Il magistrato che durante il corso dell’udienza faccia uso di espressioni offensive per ripristinare l’ordine compromesso dal grave comportamento delle parti private non è incolpabile del reato di ingiuria
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Il magistrato che durante il corso dell’udienza faccia uso di espressioni offensive per ripristinare l’ordine compromesso dal grave comportamento delle parti private non è incolpabile del reato di ingiuria

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 8 ottobre 2018, n. 24672. La massima estrapolata: Il magistrato che durante il corso dell’udienza faccia uso di espressioni offensive per ripristinare l’ordine compromesso dal grave comportamento delle parti private non è incolpabile del reato di ingiuria. Difatti in tal caso manca una univoca funzione offensiva delle parole...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 20 settembre 2016, n. 18397
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 20 settembre 2016, n. 18397

Illecito disciplinare di cui al d.Lgs. n. 109 del 2006, artt. 1 e 2 lett. a) e g) per avere arrecato ingiusto danno alla persona di un imputato sottoposto a custodia cautelare; e ciò per avere in due occasioni omesso di chiedere al G.I.P. la revoca degli arresti domiciliari per intervenuta scadenza del termine massimo...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15288
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15288

Integra illecito disciplinare, l’avvio di un procedimento penale da parte del pubblico ministero nei confronti di magistrati di un’altra Procura che abbiano già iniziato contro i primi un procedimento per un’ipotesi di reato di cui essi siano stati informati   Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili sentenza 25 luglio 2016, n. 15288 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza  8 giugno 2016, n. 11708
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 8 giugno 2016, n. 11708

Il “danno ingiusto” arrecato ad una delle parti dall’incolpato in violazione del dovere di diligenza di cui all’art. 1 del d.lgs. 23 febbraio 2006, n. 109, idoneo ad integrare la fattispecie normativa di cui al successivo art. 2, comma 1, lett. a), non viene meno allorquando l’imputato, illegittimamente privato della libertà personale a seguito di...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 25 marzo 2016, n. 6021. I ritardi nel deposito dei provvedimenti, quando per la reiterazione e l’entità superino ogni limite di tollerabilità e ragionevolezza, integrano gli estremi dell’illecito disciplinare di cui all’art. 2, Collima l, lettera q), del d.lgs. 24 febbraio 2006, n. 109, costituendo palese violazione del dovere fondamentale di diligenza del magistrato, e ciò anche nei casi di accertata laboriosità dello stesso e di sussistenza di ragioni personali estranee all’ambiente di lavoro che abbiano influito sulla sua attività, le quali non possono risolversi in un ostacolo al buon funzionamento del servizio giustizia e lasciano aperte, ove il magistrato non sia in grado di svolgere il proprio lavoro in condizioni di apprezzabile serenità ed efficienza, le vie consentite dall’ordinamento giudiziario per potersi assentare temporaneamente dal servizio, quali congedi straordinari e aspettative per motivi familiari

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 25 marzo 2016, n. 6021 Svolgimento del processo Con la decisione impugnata, la Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura – in relazione a capo di incolpazione (con successive integrazioni) fondato su notizie circostanziate acquisite tra il 5/11/2012 all’11/9/2013, il 27/6/2014 ed il 10/4/2015, ha ritenuto il Dott....

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 9 dicembre 2015, n. 24825.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 9 dicembre 2015, n. 24825 Svolgimento del processo Il Dott. C.A.M. – all’epoca dei fatti, sostituto procuratore nazionale antimafia (incaricato dall’1 novembre 2004 al 16 settembre 2009, ai sensi dell’art. all’art. 371 bis, comma 1 lett. a, c.p.p., delle funzioni di collegamento investigativo con gli uffici del distretto...

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Corte di Casaszione, sezioni unite, sentenza 23 luglio 2015, n. 15478. Il magistrato con funzioni direttive o semidirettive che nel corso di un procedimento disciplinare a suo carico viene trasferito con provvedimento cautelare non può essere assegnato ad analoghe mansioni organizzative

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 23 luglio 2015, n. 15478 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente di Sez. Dott. DI PALMA Salvatore – Consigliere Dott. BANDINI...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 1 giugno 2015, n. 11291. In tema di responsabilità disciplinare del magistrato, l’antigiuridicità del ritardo nel deposito di provvedimenti non è eliminata dall’esigenza di smaltire ritardi oggetto di pregresse sanzioni disciplinari.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 1 giugno 2015, n. 11291 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente di Sez. Dott. BERNARDI Sergio – Consigliere Dott. CAPPABIANCA Aurelio –...

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