Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 ottobre 2015, n. 19658 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 ottobre 2015, n. 19653. Nei giudizi di impugnazione dello stato passivo ex art. 99 L.F. l’omessa notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza al curatore ed agli eventuali creditori controinteressati entro il termine ordinatorio assegnato dal giudice non comporta l’inammissibilità dell’impugnazione, atteso che tale sanzione non è prevista dalla legge né può essere ricavata, in via interpretativa, in base al principio della ragionevole durata del processo, dovendo evitarsi interpretazioni formalistiche delle norme processuali che limitino l’accesso delle parti alla tutela giurisdizionale. Se il curatore ed i creditori controinteressati non si siano costituiti in giudizio sanando per tanto con effetto ex tunc il vizio della notificazione, il giudice dovrà limitarsi ad assegnare al ricorrente un nuovo termine – perentorio – per la notifica in applicazione analogica dell’art. 291 c.p.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 ottobre 2015, n. 19653 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 ottobre 2015, n. 19679. Costituisce un metro giustificativo razionale per verificare la tollerabilità di domande proposte oltre il termine di dodici mesi dal deposito del decreto di esecutività dello stato passivo (art. 101 L.F.) quello di valutare il lasso impiegato per proporre siffatte domande – quando la nascita del diritto di credito sia addirittura posteriore alla data di approvazione dello stato passivo – computandolo dalla data dell’insorgenza del credito a quella della sua domanda e considerando eccessivo il passaggio di quasi due anni senza che sia stata avanzata una specifica giustificazione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 ottobre 2015, n. 19679 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAGONESI Vittorio – Presidente Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. ACIERNO Maria –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 ottobre 2015, n. 19655. Nel caso in cui l’immobile occupato abusivamente sia acquisito all’attivo di un fallimento, il giudice del merito può presumere l’esistenza del danno qualora sia dimostrata la volontà del curatore di rientrare in possesso del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 ottobre 2015, n. 19655 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 settembre 2015, n. 17907. I crediti professionali degli avvocati sono prededucibili nel fallimento non solo per i casi di attività svolte dopo l’apertura della procedura concorsuale, ma anche per quelle poste in essere in precedenza, qualora l’opera prestata riguardi il tentativo di risanamento dell’azienda o di prevenzione della dissoluzione della stessa. Lo ha stabilito la Cassazione che ha cassato la decisione dei giudici di merito ricordando che «l’articolo 111, secondo comma, legge fallimentare, allo scopo di incentivare il ricorso alle procedure concorsuali alternative al fallimento, attribuisce il carattere della prededucibilità a tutti i crediti per i quali sussiste il necessario collegamento occasionale o funzionale con la procedura concorsuale». Sarà compito dei giudici verificare «analiticamente, per ciascuna delle prestazioni professionali precedenti, quali risultino funzionalmente destinate all’ammissione alla procedura»
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 settembre 2015, n. 17907 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 settembre 2015, n. 17787. Al pari di tutti gli altri creditori, anche l’Amministrazione finanziaria è tenuta a rispettare il termine annuale ex art. 101 della legge fallimentare per la presentazione delle istanze tardive di insinuazione senza che i diversi e più lunghi termini previsti per la formazione dei ruoli e l’emissione delle cartelle possano costituire una esimente di carattere generale dal rispetto del predetto termine
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 8 settembre 2015, n. 17787 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 settembre 2015, n. 17574. In tema di fallimento, deve ritenersi inammissibile il ricorso per cassazione contro la pronuncia di rigetto del reclamo avverso la dichiarazione di fallimento proposto dal legale del ricorrente dopo il termine di trenta giorni dalla notifica della pronuncia effettuata mediante posta elettronica certificata su istanza della cancelleria
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 settembre 2015, n. 17574 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 settembre 2015, n. 17521. La notificazione, anche se nulla, non impedisce la valida instaurazione del rapporto processuale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 settembre 2015, n. 17521 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 settembre 2015, n. 17386. In tema di esdebitazione, ai fini dell’ammissione all’istituto, il riferimento alla “soddisfazione”, almeno parziale, dei creditori concorsuali di cui all’art. 142 della legge fallimentare attribuisce al giudice del merito un ambito di valutazione discrezionale che investe non solo il numero dei creditori soddisfatti, sul totale di quelli ammessi, ma anche la stessa percentuale di pagamento dei singoli crediti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 settembre 2015, n. 17386 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 settembre, n. 38447. Ai fini della configurabilità del reato di bancarotta fraudolenta documentale, è sufficiente provare il dolo generico, consistente nella consapevolezza dell’agente che la confusa tenuta delle scritture contabili potrà rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio, non essendo invece necessario dimostrare il dolo specifico, ossia la specifica volontà di impedire tale ricostruzione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 22 settembre, n. 38447 Ritenuto in fatto 1.Con sentenza del 3.12.2013 la Corte di Appello di Salerno confermava la sentenza emessa dal locale Tribunale in data 15.5.2012, con la quale C.C. era stato condannato alla pena di anni due di reclusione per il delitto di bancarotta fraudolenta documentale,...