L’assegno di divorzio va riconosciuto ove l’ex coniuge non sia autosufficiente e va commisurato anche tenendo conto della durata del matrimonio.
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L’assegno di divorzio va riconosciuto ove l’ex coniuge non sia autosufficiente e va commisurato anche tenendo conto della durata del matrimonio.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7342 L’assegno di divorzio va riconosciuto ove l’ex coniuge non sia autosufficiente e va commisurato anche tenendo conto della durata del matrimonio. Ordinanza 23 marzo 2018, n. 7342 Data udienza 20 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5560. In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5560. In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro

In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro perché l’accertamento compiuto dal Tribunale fallimentare è l’unico titolo idoneo per l’ammissione allo stato passivo....

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 20 febbraio 2018, n. 4092. Assegno di divorzio; la morte del coniuge in pendenza di giudizio fa cessare la materia del contendere.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 20 febbraio 2018, n. 4092. Assegno di divorzio; la morte del coniuge in pendenza di giudizio fa cessare la materia del contendere.

Assegno di divorzio; la morte del coniuge in pendenza di giudizio fa cessare la materia del contendere. Cio’ comporta che, per un verso, deve ritenersi improseguibile, nei confronti degli eredi del coniuge, l’azione intrapresa per il riconoscimento del diritto all’assegno divorzile, e, per altro verso, comporta che gli eredi del coniuge obbligato non possono subentrare...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 5 febbraio 2018, n. 2729. Le verifiche (fattibilità economica) del Tribunale in tema di concordato preventivo
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 5 febbraio 2018, n. 2729. Le verifiche (fattibilità economica) del Tribunale in tema di concordato preventivo

In tema di concordato preventivo, il tribunale e’ tenuto ad una verifica diretta del presupposto di fattibilita’ del piano per poter ammettere il debitore alla relativa procedura, nel senso che, mentre il controllo di fattibilita’ giuridica non incontra particolari limiti, quello concernente la fattibilita’ economica, intesa come realizzabilita’ di esso nei fatti, puo’ essere svolto...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30746. Specificamente il vizio di violazione di legge, consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie astratta recata da una norma di legge e quindi implica necessariamente un problema interpretativo della stessa
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30746. Specificamente il vizio di violazione di legge, consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie astratta recata da una norma di legge e quindi implica necessariamente un problema interpretativo della stessa

Il vizio della sentenza previsto dall’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 3, dev’essere dedotto, a pena d’inammissibilita’ del motivo giusta la disposizione dell’articolo 366 c.p.c., n. 4, non solo con l’indicazione delle norme che si assumono violate ma anche, e soprattutto, mediante specifiche argomentazioni intellegibili ed esaurienti, intese a motivatamente dimostrare in qual modo determinate...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 31 ottobre 2017, n. 25866. In tema di opposizione allo stato passivo del fallimento
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 31 ottobre 2017, n. 25866. In tema di opposizione allo stato passivo del fallimento

In tema di opposizione allo stato passivo del fallimento, il documento probatorio, una volta depositato dal creditore, entra a far parte dell’unico fascicolo della procedura e, unitamente ad esso, è destinato ad essere acquisito nella sfera cognitiva del giudice dell’impugnazione, a condizione che sia stato specificamente indicato nel ricorso in opposizione. Ordinanza 31 ottobre 2017,...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 27 ottobre 2017, n. 25632. Il momento perfezionativo del negozio di mutuo, contratto reale ad efficacia obbligatoria, coincide, di regola, con la cd. “traditio”
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 27 ottobre 2017, n. 25632. Il momento perfezionativo del negozio di mutuo, contratto reale ad efficacia obbligatoria, coincide, di regola, con la cd. “traditio”

Il momento perfezionativo del negozio di mutuo, contratto reale ad efficacia obbligatoria, coincide, di regola, con la cd. “traditio” – con la consegna, cioe’, del denaro, o di altra cosa fungibile, al mutuatario che ne acquista la proprieta’ -, ovvero con il conseguimento della disponibilita’ giuridica della “res” da parte di quest’ultimo, per effetto della...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 11 ottobre 2017, n. 23771. Ex articolo 366 c.p.c., comma 1, n. 6 e articolo 369 c.p.c., comma 2, n. 4, il ricorrente che denunci il vizio di motivazione del provvedimento impugnato deve…
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 11 ottobre 2017, n. 23771. Ex articolo 366 c.p.c., comma 1, n. 6 e articolo 369 c.p.c., comma 2, n. 4, il ricorrente che denunci il vizio di motivazione del provvedimento impugnato deve…

Nel rigoroso rispetto delle previsioni dell’articolo 366 c.p.c., comma 1, n. 6 e articolo 369 c.p.c., comma 2, n. 4, il ricorrente che denunci il vizio di motivazione del provvedimento impugnato deve indicare il “fatto storico”, il cui esame sia stato omesso, il “dato”, testuale o extratestuale, da cui esso risulti esistente, il “come” e...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 27 settembre 2017, n. 22589. Solo al fallito tentativo di recupero della genitorialita’ puo’ conseguire la dichiarazione dello stato di adottabilita’
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 27 settembre 2017, n. 22589. Solo al fallito tentativo di recupero della genitorialita’ puo’ conseguire la dichiarazione dello stato di adottabilita’

Solo al fallito tentativo di recupero della genitorialita’ puo’ conseguire la dichiarazione dello stato di adottabilita’. L’adozione di un provvedimento di tale natura e’ ammissibile esclusivamente nel caso in cui si accerti una situazione di abbandono non transitoria, rappresentando l’allontanamento dal nucleo familiare d’origine una soluzione di “extrema ratio”, cioe’ adottabile quando ogni altro rimedio...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 31 agosto 2017, n. 20666. Separazione coniugi e sentenza non definitiva di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 31 agosto 2017, n. 20666. Separazione coniugi e sentenza non definitiva di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio

La sentenza non definitiva di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, che il Tribunale e’ tenuto a pronunciare d’ufficio quando la causa sia, sul punto, matura per la decisione, ed alla quale faccia seguito la prosecuzione del giudizio per le altre statuizioni, costituisce uno strumento di accelerazione dello svolgimento del processo che non...