Va annullato il provvedimento del giudice che, in un procedimento penale per reati fiscali, confermi la legittimità del sequestro preventivo operato per equivalente sui beni dell’amministratore di società, in assenza della prova dell’impossibilità di effettuare il sequestro e la confisca in forma specifica nei confronti dei beni della persona giuridica. Inoltre, il profitto del reato...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2016, n. 21987
Illegittima la confisca dei beni del liquidatore senza la prova che non abbia soddisfatto i crediti tributari anteriori all’assegnazione di beni ai soci o associati, o soddisfatto crediti di ordine superiore a quelli tributari Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 maggio 2016, n. 21987 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Non è configurabile la violazione della disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato in caso di struttura portante realizzata con travi e pilastri di legno e pareti perimetrali costruite in muratura, ove la stessa non comporti la utilizzazione né di cemento armato né di altri elementi strutturali in metallo. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 26 aprile 2016, n. 17085.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 aprile 2016, n. 17085 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
La regola del ne bis in idem processuale opera nei soli casi di annullamento in conseguenza di un controllo di merito del provvedimento e non anche nei casi di perenzione per vizi di forma. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 aprile 2016, n. 15097.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 aprile 2016, n. 15097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere...
In tema di patteggiamento il giudice, che non deve pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., una volta accertata la corretta qualificazione giuridica del fatto, non ha altra alternativa che ratificare la pena concordata, se la ritiene corrispondente ai canoni di legge, oltre che congrua alla sua finalità rieducativa, ovvero respingere la richiesta, se ritiene il patteggiamento illegittimo, in quanto estraneo ai presupposti sostanziali e processuali previsti dalla legge, o se ritiene la pena concordata incongrua o illegale. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 aprile 2016, n. 13719.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 aprile 2016, n. 13719 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 31 marzo 2016, n. 12904. Al fine di ritenere configurabile il mutamento di destinazione d’uso di un immobile previa esecuzione di opere edilizie sono irrilevanti le modifiche – recentemente apportate dall’art. 17 del d.l. n. 133 del 2014, convertito dalla legge n. 164 del 2014 – all’art. 3 del d.P.R. n. 380 del 2001, il quale, nell’estendere la categoria degli interventi di manutenzione straordinaria al frazionamento o accorpamento di unità immobiliari con esecuzione di opere, se comportanti variazione di superficie o del carico urbanistico, richiede comunque che rimangano immutate la volumetria complessiva e la originaria destinazione d’uso
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 31 marzo 2016, n. 12904 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. GAI Emanuela – Consigliere Dott. ANDRONIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 aprile 2016, n. 13963. In tema di reati edilizi-urbanistici, la violazione dell’obbligo di esporre il cartello indicante gli estremi del titolo abilitativo, qualora prescritto dal regolamento edilizio o dal titolo medesimo, vale anche in caso di cantiere inattivo, ed è tuttora punita dall’art. 44, lett. a) del d. P.R. n. 380/2001 se commessa dal titolare del permesso a costruire, dal committente, dal costruttore o dal direttore dei lavori. Trattasi di fattispecie già sanzionata sotto la vigenza dell’ormai abrogata l. n. 47/1985, e tuttora in essere, in ragione del rapporto di continuità normativa intercorrente tra le diverse disposizioni
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 aprile 2016, n. 13963 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 8.7.2014, il Tribunale di Lucca, a seguito di opposizione a decreto penale di condanna, pronunciando nei confronti di C.M., M.M. e C.R., imputati del reato di cui all’art. 44 lett. a) dpr n. 380\1990, per avere,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 marzo 2016, n. 10784. Ai fini dell’applicazione o del mantenimento di una misura cautelare personale, il pericolo di inquinamento probatorio deve essere valutato con riferimento sia alle prove da acquisire sia alle fonti di prova gia’ acquisite; e cio’ in considerazione della spiccata valenza endoprocessuale del dato riferito alle indagini preliminari ed alla sua ridotta utilizzabilita’ in dibattimento. Pertanto, al fine di prevenire il persistente e concreto pericolo di inquinamento probatorio, a nulla rileva il fatto che le indagini siano in stato avanzato ovvero siano gia’ concluse, in quanto l’esigenza di salvaguardare da inquinamento l’acquisizione e la genuinita’ della prova non si esaurisce con la chiusura delle indagini preliminari
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 marzo 2016, n. 10784 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 marzo 2016, n. 10788. In tema di intercettazioni telefoniche, il ricorso alla procedura cd di “istradamento”, e cioè il convogliamento delle chiamate in partenza dall’estero in un “nodo” situato in Italia (e a maggior ragione di quelle in partenza dall’Italia verso l’estero, delle quali è certo che vengono convogliate a mezzo di gestore sito nel territorio nazionale) non comporta la violazione delle norme sulle rogatorie internazionali, poichè in tal modo tutta l’attività d’intercettazione, ricezione e registrazione delle telefonate viene interamente compiuta nel territorio italiano, mentre il ricorso alle forme dell’assistenza giudiziaria all’estero è necessario unicamente per gli interventi da compiersi all’estero, per l’intercettazione di conversazioni captate solo da un gestore straniero
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 marzo 2016, n. 10788 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 marzo 2016, n. 10781. In merito ai requisiti necessari affinché una condanna penale possa fondarsi unicamente sulle dichiarazioni della persona offesa. Nel caso di specie, i giudici di legittimità hanno confermato una condanna per “Violenza sessuale” (art. 609-bis) fondata unicamente sulle dichiarazioni di una vittima affetta da disturbo della personalità. Al riguardo si è affermato che l’intrinseca veridicità delle accuse non può essere inficiata da talune incongruenze nella narrazione, ove le stesse – come avvenuto nel procedimento de quo – siano spiegabili logicamente con la personalità della dichiarante
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 marzo 2016, n. 10781 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – rel. Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. MOCCI Mauro – Consigliere Dott....