Il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, previsto dall’art. 474 cod. pen. richiede, per la sua configurabilità, la riproduzione degli elementi essenziali del marchio registrato nella loro interezza, laddove per l’integrazione del reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci ex art. 517 cod. pen. è sufficiente invece la...
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 febbraio 2017, n. 4951
L’uso di una scrittura privata falsa non è previsto più dalla legge come reato. Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 2 febbraio 2017, n. 4951 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMU Giacomo – Presidente Dott. CERVADORO Mirella...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 23 febbraio 2017, n. 8889.
In tema di peculato, nessuna efficacia esimente può attribuirsi alla causa di giustificazione del consenso dell’avente diritto, quando i beni che costituiscono oggetto della condotta delittuosa appartengono alla pubblica amministrazione SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE SENTENZA 23 febbraio 2017, n.8889 RITENUTO IN FATTO Con sentenza resa all’udienza del 14/2/2013 il Gup del Tribunale...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 17 febbraio 2017, n. 7910
In tema di utilizzo indebito di carta di credito, a prescindere dal dato formale che la tessera fosse intestata alla società, l’imputato era nel possesso della stessa e del relativo PIN, per cui si deve ritenere che sussistesse in capo a lui la titolarità della stessa, visto che ne poteva disporre senza alcuna ingerenza da...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 16 gennaio 2017, n. 1916
Ai fini della alienazione di cose in sequestro che possono alterarsi assume rilievo la loro “deperibilità”, rientrando in tale nozione tutte le cose che sono suscettibili di modificazione sostanziale e/o strutturale, nonché quelle che per la loro natura possono risultare dannose, o anche solo fastidiose per la salute pubblica (ad esempio, le merci che possono...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 14
L’omesso avviso dell’udienza al difensore di fiducia, tempestivamente nominato dall’imputato o dal condannato, integra una nullita’ assoluta ai sensi dell’articolo 178 c.p.p., comma 1, lettera c), e articolo 179 c.p.p., comma 1, quando di esso e’ obbligatoria la presenza, a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore d’ufficio e che in udienza...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 8
Il legittimo impedimento del difensore impone il rinvio del procedimento anche nel giudizio abbreviato di appello soggetto al rito camerale. Ne consegue che se il difensore non compare, non adducendo alcuna motivazione, il procedimento è celebrato in ogni caso mentre se non compare e documenta la propria impossibilità a partecipare chiedendo il differimento dell’udienza il...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 5
Il criterio distintivo tra il reato di truffa e quello di estorsione, quando il fatto è connotato dalla minaccia di un male, è rappresentato dalla concreta efficacia coercitiva, e non meramente manipolativa, della condotta minacciosa rispetto alla volontà della vittima, da valutarsi con verifica “ex ante”, che prescinde dalla effettiva realizzabilità del male prospettato Suprema...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38664
Il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (articolo 474 del Codice penale) è ravvisabile anche solo con l’idoneità della falsificazione a ingenerare confusione con riferimento non solo al momento dell’acquisto, ma anche alla successiva utilizzazione. Ciò è motivato dal fatto che ai fini della configurabilità del reato di commercio...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38660
Risponde di appropriazione indebita l’amministratore che, avendo ricevuto dai condomini, oltre alla somma per il compenso delle prestazioni di un professionista, anche l’ulteriore somma che questi avrebbe dovuto versare all’erario, per conto del condominio quale sostituto di imposta ed a titolo di ritenuta d’acconto, se ne appropri senza provvedere al pagamento del compenso al professionista...