La competenza della Corte d’Appello in unico grado è la regola generale prevista dall’ordinamento di settore per la determinazione giudiziale delle indennità dovute, nell’ambito di un procedimento espropriativo, a fronte della privazione o compressione del diritto dominicale dell’espropriato; tale regola si applica, perciò, anche alla determinazione dell’indennità per la c.d. occupazione sanante Suprema Corte di...
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 giugno 2016, n.13224
In ordine alla qualificazione del danno da occupazione abusiva di immobile, il danneggiato è onerato della prova del pregiudizio patrimoniale subito dalla lesione del diritto reale o personale esercitato sul bene, o comunque della situazione di fatto consistente nel legittimo esercizio del possesso, pregiudizio che non coincide con l’evento lesivo, essendo un “quid” ontologicamente distinto...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 settembre 2015, n. 19499. Al tutore di persona interdetta, già costituito e soccombente in primo grado, non necessita l’autorizzazione del giudice tutelare per appellare la relativa sentenza, mancando, in tale ipotesi, diversamente da quella dell’inizio “ex novo” del giudizio da parte sua, agli effetti dell’art. 374, n. 5, c.c., la necessità di compiere la preventiva valutazione in ordine all’interesse ed al rischio economico per l’incapace
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 settembre 2015, n. 19499 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – rel. Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. ORICCHIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 settembre 2015, n. 18494. Non è necessario provare la perdita di vantaggiose operazioni commerciali, per chiedere la riparazione del pregiudizio subìto a causa dell’occupazione abusiva di un proprio immobile. Il giudice, infatti, può determinare il danno anche sulla base di «presunzioni semplici», come per esempio la perdita della possibilità di un «utilizzo diretto» del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 settembre 2015, n. 18494 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 settembre 2015, n. 17971. In caso di cessazione della convivenza di fatto, il genitore collocatario dei figli minori, nonché assegnatario della casa familiare, esercita sull’immobile un diritto di godimento assimilabile a quello del comodatario, la cui opponibilità infranovennale è garantita, pur in assenza di trascrizione del provvedimento giudiziale di assegnazione, anche nei confronti dei terzi acquirenti consapevoli della pregressa condizione di convivenza
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 settembre 2015, n. 17971 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo – Consigliere Dott. ACIERNO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 luglio 2015, n. 15757. In tema di danno da occupazione abusiva di immobile va osservato che il carattere abusivo dell’occupazione, quando determina la privazione del godimento diretto in essere o di quello che è certo vi sarebbe stato ed è stato precluso, risolvendosi nella perdita di un’utilitas, è stimabile economicamente e può essere commisurata a quanto si sarebbe potuto lucrare attraverso la concessione a titolo oneroso del godimento del bene. In caso di mancanza di godimento diretto e di dimostrazione dell’impossibilità di realizzare un progetto di godimento diretto a causa dell’occupazione, tale criterio di liquidazione non è utilizzabile venendo a mancare la situazione di danno emergente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 luglio 2015, n. 15757 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SPIRITO Angelo – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – rel. Consigliere Dott. SCRIMA...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 agosto 2015, n. 3988. La pubblica amministrazione non può usucapire le aree che erano state illegittimamente occupate e trasformate in modo definitivo con l’opera pubblica realizzata. La sentenza ha precisato che in questo modo si impedirebbe al proprietario di chiedere l’applicazione dell’art. 42 bis del dpr 327/2001, che prevede l’indennizzo per il pregiudizio, patrimoniale e non patrimoniale
Consiglio di Stato sezione V sentenza 26 agosto 2015, n. 3988 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7608 del 2014, proposto da: Comune di Empoli, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 luglio 2015, n. 28067. Una condizione di difficoltà economica non può legittimare, ai sensi dell’art. 54 c.p., un’occupazione permanente di un immobile per risolvere, in realtà, in modo surrettizio, un’esigenza abitativa, atteso che non può parlarsi di attualità del pericolo in tutte quelle situazioni non contingenti, caratterizzate da una sorta di cronicità essendo destinate a protrarsi nel tempo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 luglio 2015, n. 28067 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. TADDEI Margherita – Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – rel. Consigliere Dott. DI...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 25 maggio 2015, n. 2591. L’occupazione sine titulo di beni immobili appartenenti a privati è una situazione di fatto del tutto contrastante con quella di diritto, e che l’Amministrazione deve tempestivamente adoperarsi per ripristinare una situazione di legalità. La P.A. ha, in particolare, dinanzi a sé una secca alternativa: o restituisce i terreni ai titolari, demolendo quanto realizzato e disponendo la completa riduzione in pristino allo status quo ante, oppure deve attivarsi per costituire un legittimo titolo di acquisto dell’area. Quello che le amministrazioni non possono pensare di continuare fare è restare inerti in situazioni di illecito permanente connesso con le occupazioni usurpative
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 25 maggio 2015, n. 2591 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1475 del 2014, proposto da: Comune di Grottaglie, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 ottobre 2014, n. 22531. Ove il giudice d'appello ritenga che l'azione esercitata in primo grado sia stata esercitata erroneamente con le forme del procedimento per convalida di sfratto per morosità, in quanto la domanda prospettava un'azione di rilascio per occupazione senza titolo e non un'azione di risoluzione per inadempimento di una locazione, non può per ciò solo, cioè per l'erronea attivazione del procedimento speciale, rigettare la domanda qualificata come occupazione senza titolo, ma deve deciderla esaminando se ne ricorrano i presupposti giustificativi e, quindi, valutare se l'occupazione senza titolo sussista oppure no
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 23 ottobre 2014, n. 22531 Svolgimento del processo p.1. Il Comune di Cammarata ha proposto ricorso per cassazione contro L.V. avverso la sentenza del 20 ottobre 2011, con la quale la Corte d’Appello di Palermo, in riforma della sentenza resa in primo grado inter partes dal Tribunale di...
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