendone la condanna al rilascio. 2. L.E. si costituì, non negò di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 31 luglio 2015, n. 16276. Il pubblico impiegato che abbia adottato o concorso alla formazione, nell’esercizio delle proprie funzioni, di atti amministrativi lesivi di interessi legittimi, ne risponde nei confronti del terzo danneggiato dal provvedimento, non ostandovi il disposto dell’articolo 23 D.p.r. 3/1957, il quale, interpretato in modo costituzionalmente orientato, non esclude la responsabilità del pubblico dipendente per lesione di interessi legittimi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 31 luglio 2015, n. 16276 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere Dott. ROSSETTI...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 giugno 2015, n. 13328. Al medico convenuto in un giudizio di responsabilità, per superare la presunzione posta a suo carica dall’articolo 1218del codice civile, non basta dimostrare che l’evento dannoso occorso al paziente rientri «astrattamente» nel novero di quelle che nel lessico clinico vengono chiamate «complicanze», benché rilevate dalla statistica sanitaria
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 giugno 2015, n. 13328 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SPIRITO Angelo – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 giugno 2015, n. 13331. Ove la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione del danno biologico che gli eredi del defunto richiedano “iure successionis” va effettuata non più con riferimento alla durata probabile della vita futura del soggetto, ma alla sua durata effettiva
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 giugno 2015, n. 13331 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SPIRITO Angelo – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco...
Sulla natura e la funzione della rendita pagata dall’INAIL a seguito di infortuni sul lavoro, e sulle modalità di calcolo del “danno differenziale” spettante alla vittima nei confronti del terzo responsabile
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 giugno 2015, n. 13222. Sulla natura e la funzione della rendita pagata dall’INAIL a seguito di infortuni sul lavoro, e sulle modalità di calcolo del “danno differenziale” spettante alla vittima nei confronti del terzo responsabile. In particolare, atteso che la rendita INAIL copre in parte il danno biologico...