Non utilizzabili le intercettazioni durate per 40 giorni se il reato non rientra nella fattispecie di tipo associativo.
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Non utilizzabili le intercettazioni durate per 40 giorni se il reato non rientra nella fattispecie di tipo associativo.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 maggio 2018, n. 19528. Non utilizzabili le intercettazioni durate per 40 giorni se il reato non rientra nella fattispecie di tipo associativo. Sentenza 4 maggio 2018, n. 19528 Data udienza 15 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...

Il reato ex  Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 11, e’ configurabile esclusivamente allorche’ l’attivita’ simulatoria, o comunque fraudolenta, posta in essere dall’agente e’ finalizzata alla personale sottrazione al pagamento dei debiti tributari riferibili alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero ad interessi e sanzioni relative a dette imposte.
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Il reato ex Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 11, e’ configurabile esclusivamente allorche’ l’attivita’ simulatoria, o comunque fraudolenta, posta in essere dall’agente e’ finalizzata alla personale sottrazione al pagamento dei debiti tributari riferibili alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero ad interessi e sanzioni relative a dette imposte.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 26 marzo 2018, n. 14007. Il reato ex Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 11, e’ configurabile esclusivamente allorche’ l’attivita’ simulatoria, o comunque fraudolenta, posta in essere dall’agente e’ finalizzata alla personale sottrazione al pagamento dei debiti tributari riferibili alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 febbraio 2018, n. 6722. Il ricorso per Cassazione per travisamento del contenuto di una intercettazione
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 febbraio 2018, n. 6722. Il ricorso per Cassazione per travisamento del contenuto di una intercettazione

Il ricorso per Cassazione, per travisamento del contenuto di una intercettazione, deve essere accompagnato, a pena di inammissibilita’, dalla integrale produzione del contenuto della telefonata, o dalla integrale trascrizione in ricorso di detta telefonata, in quanto necessario ai fini della verifica della corrispondenza tra il senso probatorio dedotto dal ricorrente ed il contenuto complessivo della...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50760. Onere del Pm di mettere a disposizione della difesa, prima del riesame, tutti i files audio della conversazioni intercettate
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50760. Onere del Pm di mettere a disposizione della difesa, prima del riesame, tutti i files audio della conversazioni intercettate

Onere del Pm di mettere a disposizione della difesa, prima del riesame, tutti i files audio della conversazioni intercettate. In caso contrario esse non possono essere poste alla base del provvedimento cautelare. Sentenza 7 novembre 2017, n. 50760 Data udienza 26 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 ottobre 2017, n. 48370. Sono utilizzabili i risultati di intercettazioni informatiche o telematiche compiute mediante l’installazione di un “captatore informatico” (cd. trojan)
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 ottobre 2017, n. 48370. Sono utilizzabili i risultati di intercettazioni informatiche o telematiche compiute mediante l’installazione di un “captatore informatico” (cd. trojan)

Sono utilizzabili i risultati di intercettazioni informatiche o telematiche compiute mediante l’installazione di un “captatore informatico” (cd. trojan) in un dispositivo elettronico anche se si trova in un luogo di privata dimora ed il procedimento riguarda reati diversi da quelli di criminalità organizzata per i quali trova applicazione la disciplina di cui all’art. 13 del...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 18 settembre 2017, n. 42566. Il divieto di utilizzazione a fini di valutazione del quadro indiziario delle notizie acquisite dalla polizia giudiziaria presso informatori
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 18 settembre 2017, n. 42566. Il divieto di utilizzazione a fini di valutazione del quadro indiziario delle notizie acquisite dalla polizia giudiziaria presso informatori

Il divieto di utilizzazione a fini di valutazione del quadro indiziario delle notizie acquisite dalla polizia giudiziaria presso informatori (articolo 267, comma 1-bis in relazione all’articolo 203 c.p.p., comma 1-bis) non opera quando la stessa polizia giudiziaria abbia indicato negli atti le generalita’ complete dell’informatore ovvero abbia precisato in una relazione di servizio il contenuto...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28566
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28566

Da un lato, il provvedimento di “cessazione” delle intercettazioni adottato del P.M. assume i connotati di una vera e propria rinuncia da parte del P.M. all’attività investigativa da svolgere mediante l’intercettazione di conversazioni sull’utenza oggetto di captazione (rinuncia della quale la P.G. e gli altri enti interessati devono tener conto, astenendosi dall’operare l’attività captativa in...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22570
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22570

Nel provvedimento cautelare personale l’omesso deposito del brogliaccio di ascolto e dei files audio delle registrazioni di conversazioni oggetto di intercettazione non è sanzionato da nullità o inutilizzabilità perché basta la trasmissione di una documentazione che dia conto sinteticamente del contenuto delle conversazioni riferite negli atti della polizia giudiziaria Suprema Corte di Cassazione sezione VI...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 gennaio 2017, n. 859
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 gennaio 2017, n. 859

L’appartenenza di un soggetto ad un sodalizio criminale può essere ritenuta, anche in base alla partecipazione ad un solo reato fine, sempre che il ruolo svolto e le modalità dell’azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo e ciò può verificarsi solo quando detto ruolo non avrebbe potuto essere affidato a soggetti estranei, oppure...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 9 agosto 2016, n. 34735
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 9 agosto 2016, n. 34735

In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, ai fini della configurabilità del reato di promozione, direzione o organizzazione del gruppo criminale, a prescindere da formali o rituali investiture, è necessario che il ruolo apicale o la posizione dirigenziale non si esauriscano in vanterie e opinioni individuali, ma risultino in concreto esercitati, siano riconosciuti...