L’appartenenza di un soggetto ad un sodalizio criminale può essere ritenuta, anche in base alla partecipazione ad un solo reato fine, sempre che il ruolo svolto e le modalità dell’azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo e ciò può verificarsi solo quando detto ruolo non avrebbe potuto essere affidato a soggetti estranei, oppure...
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 567
Il giudice non può prosciogliere dal reato di concorso, con il padre, nella bancarotta fraudolenta se questi avevano un’esperienza decennale nel Cda e partecipavano collegialmente alle decisioni. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 gennaio 2017, n. 567 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 537
Va annullata la condanna per bancarotta dell’amministratore della società adottata senza valutare tutte le prove, alcune contrastanti, ma dando un peso a quanto affermato dal curatore che aveva acquisito le notizie non direttamente dal liquidatore che aveva interesse ad allontanare da sé l’ipotesi di illecito in relazione alla tenuta della contabilità Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 523
Il giudice non può condannare i privati per concorso in atto pubblico in relazione al reato di concussione, commesso dal pubblico ufficiale, senza la prova che abbiano istigato o rafforzato il proposito di stilare il falso verbale con il quale si attestava di aver eseguito in dogana controlli di merce con la procedura semplificata, in...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4852
La esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis c.p. non può essere dichiarata in presenza di più reati legati dal vincolo della continuazione, e giudicati nel medesimo procedimento, configurando anche il reato continuato una ipotesi di “comportamento abituale”, ostativa al riconoscimento del beneficio, non individuandosi, nel testo della disposizione di...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 gennaio 2017, n. 4175
In tema di diritto di critica e diritto di cronaca; la rilevanza pubblica delle notizie è erroneamente contestata dal ricorrente essendo egli un noto calciatore, personaggio pubblico fatto oggetto di attenzione dagli amanti del calcio; inoltre, egli stesso si è esposto sui media col racconto delle sue vicende personali, ulteriormente amplificate dai resoconti delle donne con cui...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 25 gennaio 2017, n.3831
In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, l’espressione “mezzi di sussistenza” di cui all’art. 570, 2 co., n. 2, esprime un concetto diverso dall’”assegno di mantenimento” stabilito dal giudice civile, essendo in materia penale rilevante solo ciò che è necessario per la sopravvivenza del familiare dell’obbligato nel momento storico in cui il fatto...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 522
Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, deve presumersi la sussistenza del requisito della comunicazione con più persone qualora l’espressione offensiva sia inserita in un documento (nella specie un vaglia postale) per sua natura destinato ad essere normalmente visionato appunto da più persone. (Fattispecie relativa alla condotta dell’imputato che, nella causa di un vaglia...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 dicembre 2016, n. 54177
L’indicazione delle sole iniziali di un professionista e del foro di appartenenza, qualora i fatti avvengano in uno spazio territoriale ristretto, sono da considerarsi elementi sufficienti tali da far risalire immediatamente alla sua identificazione; pertanto la pubblicazione on line di un comunicato stampa che contenga siffatti elementi, in cui si offende la reputazione di un...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 dicembre 2016, n. 54148
In tema di lesioni personali volontarie, ricorre la circostanza aggravante del fatto commesso con armi quando il soggetto agente utilizzi un manico di scopa od un ombrello, trattandosi di armi improprie, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, legge n. 110 del 1975, per il quale rientra in questa categoria, oltre agli strumenti da punta e...