Dopo la riforma della legge fallimentare non è più sostenibile l’equivalenza del ricorso del creditore alla semplice denuncia-segnalazione. La domanda di fallimento va considerata un’azione a contenuto meramente processuale rispetto alla quale l’accertamento del credito si pone come incidentale ai fini della legittimazione al ricorso Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 17 novembre...
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Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 22 settembre 2016, n. 18558
Rimessa alle Sezioni Unite la questione della sorte del ricorso ex articolo 111 Cost., proposto contro il decreto di inammissibilita’ del concordato, ove risulti impugnata anche la sopravvenuta sentenza di fallimento. Suprema Corte di Cassazione sezione I civile ordinanza 22 settembre 2016, n. 18558 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 settembre 2016, n. 17949
La nomina del liquidatore giudiziale da parte del tribunale in persona diversa da quella indicata dal proponente il concordato preventivo costituisce attività meramente gestoria rientrante nelle modalità della liquidazione che non muta i termini della proposta approvata, che non lede il diritto del debitore di regolare la propria insolvenza secondo le clausole inserite della proposta...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 14 settembre 2016, n. 18090
L’annullamento del concordato preventivo omologato, ex articolo 186 l.f., nel testo novellato dal Decreto Legislativo n. 169 del 2007, e’ un rimedio concesso ai creditori nei casi in cui la rappresentazione dell’effettiva situazione patrimoniale della societa’ proponente, in base alla quale il concordato e’ stato approvato dai creditori ed omologato dal tribunale, sia risultata falsata...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 agosto 2016, n. 17359
Il curatore fallimentare è legittimato ad agire contro gli amministratori per provare la loro responsabilità Suprema Corte di Cassazione sezione I civile entenza 26 agosto 2016, n. 17359 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. DIDONE...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12957
La clausola contenuta nei contratti di apertura di credito in conto corrente, che preveda l’applicazione di un determinato tasso sugli interessi dovuti dal cliente e con fluttuazione tendenzialmente aperta, da correggere con sua automatica riduzione in caso di superamento del c.d. tasso soglia usurario, ma solo mediante l’astratta affermazione del diritto alla restituzione del supero...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 31 maggio 2016, n. 11263
La disciplina del credito documentario è regolata da un complesso normativo sorto dalle prassi del commercio internazionale, stratificatosi nel tempo ed adottato da diversi istituti bancari. Detto complesso di norme è riconducibile all’istituto giuridico delle clausole d’uso (art. 1340 c.c.) e non alla categoria degli usi giuridici e/o normativi. Ne consegue che il rigoroso controllo...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10941
La disposizione dell’art. 1194 cod. civ. secondo la quale il debitore non può imputare il pagamento al capitale piuttosto che agli interessi o alle spese senza il consenso del creditore, presuppone che tanto il credito per il capitale quanto quello, accessorio per gli interessi e le spese, siano simultaneamente liquidi ed esigibili; e pertanto, in...
Per potersi escludere la revocabilità di rimesse bancarie affluite su un conto scoperto, in quanto dipendenti da operazioni bilanciate, è necessario il venir meno della funzione solutoria delle stesse, in virtù di accordi intercorsi tra il solvens e l’accipiens, che le abbiano destinate a costituire la provvista di coeve o prossime operazioni di prelievo o di pagamenti mirati in favore di terzi o del cliente stesso, così da potersi escludere che la banca abbia beneficiato dell’operazione sa prima, all’atto della rimessa, sia dopo all’atto del suo impiego. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 7 aprile 2016, n. 6758.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 7 aprile 2016, n. 6758 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERNABAI Renato – Presidente Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – rel. Consigliere Dott. FERRO Massimo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 febbraio 2016, n. 2950. Il contenzioso che sorge in materia di immobili e pertinenze spetta al giudice ordinario quando in gioco c’è la proprietà degli appartamenti, cantine e box. In questo caso, infatti, la lite è esclusivamente tra privati che possono concludere il contenzioso senza la presenza di un soggetto terzo ossia, l’amministrazione
Suprema Corte di Cassazione sezioni Unite sentenza 16 febbraio 2016, n. 2950 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. CICALA Mario – Presidente di Sez. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente di Sez. Dott....