Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 dicembre 2017, n. 30224. Nel ricorso per cassazione i motivi d’impugnazione che prospettino una pluralita’ di questioni precedute unitariamente dalla elencazione delle norme asseritamente violate sono inammissibili
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 dicembre 2017, n. 30224. Nel ricorso per cassazione i motivi d’impugnazione che prospettino una pluralita’ di questioni precedute unitariamente dalla elencazione delle norme asseritamente violate sono inammissibili

Nel ricorso per cassazione i motivi d’impugnazione che prospettino una pluralita’ di questioni precedute unitariamente dalla elencazione delle norme asseritamente violate sono inammissibili in quanto, da un lato, costituiscono una negazione della regola della chiarezza e, dall’altro, richiedono un intervento della Corte volto ad enucleare dalla mescolanza dei motivi le parti concernenti le separate censure...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 15 dicembre 2017, n. 30238. Il diritto soggettivo del vincitore di pubblico concorso è subordinato alla permanenza degli uffici
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 15 dicembre 2017, n. 30238. Il diritto soggettivo del vincitore di pubblico concorso è subordinato alla permanenza degli uffici

Il diritto soggettivo del vincitore di pubblico concorso è subordinato alla permanenza degli uffici. Accolto il ricorso di un comune soggetto al patto di stabilità che ha dovuto ridefinire le scelte di fabbisogno Ordinanza 15 dicembre 2017, n. 30238 Data udienza 27 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 dicembre 2017, n. 28974. Il principio dell’immediatezza della contestazione disciplinare
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 dicembre 2017, n. 28974. Il principio dell’immediatezza della contestazione disciplinare

Il principio dell’immediatezza della contestazione disciplinare, la cui ratio riflette l’esigenza dell’osservanza della regola della buona fede e della correttezza nell’attuazione del rapporto di lavoro, non consente all’imprenditore-datore di lavoro di procrastinare la contestazione medesima in modo da rendere difficile la difesa del dipendente o perpetuare l’incertezza sulla sorte del rapporto, in quanto nel licenziamento...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 ottobre 2017, n. 25151. La riconosciuta dipendenza della malattia da una causa di servizio non implica necessariamente, né può far presumere, che l’evento dannoso sia derivato dalle condizioni di insicurezza dell’ambiente di lavoro
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 ottobre 2017, n. 25151. La riconosciuta dipendenza della malattia da una causa di servizio non implica necessariamente, né può far presumere, che l’evento dannoso sia derivato dalle condizioni di insicurezza dell’ambiente di lavoro

La riconosciuta dipendenza della malattia da una causa di servizio non implica necessariamente, né può far presumere, che l’evento dannoso sia derivato dalle condizioni di insicurezza dell’ambiente di lavoro, essendo ben possibile che la patologia accertata debba essere collegata alla qualità intrinsecamente usurante della ordinaria prestazione lavorativa ed al logoramento dell’organismo del dipendente esposto ad...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 16 novembre 2017, n. 27206. La sospensione cautelare, priva di connotato sanzionatorio, è sottratta alle formalità prescritte per i procedimenti disciplinari.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 16 novembre 2017, n. 27206. La sospensione cautelare, priva di connotato sanzionatorio, è sottratta alle formalità prescritte per i procedimenti disciplinari.

La sospensione cautelare, priva di connotato sanzionatorio, è sottratta alle formalità prescritte per i procedimenti disciplinari. Ordinanza 16 novembre 2017, n. 27206 Data udienza 24 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Presidente Dott. TORRICE Amelia –...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 14 novembre 2017, n. 26867. Non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria fatti di reato o illeciti amministrativi
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 14 novembre 2017, n. 26867. Non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria fatti di reato o illeciti amministrativi

Non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria fatti di reato o illeciti amministrativi – uso illecito della Cig ecc. – commessi dal datore di lavoro, a meno che non risulti il carattere calunnioso della denuncia sempre che il lavoratore si sia astenuto da iniziative...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 novembre 2017, n. 26465. Legittimo il licenziamento del dipendente di un’azienda privata che non ha inviato entro il secondo giorno di malattia il relativo certificato
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 novembre 2017, n. 26465. Legittimo il licenziamento del dipendente di un’azienda privata che non ha inviato entro il secondo giorno di malattia il relativo certificato

Legittimo il licenziamento del dipendente di un’azienda privata che non ha inviato entro il secondo giorno di malattia il relativo certificato. Pur essendo certo e provato che l’uomo stesse male, l’assenza è risultata ingiustificata. Sentenza 8 novembre 2017, n. 26465 Data udienza 10 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 novembre 2017, n. 26104. Il diritto all’inquadramento per l’idoneo collocato in graduatoria
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 novembre 2017, n. 26104. Il diritto all’inquadramento per l’idoneo collocato in graduatoria

Il diritto all’inquadramento, per l’idoneo collocato in graduatoria, è subordinato alla permanenza, al momento dell’adozione del provvedimento di nomina, all’assetto organizzativo degli uffici sulla base del quale era stata fatta la delibera di scorrimento Sentenza 2 novembre 2017, n. 26104 Data udienza 12 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 31 ottobre 2017, n. 25976 . Per ottenere il rimborso delle spese legali sostenute nel procedimento penale per fatti commessi nell’esercizio delle sue funzioni, il pubblico dipendente non deve solamente essere assolto, ma deve, altresì, comunicare all’ente di appartenenza la pendenza del procedimento
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 31 ottobre 2017, n. 25976 . Per ottenere il rimborso delle spese legali sostenute nel procedimento penale per fatti commessi nell’esercizio delle sue funzioni, il pubblico dipendente non deve solamente essere assolto, ma deve, altresì, comunicare all’ente di appartenenza la pendenza del procedimento

Per ottenere il rimborso delle spese legali sostenute nel procedimento penale per fatti commessi nell’esercizio delle sue funzioni, il pubblico dipendente non deve solamente essere assolto, ma deve, altresì, comunicare all’ente di appartenenza la pendenza del procedimento affinché l’Amministrazione valuti l’esistenza o meno di un conflitto di interessi e proceda alla nomina di un difensore,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 ottobre 2017, n. 25018. In ordine all’impiego pubblico contrattualizzato
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 ottobre 2017, n. 25018. In ordine all’impiego pubblico contrattualizzato

Nell’impiego pubblico contrattualizzato il datore di lavoro, pur non potendo esercitare poteri autoritativi, e’ tenuto ad assicurare il rispetto della legge e, conseguentemente, non puo’ dare esecuzione ad atti nulli ne’ assumere in sede conciliativa obbligazioni che contrastino con la disciplina del rapporto dettata dal legislatore e dalla contrattazione collettiva. Il divieto imposto al datore...