Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 settembre 2014, n. 18953 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – rel. Consigliere Dott. PATTI...
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 agosto 2014, n. 18217. Nelle lesioni da emotrasfusioni, il consolidamento da parte della giurisprudenza della decorrenza del termine di prescrizione di 5 anni dal momento della presentazione della domanda di indennizzo non consente la rimessione in termini a favore del danneggiato "storico". La regola dell'overruling si applica unicamente nei casi di mutamento di indirizzo in materia «strettamente processuale»
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 agosto 2014, n. 18217 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 9 giugno 2014, n. 12971. Il diritto del lavoratore di ottenere dall'Inps, in caso d'insolvenza del datore di lavoro, la corresponsione del TFR a carico dello speciale Fondo di cui alla Legge n. 297 del 1982, articolo 2, ha natura di diritto di credito ad una prestazione previdenziale, ed e', percio', distinto ed autonomo rispetto al credito vantato nei confronti del datore di lavoro (restando esclusa, pertanto, la fattispecie di obbligazione solidale), diritto che si perfeziona (non con la cessazione del rapporto di lavoro ma) al verificarsi dei presupposti previsti da detta legge (insolvenza del datore di lavoro, verifica dell'esistenza e misura del credito in sede di ammissione al passivo, ovvero all'esito di procedura esecutiva), con la conseguenza che, prima che si siano verificati tali presupposti, nessuna domanda di pagamento puo' essere rivolta all'Inps, e, pertanto, non puo' decorrere la prescrizione del diritto del lavoratore nei confronti del Fondo di garanzia" (cfr. in termini e su fattispecie identica Cass. 23 luglio 2012 n. 12852 ed anche nn. 10875, 20675 del 2013). Da quanto esposto consegue che le considerazioni svolte dalla Corte d'Appello di Napoli non sono condivisibili poiche', appunto, l'obbligazione assunta dal Fondo aveva natura previdenziale e dunque non era applicabile alla fattispecie in esame la disciplina delle obbligazioni in solido. La prescrizione del diritto alla prestazione non poteva decorrere, ai sensi dell'articolo 2935 c.c., prima del perfezionarsi della fattispecie attributiva, che condiziona la proponibilita' della domanda all'INPS. Il termine di prescrizione di un anno non veniva interrotto nei confronti del Fondo durante la procedura fallimentare a carico del datore di lavoro. Poiche' risulta accertato e non contestato che il ricorrente aveva presentato domanda all'INPS in data 12 maggio 2004 e che il ricorso giudiziario era stato proposto solo il 20 giugno 2007 ne deriva che all'epoca dell'instaurazione del giudizio il termine annuale di prescrizione dei crediti azionati era ormai spirato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 giugno 2014, n. 12971 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CURZIO Pietro – Presidente Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. GARRI Fabrizia – rel. Consigliere Dott. MANCINO Rossana – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 maggio 2014, n. 11991. Non può considerarsi prescritta la parcella dell'avvocato qualora l'onerato ammetta, sia pure implicitamente, in una raccomandata, di non aver estinto il debito o ne contesti l'entità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 maggio 2014, n. 11991 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – rel. Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 maggio 2014, n. 12107. Ove una nuova legge stabilisca un termine (nel nostro caso un termine di prescrizione quinquennale) piu' breve di quello fissato dalla legge anteriore (che era decennale), il nuovo termine si applica anche alle prescrizioni in corso, ma decorre dalla data di entrata in vigore della legge che ne ha disposto l'abbreviazione, purche', a norma della legge precedente, non rimanga a decorrere un termine minore (del nuovo, deve intendersi, cioe' purche' non residui un termine inferiore ai cinque anni).
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 maggio 2014, n. 12107 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. BERRINO...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza dell'8 maggio 2014, n.9930. Se è vero che, in tema di prescrizioni presuntive l'ammissione di non avere estinto il debito, da parte del debitore, può legittimamente risultare anche per implicito dalla contestazione dell'entità della somma, l'ammissione, per essere giuridicamente rilevante e determinare, ai sensi dell'art. 2959 cod. civ. il rigetto dell'eccezione, deve essere resa in giudizio, assumendo altrimenti valore soltanto di atto interruttivo della prescrizione, ex art. 2944 cod. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza dell’8 maggio 2014, n.9930 Ha pronunciato la seguente ORDINANZA sul ricorso 21685-2012 proposto da: R I – RICORRENTE – contro E – CONTRORICORRENTE – avverso la sentenza n. 11/2012 della CORTE D’APPELLO di CALTANISSETTA del 22.12.2011, depositata il 28/02/2012; SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE ...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 15 aprile 2014 n. 8735. In tema di prescrizione presuntiva, infatti, mentre il debitore, eccipiente, è tenuto a provare il decorso del termine previsto dalla legge, il creditore ha l’onere di dimostrare la mancata soddisfazione del credito, e tale prova può essere fornita soltanto con il deferimento del giuramento decisorio, ovvero avvalendosi dell’ammissione, fatta in giudizio dallo stesso debitore, che l’obbligazione non è stata estinta
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 15 aprile 2014 n. 8735 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 14482-2008 proposto da: AS – RICORRENTE – CONTRO DP – INTIMATO – avverso l’ordinanza del TRIBUNALE di COSENZA, a depositata...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 aprile 2014, n.8965. Ai fini del decorso della prescrizione del diritto al risarcimento del danno da occupazione appropriativa, non è sufficiente la mera consapevolezza di avere subito un’occupazione e/o una manipolazione dell’immobile senza titolo, bensì occorre che il danneggiato si trovi nella possibilità di apprezzare la gravità delle conseguenze lesive per il suo diritto dominicale anche con riferimento alla loro rilevanza giuridica e, quindi, in particolare, al verificarsi dell’effetto estintivo-acquisitivo definitivo perseguito dall’amministrazione espropriante
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 aprile 2014, n. 8965
In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall'art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all'art. 2952, quarto comma, c.c.
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2014, n. 4548. In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall’art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all’art. 2952, quarto...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 febbraio 2014, n. 2610. Il termine ventennale di efficacia dell’ipoteca, di cui all’articolo 2847 c.c., disciplina soltanto gli effetti dell’opponibilita’ erga omnes dell’ipoteca
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 febbraio 2014, n. 2610 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MASSERA Maurizio – Presidente Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco...