Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 febbraio 2014, n. 7440 Ritenuto in fatto 1. F.A., già dirigente dell’ufficio tecnico comunale (UTC) di Pomezia, è sottoposta a indagine e destinataria di misura cautelare personale (arresti domiciliari) con riferimento al concorso in falsità ideologica, riguardante la falsa attestazione della conformità della proposta di variante del...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 6997. Annullata con rinvio la sentenza del Tribunale con la quale veniva confermata l’ordinanza cautelare della custodia in carcere in danno di due coniugi per coltivazione di marijuana, l’ordinanza omette di argomentare per quale ragione gli indagati, in assenza di precedenti penali che supportino un giudizio di pervicacia nel reato, dovrebbero ragionevolmente tornare a porre in essere condotte simili a quelle che per la prima volta li hanno condotti di fronte all’autorità giudiziaria, li hanno portati a subire una misura cautelare afflittiva e sfoceranno in una possibile condanna a pena non modesta. Né i giudici del riesame prospettano motivatamente un’ipotesi di collegamento con ambienti criminosi dediti in modo professionale al commercio di sostanze stupefacenti o altri elementi che lascino ipotizzare pressioni o agevolazioni sugli indagati da parte di terzi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 6997 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 16/8/2013 il Tribunale di Catania, quale giudice del riesame, ha confermato, previa riunione delle separate istanze proposte dai due coniugi, l’ordinanza del 1/8/2013 del Tribunale di Catania applicativa della misura della custodia presso il domicilio in...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 7004. Applicata la custodia in carcere nei confronti dell’indagato in ordine al reato ex art. 609 bis C.P. in danno della convivente. Sostituita la misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 7004 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Catania, con ordinanza emessa il 13/08/2013 -provvedendo sulla richiesta di riesame avanzata da A.G. , avverso l’ordinanza del Gip del Tribunale di Catania, in data 26/07/2013, con la quale era stata applicata la custodia in carcere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 gennaio 2014, n. 4394. Allontanamenti anche ingiustificati dal luogo di detenzione speciale di cui all’art. 47 quinquies della legge n. 354 del 26 luglio 1975 che si protraggano per un tempo inferiore alle dodici ore non integrano il reato di cui al’art. 385, comma 3 cod. pen., essendo suscettibili soltanto di valutazione a fini disciplinari comportanti anche la revoca dell’ammissione alla misura alternativa alla detenzione carceraria, ferma restando la responsabilità penale a diverso titolo per latri reati nel medesimo arco temporale eventualmente commessi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 gennaio 2014, n. 4394 Ritenuto in fatto 1. Con atto depositato il 16/07/2013, S.A. ha proposto ricorso avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di L’Aquila il 20/06/2013 di conferma di quella pronunziata dal Tribunale di Pescara il 18/12/2012, che l’aveva condannata, in esito a giudizio...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 gennaio 2014, n. 4369. L’interpretazione del concetto di abitazione ai fini della detenzione domiciliare, conduce a identificarla nel “luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata con esclusione di ogni altra appartenenza (aree condominiali, dipendenze, giardini, cortili e spazi simili) che non sia di stretta pertinenza dell’abitazione e non ne costituisca parte integrante, al fine di agevolare i controlli di polizia sulla reperibilità dell’imputato, che devono avere il carattere della prontezza e della non aleatorietà. Pertanto è stata annullata la sostituzione cautelare degli arresti domiciali nella custodia cautelare in carecere per aver l’indiziato litigato all’interno del cortile condominiale con dei propri familiari
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 gennaio 2014, n. 4369 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 9 agosto 2013 il Tribunale di Napoli ha respinto l’appello proposto dal difensore di R.F. avverso l’ordinanza del 10 giugno 2013 del Tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Sorrento, che, in sostituzione degli arresti domiciliari,...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 gennaio 2014, n. 2253. Interrogatorio di garanzia: non può certamente definirsi tempestiva una comunicazione trasmessa via fax al difensore alle ore 11.33 del giorno in cui l’interrogatorio doveva compiersi, alle ore 16.00, considerata la distanza tra l’ufficio del Tribunale di Siena e lo studio legale in Roma
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 20 gennaio 2014, n. 2253 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza in data 8 aprile 2013 il Tribunale del riesame di Firenze, confermando il provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena, ha disposto che B.G. rimanesse sottoposto alla misura della custodia cautelare in...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 gennaio 2014, n. 326. In materia di responsabilità degli enti (legge 231/2001), la condotta della società che metta a bilancio una somma determinata unilateralmente, senza alcuna possibile interferenza da parte degli enti territoriali danneggiati dal reato, non garantisce l’efficacia del risarcimento che è una delle tre condizioni essenziali per la revoca delle misure interdittive
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 8 gennaio 2014, n. 326 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Ciro – Presidente Dott. IANNELLI Enzo – rel. Consigliere Dott. GENTILE Domenico – Consigliere Dott. CASUCCI Giuliano – Consigliere Dott. VERGA...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 gennaio 2014, n. 273. Nell’ipotesi in cui il giudice di legittimita’ abbia disposto l’annullamento con rinvio limitatamente all’esclusione di una circostanza aggravante in grado d’appello (come nel caso in esame), deve ritenersi che sull’affermazione di responsabilita’ dell’imputato si sia formato il giudicato, con la conseguenza che i termini di custodia cautelare cui deve farsi riferimento sono, ai sensi dell’articolo 303 c.p.p., comma 1, lettera d), seconda parte, quelli stabiliti per la durata massima delle misure cautelari dal quarto comma dello stesso articolo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 7 gennaio 2014, n. 273 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. SERPICO Francesc – Consigliere Dott. IPPOLITO F. – rel. Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. PATERNO’...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 gennaio 2014, n. 21. Va convalidato l’arresto in flagranza anche se le 48 ore di tempo (previste dall’art. 558 c.p.p.) vengono superate perché il magistrato è impegnato in altri procedimenti, sempre che però l’imputato sia stato presentato nei tempi dinanzi all’organo giudicante
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 2 gennaio 2014, n. 21 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. LANZA Luigi – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS An – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 gennaio 2014, n. 129. È sequestrabile il bene confluito nel fondo patrimoniale, anche se in precedenza risultava di esclusiva proprietà del coniuge estraneo al procedimento penale. Ciò in quanto il vincolo cautelare riguarda il bene destinato al fondo, la cui proprietà, come espressamente previsto dalla legge, spetta ad entrambi i coniugi se non previsto differentemente all’atto di costituzione. Ha quindi rilievo, in tale contesto, solo la disponibilità al momento del sequestro: nel caso di specie, a tale data, il bene era nella disponibilità di entrambi i coniugi
Suprema Corte di Cassazione sezione III Sentenza 7 gennaio 2014, n. 129 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. SCARCELLA...