Non risulta in alcun modo realizzato l’elemento materiale del reato di cui all’articolo 571 c.p. la minima attivita’ costrittiva svolta sulla bambina per sottrarla alle possibili aggressioni dei compagni di scuola
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Non risulta in alcun modo realizzato l’elemento materiale del reato di cui all’articolo 571 c.p. la minima attivita’ costrittiva svolta sulla bambina per sottrarla alle possibili aggressioni dei compagni di scuola

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 8 maggio 2018, n. 20236 La massima estrapolata Non risulta in alcun modo realizzato l’elemento materiale del reato di cui all’articolo 571 c.p. che richiede, come e’ noto, un abuso dei mezzi di correzione inteso come eccesso nell’uso di mezzi giuridicamente leciti dato che la minima attivita’ costrittiva...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 16 marzo 2018, n.12409. Qualora il beneficiario dell’assegno sociale non comunichi all’ente erogatore il proprio allontanamento dal territorio nazionale per più di un mese la percezione della provvidenza diviene “indebita”
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 16 marzo 2018, n.12409. Qualora il beneficiario dell’assegno sociale non comunichi all’ente erogatore il proprio allontanamento dal territorio nazionale per più di un mese la percezione della provvidenza diviene “indebita”

Qualora il beneficiario dell’assegno sociale non comunichi all’ente erogatore il proprio allontanamento dal territorio nazionale per più di un mese la percezione della provvidenza diviene “indebita” e si ritiene integrato il fumus commissi delicti del reato di cui all’art. 316-ter cod. pen.. che giustifica il sequestro delle somme indebitamente percepite. CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 2 febbraio 2018, n. 5204. In tema di peculato, il possesso qualificato dalla ragione di ufficio o di servizio non e’ solo quello che rientra nella competenza funzionale specifica del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 2 febbraio 2018, n. 5204. In tema di peculato, il possesso qualificato dalla ragione di ufficio o di servizio non e’ solo quello che rientra nella competenza funzionale specifica del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio

In tema di peculato, il possesso qualificato dalla ragione di ufficio o di servizio non e’ solo quello che rientra nella competenza funzionale specifica del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, ma anche quello che si basa su un rapporto che consenta al soggetto di inserirsi di fatto nel maneggio o nella disponibilita’ della...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2671. Il genitore che si propone di modificare il luogo di vita del minorenne non puo’ procedere all’insaputa dell’altro genitore e, se non ne ottiene il consenso, deve rivolgersi all’Autorita’ giudiziaria
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2671. Il genitore che si propone di modificare il luogo di vita del minorenne non puo’ procedere all’insaputa dell’altro genitore e, se non ne ottiene il consenso, deve rivolgersi all’Autorita’ giudiziaria

L’articolo 574 bis c.p., comma 1, si distingue dall’articolo 574 cod. pen. per l’elemento specializzante costituito dalla conduzione o dal trattenimento del minorenne fuori dal territorio dello Stato, per un tempo che produca un effettivo impedimento per l’esercizio delle diverse manifestazioni della potesta’ da parte del soggetto legittimato. Il genitore che si propone di modificare...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 18 gennaio 2018, n. 2030. Esclusa la particolare tenuità del fatto per il coltivatore in serra di piantine di marijuana
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 18 gennaio 2018, n. 2030. Esclusa la particolare tenuità del fatto per il coltivatore in serra di piantine di marijuana

Esclusa la particolare tenuità del fatto per il coltivatore in serra di piantine di marijuana Sentenza 18 gennaio 2018, n. 2030 Data udienza 12 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETRUZZELLIS Anna – Presidente Dott. MOGINI Stefano –...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 21 giugno 2017, n. 30827
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 21 giugno 2017, n. 30827

L’errore di fatto, come falsa rappresentazione che puo’ escludere la sussistenza dell’elemento psicologico, rileva se il soggetto si rappresenta la realta’ di fatti che, se effettivamente sussistessero, escluderebbero l’antigiuridicita’ del suo comportamento. Invece, l’ignoranza della norma integratrice (perche’ in esso incorporata) del precetto penale non costituisce errore sul fatto ma ignoranza della legge penale, rilevante...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 marzo 2017, n.16163
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 marzo 2017, n.16163

Commette peculato il dipendente di un ufficio postale che preleva indebitamente delle somme dal libretto postale di un correntista SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE SENTENZA 30 marzo 2017, n.16163 Ritenuto in fatto e considerato in diritto Il difensore di S.A. ricorre avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 febbraio 2017, n. 8509
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 febbraio 2017, n. 8509

L’offensività dell’uso indebito, per scopi personali, dell’utenza telefonica di cui il pubblico ufficiale abbia la disponibilità per ragioni d’ufficio e, quindi, di rilevanza penale del fatto va verificata con riguardo a ciascuna telefonata compiuta con l’apparecchio di servizio, in quanto integrante un’autonoma condotta di peculato d’uso; ciò salvo che, per l’unitario contesto spazio- temporale, le...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 18 gennaio 2017, n. 2449
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 18 gennaio 2017, n. 2449

In tema di turbativa di gara d’appalto la riconducibilità delle ditte concorrenti, due delle quali estranee al settore dell’aggiudicataria, ad un unico soggetto, è uno strumento preventivo per mettere in atto una gara fittizia finalizzata a non consentire la partecipazione ad altri soggetti Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 18 gennaio 2017, n....

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