Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5380. I contributi versati alla Cassa forense a seguito di accertamento con adesione non aumentano la pensione.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5380. I contributi versati alla Cassa forense a seguito di accertamento con adesione non aumentano la pensione.

I contributi versati alla Cassa forense a seguito di accertamento con adesione non aumentano la pensione. Sentenza 7 marzo 2018, n. 5380 Data udienza 2 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica –...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 febbraio 2018, n. 2838. La nozione di rischi professionali si estende a tutti gli infortuni “in stretto rapporto di connessione con l’attività protetta”.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 febbraio 2018, n. 2838. La nozione di rischi professionali si estende a tutti gli infortuni “in stretto rapporto di connessione con l’attività protetta”.

La nozione di rischi professionali si estende a tutti gli infortuni “in stretto rapporto di connessione con l’attività protetta”. Sentenza 6 febbraio 2018, n. 2838 Data udienza 2 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott....

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 13 dicembre 2017, n. 29916. Il superamento di un concorso pubblico determina nel patrimonio giuridico del candidato una situazione soggettiva di diritto soggettivo, e quindi un diritto all’assunzione
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 13 dicembre 2017, n. 29916. Il superamento di un concorso pubblico determina nel patrimonio giuridico del candidato una situazione soggettiva di diritto soggettivo, e quindi un diritto all’assunzione

Il superamento di un concorso pubblico determina nel patrimonio giuridico del candidato una situazione soggettiva di diritto soggettivo, e quindi un diritto all’assunzione. La sentenza ha precisato che la Pubblica Amministrazione che ha pubblicato il bando ha il dovere di assumere il vincitore del concorso. Sentenza 13 dicembre 2017, n. 29916 Data udienza 24 ottobre...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 novembre 2017, n. 26872. Pagamento dei contributi previdenziali previsti per la cassa integrazione guadagni e la mobilità per le società per azioni a prevalente capitale pubblico
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 novembre 2017, n. 26872. Pagamento dei contributi previdenziali previsti per la cassa integrazione guadagni e la mobilità per le società per azioni a prevalente capitale pubblico

Le società per azioni a prevalente capitale pubblico, aventi ad oggetto l’esercizio di attività industriali, sono tenute al pagamento dei contributi previdenziali previsti per la cassa integrazione guadagni e la mobilità. Sentenza 14 novembre 2017, n. 26872 Data udienza 4 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 12 settembre 2017, n. 21121. Ai fini dell’individuazione della natura autonoma o subordinata di un rapporto di lavoro
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 12 settembre 2017, n. 21121. Ai fini dell’individuazione della natura autonoma o subordinata di un rapporto di lavoro

Ai fini dell’individuazione della natura autonoma o subordinata di un rapporto di lavoro, la formale qualificazione operata dalle parti in sede di conclusione del contratto individuale, seppure rilevante, non e’ determinante, posto che le parti, pur volendo attuare un rapporto di lavoro subordinato, potrebbero aver simulatamente dichiarato di volere un rapporto autonomo al fine di...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 agosto 2017, n. 20496
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 agosto 2017, n. 20496

La contribuzione figurativa va collocata temporalmente nel momento successivo all’effettiva cessazione dell’attivita’ lavorativa, gia’ coperta da contribuzione effettiva, e cio’ anche nel rispetto del principio di carattere generale desumibile dal R.Decreto Legge n. 1827 del 1935, articolo 38, relativa all’inammissibilita’ di una doppia copertura assicurativa per lo stesso periodo lavorativo (Cass., 21 marzo 1998, n....

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 marzo 2017, n. 5450
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 marzo 2017, n. 5450

Il limite di reddito per conseguire il diritto alla pensione di inabilità civile, di cui all’articolo 12 della legge 118/1971, deve essere calcolato con riguardo alla base imponibile ai fini Irpef, al netto degli oneri deducibili indicati nell’articolo 10 del Tuir. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 marzo 2017, n. 5450 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 1 febbraio 2017, n. 2612
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 1 febbraio 2017, n. 2612

La Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei commercialisti è titolare del potere di accertare, sia all’atto dell’iscrizione alla Cassa, sia periodicamente e comunque prima dell’erogazione di qualsiasi trattamento previdenziale che l’esercizio della professione non sia stato svolto nelle situazioni di incompatibilità di cui all’articolo 3 del Dpr n. 1067/1953, ora articolo 4...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 agosto 2016, n. 17396
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 agosto 2016, n. 17396

L’esercizio di fatto di mansioni più elevate rispetto a quelle della qualifica di appartenenza non solo non ha effetto ai fini dell’inquadramento del lavoratore nella superiore qualifica, stante l’espressa deroga all’art. 2103 c.c. contenuta nell’art. 52, comma 1, T.U. n. 165/2001, ma non può comportare l’attribuzione al dipendente dì benefici ulteriori oltre quello delle differenze...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 luglio 2016, n. 14193
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 luglio 2016, n. 14193

In caso di licenziamento per ragioni organizzative di un dirigente deve ritenersi esclusa la sussistenza di un obbligo di repechage nei suoi confronti in quanto incompatibile con la posizione dirigenziale assistita da un regime di libera recedibilità, senza che possano essere richiamati i princìpi elaborati dalla giurisprudenza per la diversa ipotesi del licenziamento per giustificato...

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