Il creditore che costringa, con minaccia, il proprio debitore a vendere l’immobile in cui abita per soddisfarsi sul ricavato della vendita del credito che vanta, commette il reato di estorsione e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni
Articolo

Il creditore che costringa, con minaccia, il proprio debitore a vendere l’immobile in cui abita per soddisfarsi sul ricavato della vendita del credito che vanta, commette il reato di estorsione e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14160. Il creditore che costringa, con minaccia, il proprio debitore a vendere l’immobile in cui abita per soddisfarsi sul ricavato della vendita del credito che vanta, commette il reato di estorsione e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni in quanto non avrebbe potuto...

Integra il delitto di estorsione, la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato del lavoro a lui favorevole per la prevalenza dell’offerta sulla domanda, costringe i lavoratori ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle prestazioni effettuate
Articolo

Integra il delitto di estorsione, la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato del lavoro a lui favorevole per la prevalenza dell’offerta sulla domanda, costringe i lavoratori ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle prestazioni effettuate

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 21 marzo 2018, n. 13091. Integra il delitto di estorsione, la condotta del datore di lavoro che, approfittando della situazione del mercato del lavoro a lui favorevole per la prevalenza dell’offerta sulla domanda, costringe i lavoratori ad accettare la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori e non adeguati alle...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56398. In caso di interposizione fittizia di attività, l’interponente che pretenda la procura a vendere e la liquidazione della attività con l’integrale percezione del corrispettivo commette il reato di estorsione

In caso di interposizione fittizia di attività, l’interponente che pretenda la procura a vendere e la liquidazione della attività con l’integrale percezione del corrispettivo commette il reato di estorsione e non anche quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Sentenza 18 dicembre 2017, n. 56398 Data udienza 23 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 dicembre 2017, n. 54521. Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta del promittente venditore che non restituisce l’acconto a seguito di risoluzione del contratto
Articolo

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 dicembre 2017, n. 54521. Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta del promittente venditore che non restituisce l’acconto a seguito di risoluzione del contratto

Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta del promittente venditore che, a seguito della risoluzione del contratto, non restituisca al promissario acquirente l’acconto sul prezzo del bene promesso in vendita. Sentenza 4 dicembre 2017, n. 54521 Data udienza 14 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41571. L’articolo del codice di rito (603 comma 3), per essere in linea con l’articolo 6 della Cedu sull’equo processo
Articolo

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41571. L’articolo del codice di rito (603 comma 3), per essere in linea con l’articolo 6 della Cedu sull’equo processo

L’articolo del codice di rito (603 comma 3), per essere in linea con l’articolo 6 della Cedu sull’equo processo, deve essere interpretato nel senso che il giudice di appello per pronunciare sentenza di assoluzione in riforma della condanna del primo giudice deve rinnovare la prova testimoniale della persona offesa se costituisce una prova decisiva e...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40855. La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta
Articolo

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40855. La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta

La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta essendo solo necessario che essa risulti in concreto idonea a incutere timore e a coartare la volontà del soggetto passivo, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell’attore, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali   Sentenza...

Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 1 settembre 2017, n. 39858. Misure cautelari e richiesta di revoca basata sugli stessi elementi sui quali è fondata l’ordinanza
Articolo

Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 1 settembre 2017, n. 39858. Misure cautelari e richiesta di revoca basata sugli stessi elementi sui quali è fondata l’ordinanza

Esclusa la revoca della misura se la domanda di revoca è basata sugli stessi elementi sui quali è fondata l’ordinanza con la quale è stata disposta la misura cautelare. Sentenza 1 settembre 2017, n. 39858 Data udienza 31 agosto 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 marzo 2017, n. 11550
Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 marzo 2017, n. 11550

Il giudice non può desumere la gravità del fatto dagli elementi tipici, senza dare un giudizio di tipo personale, né può considerare inadeguate misure di prevenzione più lievi scartandole perché richiedono un autocontrollo: per la cassazione anche i domiciliari richiedono autocontrollo. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 9 marzo 2017, n. 11550 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 18 gennaio 2017, n. 2458
Articolo

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 18 gennaio 2017, n. 2458

Risponde del reato di estorsione il coniuge che ponga in essere atti di violenza nei confronti della moglie che si rifiuti di dargli denaro, ove risulti, come nel caso di specie, che la violenza esercitata sia finalizzata alle dazioni di denaro richieste Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 18 gennaio 2017, n. 2458...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 5
Articolo

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 5

Il criterio distintivo tra il reato di truffa e quello di estorsione, quando il fatto è connotato dalla minaccia di un male, è rappresentato dalla concreta efficacia coercitiva, e non meramente manipolativa, della condotta minacciosa rispetto alla volontà della vittima, da valutarsi con verifica “ex ante”, che prescinde dalla effettiva realizzabilità del male prospettato Suprema...