Corte di Cassazione, sezione sesta (terza) civile, Ordinanza 28 settembre 2020, n. 20338. L’irregolarità del pignoramento di un diritto di credito, incorporato in un titolo di credito emesso da un terzo, eseguito nelle forme del pignoramento presso terzi anziché in quelle del pignoramento diretto presso il debitore, va contestata con l’opposizione agli atti esecutivi e non...
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Il vizio di nullita’ assoluta pignoramento attiene ad un atto del processo, e non al diritto di azione
Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 8 maggio 2018, n. 10945 La massima estrapolata Il vizio di nullita’ assoluta pignoramento attiene ad un atto del processo, e non al diritto di azione, sicche’ anche quando si assuma che esso rende assolutamente incerto il bene pignorato (e quindi l’atto inidoneo a far pervenire il processo...
Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 16 ottobre 2017, n. 24291. Il vizio di notificazione dell’atto di precetto non è più sanabile nel momento in cui è stato eseguito il pignoramento
Lo scopo tipico dell’atto di precetto è quello di porre il debitore nelle condizioni di poter adempiere spontaneamente, evitando il pignoramento. Di conseguenza, il vizio di notificazione di tale atto non è più sanabile nel momento in cui è stato eseguito il pignoramento. Sentenza 16 ottobre 2017, n. 24291 Data udienza 26 maggio 2017 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 10 ottobre 2017, n. 23667. Ai sensi dell’articolo 2916 c.c., n. 1, dettato in relazione agli effetti del pignoramento ed applicabile al sequestro conservativo ai sensi dell’articolo 2906 cod. civ., le ipoteche iscritte dopo il sequestro sono improduttive di effetti nei confronti del sequestrante
Ai sensi dell’articolo 2916 c.c., n. 1, dettato in relazione agli effetti del pignoramento ed applicabile al sequestro conservativo ai sensi dell’articolo 2906 cod. civ., le ipoteche iscritte dopo il sequestro sono improduttive di effetti nei confronti del sequestrante; conseguentemente, la somma ricavata dall’esecuzione deve essere distribuita effettuando dapprima una proporzione tra tutti i crediti...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 21 giugno 2017, n. 15362
La ratio della norma di cui all’art. 495 Cpc (conversione del pignoramento) è duplice. Da un lato (quanto al comma 1) è favorire il debitore il quale voglia evitare la esecuzione e i rischi connessi, ad esempio una vendita dei propri beni a prezzo vile, dall’altro (quanto all’ ultimo comma, secondo cui l’istanza può essere...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 5 giugno 2017, n. 13913
In materia di esecuzione forzata tributaria, l’opposizione agli atti esecutivi riguardante l’atto di pignoramento, che si assume viziato per l’omessa o invalida notificazione della cartella di pagamento (o degli altri atti presupposti dal pignoramento), e’ ammissibile e va proposta – ai sensi del Decreto Legislativo n. 546 del 1992, articolo 2, comma 1, secondo periodo,...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19264
Chi acquista il bene dalla debitrice dopo il pignoramento e dopo la concessione del bene in locazione non ha diritto ai canoni, dal momento che ha comprato essendo consapevole dei pregiudizi che gravavano sull’immobile. Anche se la locazione di un bene sottoposto a pignoramento senza l’autorizzazione del giudice dell’esecuzione, in violazione dell’art. 560 c.p.c., non...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 marzo 2016, n. 5266. La norma dell’art. 2, comma 85, della legge n. 662 del 23 dicembre 1996 – laddove dispone che le somme ed i crediti derivanti dai canoni di locazione e dall’alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di spettanza degli istituti autonomi case popolari, in quanto destinati a servizi e finalità di istituto, non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano, ai sensi dell’art. 828 del codice civile – costituisce norma di legge direttamente impositiva di un vincolo di impignorabilità di tali somme e crediti, come tale integrante un caso di limitazione della responsabilità patrimoniale di detti enti, ai sensi del secondo comma dell’art. 2740 cod. civ., occorrendo al fine dell’insorgenza del vincolo soltanto che siano iscritti nei capitoli di bilancio o in contabilità speciale, senza che sia loro impressa alcuna specifica destinazione.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 16 marzo 2016, n. 5266 Motivi della decisione 1.- Pregiudiziale appare l’esame congiunto del secondo, terzo e quarto motivo di ricorso. Col secondo motivo si deduce violazione e falsa applicazione dell’art. 2, comma 85, della legge n. 662/1996 ed art. 12 disposizioni sulla legge in generale, in relazione...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 gennaio 2016, n. 774. In una procedura di espropriazione mobiliare, l’intervento tardivo del creditore privilegiato ma sprovvisto di titolo esecutivo, in un momento dunque successivo all’udienza che regola la vendita, non ne sbarra definitivamente la strada. Tuttavia, siccome il debitore non può più disconoscerne le ragioni, mancando l’apposita sede per la verifica, il creditore è obbligato a quegli ulteriori oneri previsti nel caso di disconoscimento espresso: cioè l’istanza di accantonamento e soprattutto l’avvio immediato dell’azione per munirsi del titolo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 gennaio 2016, n. 774 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 novembre 2015, n. 23130. Lo “ius aedificandi” trova fonte nel diritto di proprietà, del quale rappresenta una facoltà ex art. 832 c.c., sicché i diritti edificatori possono assumere autonoma rilevanza solo in quanto siano oggetto di un’apposita convenzione stipulata dal proprietario dell’area cui accedono; in assenza di tale convenzione, il trasferimento della proprietà del terreno (nella specie, per espropriazione forzata) comporta anche il trasferimento della capacità edificatoria attuale (nella specie, volumetria edificabile connessa a un piano di lottizzazione)
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 novembre 2015, n. 23130 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – rel. Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott....