Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2017, n. 28734
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2017, n. 28734

Integra l’ipotesi di reato di cui all’art. 57 cod. pen. la condotta del direttore responsabile di un quotidiano il quale autorizzi la pubblicazione di una lettera dal contenuto denigratorio, omettendo di controllare se sia stata fatta una verifica non solo sulla fondatezza delle affermazioni in essa contenuta, ma sulla stessa esistenza del mittente e sulla...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10928
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10928

Lo scrittore che riporti un’intervista a terzi, con contenuto diffamatorio, risponde del danno patito dal diffamato se non si attiva, da un lato per verificare la verità, quanto meno putativa delle dichiarazioni rese dall’intervistato e dall’altro per presentare in modo obiettivo l’intervista e i fatti in essa dichiarati, senza allusioni, fornendo altresì al lettore le...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10925
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10925

In tema di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo stampa, il limite della cd. pertinenza, richiesto ai fini dell’operatività della scriminante del diritto di cronaca, non risulta violato quando le persone coinvolte godano di una diffusa notorietà, sia pure limitata all’ambito locale, atteso che la scriminante non impone che si tratti di persone pubbliche...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 11 maggio 2017, n. 23025
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 11 maggio 2017, n. 23025

Il limite della continenza va inteso in primo luogo in senso formale, come assenza di espressioni pretestuosamente denigratorie e sovrabbondanti rispetto al fine della cronaca del fatto e della sua critica. In secondo luogo la continenza va intesa anche in senso sostanziale, come stretto collegamento tra l’offesa e il fatto dal quale la critica ha...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 5 aprile 2017, n. 8807

Una notizia, mutuata da un provvedimento giudiziario, va considerata vera se è fedele al contenuto del documento. Non si può, infatti, chiedere al giornalista di dimostrare la fondatezza delle decisioni assunte in sede giudiziaria. Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 5 aprile 2017, n. 8807 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 marzo 2017, n. 12603

Accesso abusivo e violazione di corrispondenza (articolo 616 del cp) per chi prende visione delle mail conservate in archivio nel cd. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 15 marzo 2017, n. 12603 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 31 marzo 2017, n. 8320
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 31 marzo 2017, n. 8320

Sussiste diffamazione e, pertanto la persona offesa ha il diritto a chiederne il risarcimento in sede civile, quando le espressioni offensive siano state pronunciate in un contesto con più persone e che quindi da tale comportamento siano derivati danni all’onore e al prestigio della persona offesa Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 31...

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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 febbraio 2017, n. 3800

Il diritto di cronaca si concretizza in un giudizio o più semplicemente in un’opinione che come tale non può che essere fondata su un’interpretazione dei fatti e dei comportamenti e quindi non può che essere soggettiva, fermo restando che il fatto o comportamento in questione devono corrispondere a verità Suprema Corte di Cassazione sezione III...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 marzo 2017, n.11087
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 marzo 2017, n.11087

L’esercizio del diritto di critica giudiziaria che si appunti sull’operato di un magistrato dell’Ufficio del Pubblico Ministero non può consistere nella gratuita attribuzione di malafede, risolvendosi, altrimenti, in una lesione della reputazione professionale e della intangibilità della sfera di onorabilità del magistrato medesimo SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 8 marzo 2017, n.11087...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 gennaio 2017, n. 4124
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 gennaio 2017, n. 4124

I limiti alla cognizione e alla decisione fissati nell’articolo 597 cpp non impediscono alla Corte d’appello di escludere ex officio una circostanza aggravante contestata e ritenuta sussistente dal primo giudice quando, sulla scorta della ricostruzione storica del fatto nella sentenza appellata, ne risultino inesistenti i presupposti Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 27...