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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 dicembre 2014, n. 49991. Deve essere considerata illegittima la condanna alla demolizione del manufatto, nel caso in cui siano state abbattute mura perimetrali in contrasto con il permesso a effettuare semplici lavori di ristrutturazione.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 dicembre 2014, n. 49991 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 novembre 2014, n. 23695. Il frazionamento evincibile dai titoli di provenienza anche se semplicemente richiamato costituisce elemento utile per stabilire la linea di confine tra fondi limitrofi

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 6 novembre 2014, n. 23695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MATERA Lina – rel. Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. ABETE...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 1 dicembre 2014, n. 5927. In merito al ricorso esperito ai fini dell'annullamento del parere contrario alla condonabilità delle opere edilizie, espresso ai sensi dell'art. 32 della legge del 28 febbraio 1985, n. 47, per effetto del vincolo sopravvenuto, all'edificazione, si rileva che tale la circostanza non può condurre a considerare del tutto inesistente un vincolo di inedificabilità totale, ricadendo nella previsione di carattere generale contenuta nel primo comma dell'art. 32 della legge n. 47 del 1985, secondo cui il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso, da acquisire a prescindere dal requisito della anteriorità dell'opera rispetto al vincolo. In attuazione del principio tempus regit actum, invero, l'obbligo di pronuncia da parte dell'autorità preposta alla tutela del vincolo sussiste in relazione alla esistenza del vincolo al momento in cui deve essere valutata la domanda di sanatoria, a prescindere dall'epoca d'introduzione del vincolo. E appare altresì evidente che tale valutazione corrisponde alla esigenza di vagliare l'attuale compatibilità, con il vincolo, dei manufatti realizzati abusivamente

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 1 dicembre 2014, n. 5927 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6314 del 2013, proposto da: ENTE PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E DEL VALLO DI DIANO, nella persona...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 18 novembre 2014, n. 5666. Il termine per la formazione del silenzio assenso sulla domanda di sanatoria edilizia presenta dal privato, può essere legittimamente interrotto da comunicazioni di carattere interlocutorio con le quali l'Amministrazione richiede integrazioni documentali o rende note carenze che impediscono il rilascio della sanatoria, ma che sono ritenute superabili prima dell'adozione di un definitivo provvedimento negativo

Consiglio di Stato sezione IV sentenza 18 novembre 2014, n. 5666 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2327 del 2009, proposto da: DA.PI., rappresentato e difeso dall’avv. Gu.In., con domicilio eletto presso Gu.In. in...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 18 novembre 2014, n. 5667. Il proprietario ed il conduttore dell'immobile non coinvolto nella variante del Piano Regolatore Generale approvata dall'Amministrazione comunale sono carenti di qualsivoglia interesse concreto ed attuale all'impugnazione del provvedimento predetto e, dunque, carenti di legittimazione ad agire

Consiglio di Stato sezione IV sentenza 18 novembre 2014, n. 5667 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3804 del 2011, proposto da: LU. SPA, Ci. Spa, rappresentati e difesi dall’avv. Gi.Ro., con domicilio eletto...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 21 ottobre 2014, n. 5173. E' legittimo il diniego di condono di manufatti realizzati su zona sottoposta a vincolo paesaggistico, sul rilievo non di una mera apodittica affermazione di incompatibilità sotto il profilo paesaggistico dei manufatti de quibus, bensì di ragioni logico-giuridiche idonee a dare sufficiente contezza del disvalore paesaggistico dei manufatti in questione, come tali pienamente giustificative del diniego opposto. La circostanza ricorre nell'ipotesi in cui, sia pure in maniera stringata, l'organo preposto alla valutazione della compatibilità in questione, pone bene in evidenza come i manufatti per loro natura, consistenza e caratteristiche tipologiche, sono tali da arrecare una trasformazione dell'area sotto il profilo paesaggistico-ambientale che viceversa, proprio per voluntas del legislatore, deve essere preservata da alterazioni di sorta, laddove dette esigenze di tutela ambientale precedono addirittura l'aspetto urbanistico-edilizio

Consiglio di Stato sezione IV sentenza 21 ottobre 2014, n. 5173 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7911 del 2011, proposto da: Lu.Ra., rappresentato e difeso dagli avv. Ma.Ve., Wa.Ma., con domicilio eletto presso...