Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite
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Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26573. La massima estrapolata: In tema di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite, per effetto del combinato disposto degli artt. 669 septies, comma 2, e 669 quaterdecies c.p.c., il giudice può procedere alla liquidazione delle spese processuali (a carico della parte...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 25 ottobre 2017, n. 25249. Qualora nel corso del giudizio vengano espletate più consulenze tecniche in tempo diversi con risultati difformi
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 25 ottobre 2017, n. 25249. Qualora nel corso del giudizio vengano espletate più consulenze tecniche in tempo diversi con risultati difformi

Qualora nel corso del giudizio vengano espletate più consulenze tecniche in tempo diversi con risultati difformi, il Giudice, quando intenda uniformarsi alla seconda consulenza, non può limitarsi ad una adesione acritica ma deve giustificare la propria preferenza indicando le ragioni per cui ritiene di disattendere le conclusioni del primo consulente, salvo che queste risultino criticamente...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 febbraio 2017, n. 4191
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 febbraio 2017, n. 4191

Nell’ambito delle consulenze tecniche d’ufficio, i Ctu possono essere autorizzati dal giudice ad avvalersi di appositi ausiliari, destinati a svolgere un’attività strumentale a supporto dell’incarico ricevuto qualora se ne ravvisi la necessità alla luce della complessità riscontrata Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 16 febbraio 2017, n. 4191 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 novembre 2014, n. 24990. In tema di responsabilità da circolazione stradale, se è vero che i conducenti di veicoli in servizio di emergenza (polizia, ambulanza, vigili del fuoco), anche quando procedono previa attivazione del dispositivo acustico d'allarme (c.d. sirena), non sono comunque esonerati dal dovere di osservare la generale prudenza nell'approssimarsi ai crocevia, è altresì vero che la violazione di tale generale obbligo di prudenza non esonera gli altri conducenti dall'obbligo di arrestare immediatamente la marcia, non appena siano in grado di percepire la suddetta segnalazione di emergenza. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la sentenza impugnata, che, pur avendo accertato una violazione del suddetto dovere generale di prudenza a carico del conducente di un veicolo dei vigili del fuoco, aveva attribuito in via presuntiva, ex art. 2054, comma secondo, cod. civ., una responsabilità paritaria al conducente del veicolo privato venuto a collisione col mezzo pubblico, per non avere provato di essersi tempestivamente arrestato alla prima percezione del suono del dispositivo acustico)

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 novembre 2014, n. 24990   Svolgimento del processo Con sentenza depositata l’8 gennaio 2011 la Corte di appello di Trento – sezione distaccata di Bolzano- ha confermato la decisione di primo grado di rigetto della domanda di risarcimento danni proposta da A.A. nei confronti della Winterthur Assicurazioni...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 marzo 2014, n. 5641. La consulenza tecnica d'ufficio disposta dal giudice di merito può superare quanto dichiarato dalle parti nella constatazione amichevole di incidente firmata al momento del sinistro

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 marzo 2014, n. 5641 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – Consigliere Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott. CIRILLO...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 12990 del 24 maggio 2013. In tema di immissioni ex art. 844 c.c. derivante dal latrare dei cani, no alla ctu se non viene fornita la prova del danno per i ripetuti latrati del cane del vicino

Suprema Corte di Cassazione  sezione III sentenza n. 12990 del 24 maggio 2013 Svolgimento del processo M.D.T. convenne in giudizio dinanzi al Giudice di Pace di Rovereto N.C. e G.S. per far accertare e dichiarare l’illecito di immissioni ex art. 844 c.c. derivante dal latrare dei cani di proprietà dei convenuti e per ottenere la...

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Corte di Cassazione, sezione, sentenza n. 12402 del 21 maggio 2013. Reato di diffamazione per l’avvocato che nella memoria difensiva qualifichi come “falsa” la Ctu

Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza n. 12402 del 21 maggio 2013   Svolgimento del processo Con sentenza in data 17.05.2006 n.3254, il Tribunale di Torino accoglieva la domanda di risarcimento danni proposta dall’arch. M.O. nei confronti dell’avv. B.G. per affermazioni ritenute diffamatorie, contenute nell’istanza di sostituzione di c.t.u., depositata dal suddetto legale...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 3964 del 18 febbraio 2013. Obbligo di motivazione per il compenso alto al C.T.U.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 3964 del 18 febbraio 2013   Svolgimento del processo 1. – Il Tribunale di Bassano del Grappa in composizione monocratica, con provvedimento depositato il 27 marzo 2006, provvedendo sul ricorso proposto ai sensi del D.P.R. n. 115 del 2002, art. 170, dalla Banca Popolare di Marostica avverso...

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