E’ illegittimo il licenziamento del lavoratore che registra le conversazione dei colleghi (alle quali partecipa) e fa anche dei filmati all’insaputa di questi, se non diffonde i dati ma li raccoglie in vista di un eventuale procedimento giudiziario
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E’ illegittimo il licenziamento del lavoratore che registra le conversazione dei colleghi (alle quali partecipa) e fa anche dei filmati all’insaputa di questi, se non diffonde i dati ma li raccoglie in vista di un eventuale procedimento giudiziario

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11322 Le massime estrapolate E’ illegittimo il licenziamento del lavoratore che registra le conversazione dei colleghi (alle quali partecipa) e fa anche dei filmati all’insaputa di questi, se non diffonde i dati ma li raccoglie in vista di un eventuale procedimento giudiziario. Il clima di...

Se la conciliazione e l’arbitrato richiesti sono rifiutati o non si raggiunge l’accordo il ricorso al giudice va depositato entro 60 giorni.
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Se la conciliazione e l’arbitrato richiesti sono rifiutati o non si raggiunge l’accordo il ricorso al giudice va depositato entro 60 giorni.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 2 maggio 2018, n. 10429. La massima estrapolata Se la conciliazione e l’arbitrato richiesti sono rifiutati o non si raggiunge l’accordo il ricorso al giudice va depositato entro 60 giorni. Sentenza 2 maggio 2018, n. 10429 Data udienza 6 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

Nel caso un dipendente pubblico abbia svolto le funzioni legate a una posizione operativa, ma in base a provvedimento illegittimo o inesistente, gli va riconosciuta non solo la differenza retributiva rispetto al ruolo di provenienza, ma anche la specifica indennità commisurata a tutto il periodo di svolgimento.
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Nel caso un dipendente pubblico abbia svolto le funzioni legate a una posizione operativa, ma in base a provvedimento illegittimo o inesistente, gli va riconosciuta non solo la differenza retributiva rispetto al ruolo di provenienza, ma anche la specifica indennità commisurata a tutto il periodo di svolgimento.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 aprile 2018, n. 8141. Nel caso un dipendente pubblico abbia svolto le funzioni legate a una posizione operativa, ma in base a provvedimento illegittimo o inesistente, gli va riconosciuta non solo la differenza retributiva rispetto al ruolo di provenienza, ma anche la specifica indennità commisurata a tutto il...

In tema di compensi spettanti al personale del Ssn, ai fini dell’indennità di esclusività, il servizio può essere svolto anche in base a contratti a termine e ciò non costituisce “soluzione di continuità”.
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In tema di compensi spettanti al personale del Ssn, ai fini dell’indennità di esclusività, il servizio può essere svolto anche in base a contratti a termine e ciò non costituisce “soluzione di continuità”.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 26 marzo 2018, n. 7440. In tema di compensi spettanti al personale del Ssn, ai fini dell’indennità di esclusività, il servizio può essere svolto anche in base a contratti a termine e ciò non costituisce “soluzione di continuità”. Ordinanza 26 marzo 2018, n. 7440 Data udienza 21 febbraio 2018...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6410. Il fulcro del sistema di sicurezza sul lavoro e’ rappresentato dalla responsabilita’ datoriale.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6410. Il fulcro del sistema di sicurezza sul lavoro e’ rappresentato dalla responsabilita’ datoriale.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2018, n. 6410 Il fulcro del sistema di sicurezza sul lavoro e’ rappresentato dalla responsabilita’ datoriale. Il datore di lavoro, quand’anche abbia affidato al dipendente il compito di vigilare sull’osservanza delle norme antinfortunistiche non e’ esonerato da responsabilita’, fatta eccezione per l’ipotesi limite, di una condotta abnorme...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6039. In caso di accertato esercizio di mansioni superiori da parte dei dipendenti del Ministero degli Affari Esteri nello svolgimento di servizi effettuati all’estero
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6039. In caso di accertato esercizio di mansioni superiori da parte dei dipendenti del Ministero degli Affari Esteri nello svolgimento di servizi effettuati all’estero

In caso di accertato esercizio di mansioni superiori da parte dei dipendenti del Ministero degli Affari Esteri nello svolgimento di servizi effettuati all’estero, la relativa l’indennità può essere corrisposta solo previa allegazione e prova da parte del dipendente della sussistenza in concreto dei requisiti. Ordinanza 13 marzo 2018, n. 6039 Data udienza 25 ottobre 2017...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 febbraio 2018, n. 4622. Il dipendente che svolge mansioni superiori in relazione ad un ufficio dirigenziale, non ha diritto alla retribuzione di risultato, per il solo fatto di averle svolte
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 febbraio 2018, n. 4622. Il dipendente che svolge mansioni superiori in relazione ad un ufficio dirigenziale, non ha diritto alla retribuzione di risultato, per il solo fatto di averle svolte

Il dipendente che svolge mansioni superiori in relazione ad un ufficio dirigenziale, non ha diritto alla retribuzione di risultato, per il solo fatto di averle svolte: la stessa è, infatti, connessa alla verifica dei risultati di gestione. Sentenza 28 febbraio 2018, n. 4622 Data udienza 26 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 19 febbraio 2018, n. 3977. Riconosciuto nei confronti di una insegnante il risarcimento per straining
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 19 febbraio 2018, n. 3977. Riconosciuto nei confronti di una insegnante il risarcimento per straining

Riconosciuto nei confronti di una insegnante il risarcimento per straining, consistente in una forma di mobbing attenuato. Ordinanza 19 febbraio 2018, n. 3977 Data udienza 22 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Presidente Dott. TORRICE Amelia...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 febbraio 2018, n. 3095. Esclusa la condotta antisindacale da parte della Ulss che nega la sala per la riunione se l’assemblea è indetta da un solo componente della Rsu
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 febbraio 2018, n. 3095. Esclusa la condotta antisindacale da parte della Ulss che nega la sala per la riunione se l’assemblea è indetta da un solo componente della Rsu

Esclusa la condotta antisindacale da parte della Ulss che nega la sala per la riunione se l’assemblea è indetta da un solo componente della Rsu Sentenza 8 febbraio 2018, n. 3095 Data udienza 9 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 febbraio 2018, n. 2605. Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione, la parte che intende contestare tale riconoscimento è tenuta a proporre appello sul punto
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Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 febbraio 2018, n. 2605. Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione, la parte che intende contestare tale riconoscimento è tenuta a proporre appello sul punto

Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione, la parte che intende contestare tale riconoscimento è tenuta a proporre appello sul punto, eventualmente in via incidentale condizionata, trattandosi di parte vittoriosa; diversamente, l’esame della relativa questione è preclusa in sede di legittimità, essendosi formato il giudicato implicito...