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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 settembre 2014, n. 37238. il delitto di corruzione può ben concorrere con il reato di comparaggio, cioè con la contravvenzione prevista e punita al R.D. n. 1265 del 1934, art. 170.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 8 settembre 2014, n. 37238   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio Stefan – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. LEO Guglielm – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2014, n. 9883. Il geometra che accetta denaro per seguire con particolare "scrupolo" le pratiche del palazzinaro viene meno ai suoi doveri di imparzialità e merita la condanna per il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 28 febbraio 2014, n. 9883 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. LEO Giuglielmo – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 10 ottobre 2013, n. 41898. Ai fini della distinzione fra corruzione propria ed impropria

La massima In tema di corruzione propria sono atti contrari ai doveri di ufficio non solo quelli illeciti, siccome vietati da atti imperativi o illegittimi, perché dettati da norme giuridiche, riguardanti la loro validità ed efficacia, ma anche quelli che, pur formalmente regolari, prescindono per consapevole volontà del pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 luglio 2013 n. 29789. Reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio per il consigliere comunale che offre il voto in cambio di uno posto

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 luglio 2013 n. 29789[1] Così, rientrano nello schema concettuale degli elementi costitutivi, materiale e psicologico, del reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, di cui all’art. 319, primo comma, cod. pen., la dazione e la promessa di denaro e altre...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 aprile 2013, n.17285. In tema di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio

La masima La condotta di induzione richiesta per la configurabilità del delitto di cui all’art. 319 quater c.p. (introdotto dalla legge n. 190 del 2012) è integrata da un’attività di suggestione, di persuasione o di pressione morale, posta in essere da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio nei confronti del...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 14 novembre 2012, n. 44205. In tema di istigazione alla corruzione

  La massima Integra il reato di cui all’art. 322, comma quarto, c.p. (istigazione alla corruzione) la condotta del pubblico ufficiale che, avendo instaurato, nel corso di una verifica antiriciclaggio, un rapporto confidenziale con il soggetto verificato, sollecitato costui a prestargli una somma, manifestando contestualmente la propria disponibilità a riservargli, in relazione all’attività d’ufficio in...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 ottobre 2012 n. 38762. La raccomandazione, in sostanza, è condotta che esula dalla nozione di atto d’ufficio, e perciò, quando non concreta l’uso dei poteri funzionali connessi alla qualifica soggettiva, non integra la corruzione

Il commento in originale Corte di cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 4 ottobre 2012 n. 38762. La raccomandazione, in sostanza, è condotta che esula dalla nozione di atto d’ufficio, e perciò, quando non concreta l’uso dei poteri funzionali connessi alla qualifica soggettiva, non integra la corruzione Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 14 settembre 2012, n. 35269. Risponde di corruzione propria antecedente il privato interlocutore che agisce nell’ambito di una prassi illecita non chiaramente percepibile

 La massima  Risponde di corruzione propria antecedente il privato interlocutore che agisce nell’ambito di una prassi illecita non chiaramente percepibile.   Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza del 14 settembre 2012, n. 35269   Motivi della decisione 1. All’esito di indagini preliminari scaturite da denunce di autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti i sei...