Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33250
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33250

E’ ravvisabile l’aggravante dei motivi abietti e futili nella condotta di chi colpisce ripetutamente con un coltello una donna per vendicarsi del rifiuto di quest’ultima di assecondarne le richieste di soddisfare le proprie pulsioni sessuali. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 7 luglio 2017, n. 33250 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 luglio 2017, n. 33012
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 luglio 2017, n. 33012

Per lo stalking è ininfluente che sia stato il molestatore a interrompere la relazione. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 6 luglio 2017, n. 33012 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Anton – Presidente Dott. SCOTTI...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 maggio 2017, n. 26438
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 maggio 2017, n. 26438

Ai fini della consumazione del delitto previsto dall’art. 2 della legge n. 475 del 1925, il quale punisce chi procura lavori altrui, non si richiede strutturalmente la presentazione alla commissione esaminatrice della scheda d’esame da parte del candidato indebitamente aiutato nell’espletamento della prova, rientrando tale segmento comportamentale nel novero degli essentialia delicti della previsione incriminatrice...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25944
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25944

Per integrare il reato di bancarotta fraudolenta occorre che gli addebiti di tipo distrattivo e che abbiano determinato il fallimento emergano in modo chiaro e inequivocabile Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 24 maggio 2017, n. 25944 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25936
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25936

Nei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, lo stato di nervosismo e di risentimento che il genitore può provare nei confronti di un figlio non esclude l’elemento psicologico del reato, costituendo, al contrario, uno dei possibili moventi dell’ipotesi delittuosa, né tale stato emotivo può integrare l’attenuante della provocazione, la cui sussistenza richiede che l’agente...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25927
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 maggio 2017, n. 25927

Il reato previsto dall’art. 483 cod. pen. la condotta del privato che renda, a norma degli artt. 46 e 76 del D.Lgs. n. 445 del 2000, falsa dichiarazione circa stati, qualita? personali e fatti per ottenere un assegno familiare Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 24 maggio 2017, n. 25927 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 giugno 2017, n. 31434
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 giugno 2017, n. 31434

Integra il reato di diffamazione la condotta dell’imputato consistita nell’attribuire alla vedova di un suo familiare, comunicando con sue parenti, la volontà di essersi sposata per acquisire la condizione di moglie e poi di vedova, e, quindi, per interesse; tale frase assume un valore intrinsecamente offensivo della reputazione della donna, intesa come il senso della...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22703
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22703

Non può essere considerato stalking il comportamento, anche molesto, dell’uomo che aveva prestato dei soldi alla donna di cui si era invaghito e, dopo l’inutile corteggiamento, la tempestava di telefonate per riaverli. Inutilmente il pm fa ricorso contro l’assoluzione dal reato di stalking Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 maggio 2017, n....

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22695
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22695

Interferenze nella vita privata con l’aggravante dell’abuso di relazioni d’ufficio per il titolare dello studio professionale che mette una penna con una telecamera nascosta nel bagno delle dipendenti. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 maggio 2017, n. 22695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21209
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21209

Nell’ipotesi di offesa alla memoria del defunto, i soggetti elencati nell’ultimo capoverso dell’art. 597c.p. vantano “iure proprio” il diritto di presentare la querela, poiche? essi stessi – e non il de cuius – si qualificano come i soggetti passivi dell’offesa, in quanto titolari dell’interesse a difendere la memoria del loro congiunto, sicchè il giudice non...