In tema di disciplina della parte civile, ai sensi dell’articolo 82 c.p., comma 2 e articolo 523 c.p.p., comma 2, la mancata presentazione delle conclusioni scritte configura revoca tacita della costituzione in giudizio in quanto
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In tema di disciplina della parte civile, ai sensi dell’articolo 82 c.p., comma 2 e articolo 523 c.p.p., comma 2, la mancata presentazione delle conclusioni scritte configura revoca tacita della costituzione in giudizio in quanto

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20813. La massima estrapolata: In tema di disciplina della parte civile, ai sensi dell’articolo 82 c.p., comma 2 e articolo 523 c.p.p., comma 2, la mancata presentazione delle conclusioni scritte configura revoca tacita della costituzione in giudizio in quanto, trattandosi di pretesa civilistica, e’...

La parte civile una volta costituita deve ritenersi presente anche senza comparizione in giudizio. Non occorre inoltre per ogni grado di giudizio un nuovo atto di costituzione.
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La parte civile una volta costituita deve ritenersi presente anche senza comparizione in giudizio. Non occorre inoltre per ogni grado di giudizio un nuovo atto di costituzione.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 20 marzo 2018, n. 12840. La parte civile una volta costituita deve ritenersi presente anche senza comparizione in giudizio. Non occorre inoltre per ogni grado di giudizio un nuovo atto di costituzione. Sentenza 20 marzo 2018, n. 12840 Data udienza 13 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33280
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33280

Lo stalker non può essere condannato solo in base alle dichiarazioni della persona offesa se tra le parti sono pendenti una serie di liti giudiziarie Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 7 luglio 2017, n. 33280 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33277
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33277

Una volta che l’imputato ha superato la messa alla prova non può essere condannato dal giudice penale a pagare il risarcimento del danno e le spese Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 7 luglio 2017, n. 33277 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 marzo 2017, n. 14812
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 marzo 2017, n. 14812

La parte civile non è legittimata a impugnare la condanna generica al risarcimento del danno quando non ha efficacia di giudicato nella causa civile circa l’entità del danno risarcibile Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 27 marzo 2017, n. 14812 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 12 dicembre 2016, n. 52537
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 12 dicembre 2016, n. 52537

La persona danneggiata, pur costituita parte civile, che non sia anche persona offesa non e’ legittimata a proporre ricorso per cassazione contro la sentenza di non luogo a procedere, essendo tale impugnazione destinata alla tutela esclusiva degli interessi penalistici della persona offesa. Di conseguenza, il ricorso va ritenuto inammissibile ove presentato dal fideiussore della societa’...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38700
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38700

Non è configurabile il reato di maltrattamenti e stalking quando le vessazioni siano state condotte in un lasso di tempo assai breve Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 16 settembre 2016, n. 38700 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 27 maggio 2016, n. 22473
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 27 maggio 2016, n. 22473

E’ ammissibile la costituzione di parte civile, ancorché la sottoscrizione del difensore sia apposta esclusivamente in calce alla procura speciale rilasciata dalla persona offesa e non alla dichiarazione di costituzione sottoscritta dal solo interessato, considerato che essa è sufficiente ad integrare il requisito della sottoscrizione del difensore in calce all’atto di costituzione, previsto dall’art. 78,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 febbraio 2016, n. 4947. Il difensore della costituita parte civile non può proporre impugnazione nell’interesse di detta parte se non munito di apposita procura speciale, la quale pur non richiedendo formule sacramentali e potendo essere contenuta nella procura conferita per la costituzione in giudizio, deve essere tuttavia formulata in modo espresso. Ne consegue che non può attribuirsi il valore di procura speciale ai fini della proposizione della impugnazione al mandato difensivo conferito dalla parte civile al proprio avvocato con ‘ogni facoltà prevista dalla legge, compresa quella di assisterla, difenderla in udienza, presentare domande, richieste di risarcimenti e conclusioni, sostituire a sè altri con uguali o più limitati poteri, fare quanto altro necessario per la migliore e più corretta esecuzione della presente procura, in special modo quella di presentare e depositare la dichiarazione di costituzione presso la cancelleria del giudice competente. Il principio di immanenza della costituzione di. parte civile, che, in forza di quanto previsto dall’art. 76 comma 2 cod. proc. pen., attribuisce al difensore della parte civile il diritto di resistere all’impugnazione dell’imputato, non comprende anche il potere di impugnare la sentenza, per il quale è necessario un mandato specifico; difatti non vi è alcuna possibilità di assimilare la procura alle liti prevista dall’art. 100 cod. proc. pen. con la procura finalizzata alla costituzione di parte civile cui fanno riferimento gli artt. 76 e 122 cod. proc. pen.; specificamente, mentre la prima conferisce al professionista un valido mandato’ defensionale finalizzato a fare valere in giudizio le pretese della parte, la seconda, invece, attribuisce al procuratore la capacità di essere soggetto del rapporto processuale. In conclusione, quindi, deve escludersi la possibilità di riconoscere valore di procura speciale ai fini della proposizione dell’impugnazione al mondato difensivo conferito dalla, parte civile al proprio difensore, in quanto nello stesso è carente qualsiasi indicazione in ordine al conferimento dello specifico potere di proporre impugnazione.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 febbraio 2016, n. 4947 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 21/10/2014, la Corte d’Appello di Salerno, pronunciando in sede di rinvio in seguito ad annullamento da parte della Corte di Cassazione della senza pronunciata dalla Corte d’Appello di Potenza dei 5/10/2012, in riforma della sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 gennaio 2016, n. 3789. Ove non contesti la già intervenuta prescrizione del reato, la parte civile non è legittimata alla impugnazione di sentenza di primo grado che abbia deliberato l’improcedibilità dell’azione penale

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 gennaio 2016, n. 3789 Ritenuto in fatto La parte civile O.T. ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe che ha confermato quella di primo grado, di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di G.S., chiamato a rispondere di lesioni personali colpose ex articolo 590...