Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2016, n. 5731 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca – Presidente Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. RICCARDI...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 febbraio 2016, n. 5726. Ciò che legittima il ricorso al sequestro probatorio è la idoneità della cosa ad accertare il fatto-reato, non essendo sufficiente invece il mero carattere pertinenziale che, anche da un punto di vista logico (pienamente recepito infatti dal legislatore attraverso l’impiego della locuzione “cose pertinenti al reato necessarie per l’accertamento dei fatti”), non reca necessariamente in sé una tale idoneità
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2016, n. 5726 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 febbraio 2016, n. 5515. Configurabile il reato contestato di cui all’art. 609 bis c.p. (l’imputato, coinvolto in un sinistro stradale, dopo avere offeso e minacciato l’agente di polizia municipale, intervenuta per effettuare gli accertamenti di rito e sottoporre l’imputato all’etilometro, dicendole “stronza, stai zitta..ciucciami il cazzo che ti faccio godere…a quale ufficio appartieni che ti vengo a cercare”, ebbe a palpeggiarle il basso gluteo nuovamente pronunciando la frase scurrile appena riportata) innanzitutto perché la condotta contemplata da tale norma comprende, secondo il costante indirizzo di questa Corte, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto idoneo, secondo canoni scientifici e culturali, a soddisfare il piacere sessuale o a suscitarne lo stimolo, a prescindere dalle intenzioni dell’agente, purché questi sia consapevole della natura oggettivamente “sessuale” dell’atto posto in essere con la propria condotta cosciente e volontaria , sicché anche il palpeggiamento dei glutei non può non rientrare, quand’anche fugace o repentino, nella nozione di “atti sessuali”
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 febbraio 2016, n. 5515 Ritenuto in fatti 1. S.E.D.E. ha proposto ricorso nei confronti della sentenza della Corte di Appello di Genova di conferma, quanto all’affermazione di responsabilità, della sentenza del G.i.p. dei Tribunale di Genova in data 10/02/2014 di condanna per i reati di cui agli...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 gennaio 2016, n. 819. Non prevedendo il reato di cui all’art. 2, d. lgs. n. 74 del 2000 alcuna soglia di punibilità, legittimo deve ritenersi il sequestro disposto in quanto strumentale all’accertamento di tale reato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 gennaio 2016, n. 819 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GRILLO Renato – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 dicembre 2015, n. 49570. Non è punibile a titolo di tentativo il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture false. Solo con la condotta di presentazione della dichiarazione il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2, d.lgs. n. 74 del 2000) può considerarsi perfezionato; ne consegue che, a differenza di quanto, in precedenza, stabiliva l’art. 4, lett. g) della I. n. 516 del 1982 (che puniva ex se anche il semplice inserimento nella contabilità di fatture per operazioni inesistenti indipendentemente dall’allegazione alla dichiarazione), le condotte pregresse ad essa restano, sul piano penale, del tutto irrilevanti, non potendo essere punite neppure a titolo di tentativo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 dicembre 2015, n. 49570 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 dicembre 2015, n. 49168. Sussiste il vizio di cui all’articolo 606 c.p.p., comma 1, lettera e), sotto il profilo della motivazione meramente apparente, allorche’ il provvedimento si limiti a indicare la fonte di prova della colpevolezza dell’imputato, senza che risultino invece indicati ne’ valutati i concreti elementi probatori raccolti dall’organo di polizia giudiziaria, sui quali, una volti acquisiti al processo, doveva esercitarsi la valutazione critica del giudice. Sia pure con riferimento alla motivazione dei provvedimenti di natura cautelare, ripetutamente affermato che l’obbligo di motivazione non puo’ ritenersi assolto con la mera elencazione descrittiva degli elementi di fatto, occorrendo invece una valutazione critica ed argomentata delle fonti indiziarie singolarmente assunte e complessivamente considerate
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 dicembre 2015, n. 49168 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 dicembre 2015, n. 48947. Un intervento di demolizione e ricostruzione con volumetria non superiore a quella complessiva preesistente, e dunque certamente non incidente sul carico urbanistico, quale elemento considerato dalla norma evidentemente determinante, non può oggi – atteso che si prescinde, per gli immobili non sottoposti a vincoli, anche dalla modifica della sagoma -, non rientrare nelle ristrutturazioni edilizie “leggere”, come tali assoggettabili a mera segnalazione certificata di attività, ove siano stati rispettati gli ulteriori requisiti contemplati dall’art.22 d.P.R. n. 380 del 2001
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 dicembre 2015, n. 48947 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 novembre 2015, n. 45280. In applicazione del nuovo dettato dell’art. 274 co. 1 lett. c) c.p.p., disposto l’annullamento con rinvio di un’ordinanza che aveva omesso la valutazione in tema di persistente attualità delle esigenze cautelari nell’ambito di un procedimento per violenza sessuale, censurando l’assenza di una motivazione rigorosa che giustificasse il permanere del vincolo nonostante lo iato temporale tra il fatto e la decisione e nonostante le vicende processuali che avevano caratterizzato il procedimento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 novembre 2015, n. 45280 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. MENGONI Enrico...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 novembre 2015, n. 45279. In tema di reati tributari è integrato il reato di indebita compensazione nel caso in cui difetti la connessione tra i costi sostenuti e gli impianti o le attrezzature oggetto dell’agevolazione prevista dalla d. lgs. n. 296 del 2006, non comprovata dalla produzione delle sole fatture passive, ove sussistano plurimi indici di assenza di alcun radicamento territoriale nelle aree geografiche per le quali è previsto il credito di imposta della società contribuente, considerando che l’attribuzione dei crediti di imposta è necessariamente discendente dalla acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate, tra le altre, nell’area territoriale prevista dall’art. 1, comma 271 del d.lgs. n. 296 del 2006
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 novembre 2015, n. 45279 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 novembre 2015, n. 44452. In tema di vendita e cessione, di un campione di circa 78 grammi di cocaina e di un quantitativo di circa chilogrammi 5 di eroina, seppure la circostanza aggravante, di cui all’art. 61 n. 9 c.p. per avere il coimputato, sovrintendente della polizia di Stato, commesso il fatto con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzionela, non presuppone necessariamente che il reato sia commesso in relazione al compimento di atti rientranti nella sfera di competenza dei pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio, ne’ l’attualità dell’esercizio della funzione o dei servizio, ai fini della stessa, è necessario che la commissione del fatto sia stata quanto meno facilitata od agevolata dall’esercizio dei poteri o dalla violazione dei doveri non essendo dunque sufficiente che in capo a chi commetta un qualsivoglia reato sussista la veste di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 novembre 2015, n. 44452 Ritenuto in fatto 1. A.N. ha proposto, tramite il proprio difensore, ricorso nei confronti della sentenza della Corte d’Appello di Bari che ha confermato, quanto all’affermazione di responsabilità, la sentenza dei Tribunale di Foggia di condanna per il concorso nel reato di cui...