Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 31 luglio 2014, n. 34039 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristin – Presidente Dott. BONITO F. Maria S. – Consigliere Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. – Consigliere Dott. ROCCHI Giacomo – rel....
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 agosto 2014, n. 34110. E' legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei beni mobili ed immobili nella disponibilità dell'unico socio di una società ammessa al concordato preventivo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 agosto 2014, n. 34110 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILE Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 aprile 2014, n. 18267. Rapporto di contiguità tra la confisca di prevenzione e quella contemplata dall'art. 12-sexies della L. 356/1992. E' stato escluso che tra de due ipotesi di confisca possa ipotizzarsi un vero e proprio ne bis in idem, ha ritenuto prospettabile una specie di preclusione processuale, come quella conosciuta nella materia cautelare, che si caratterizza per una minore stabilità rispetto al giudicato vero e proprio, in quanto è suscettibile di essere messa in discussione con la sopravvivenza di fatti nuovi. Tale tipologia di preclusione opera solo in presenza di pronunce aventi ad oggetto i comuni presupposti delle due ipotesi ablatorie, come la titolarità dei beni ovvero la sproporzione tra redditi e disponibilità, dovendo escludersi che la pregiudizialità possa fondarsi su ragioni processuali ovvero su presupposti non comuni, ad esempio sulla esclusione della pericolosità del prevenuto
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI Sentenza 30 aprile 2014, n. 18267 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DE ROBERTO Giovanni – Presidente – Dott. CONTI Giovanni – Consigliere – Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere – Dott. FIDELBO Giorgio –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2014, n. 24875. Ai reati tributari, in particolare a quello previsto dall'art. 10 ter del d.lgs. 74/2000 (omesso versamento dell'iva), non è applicabile il terzo comma dell'art. 182 bis l.f., il quale stabilisce che non si possono iniziare o proseguire azioni cautelari sul patrimonio del debitore in presenza di un accordo di ristrutturazione dei debiti
Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 giugno 2014, n. 24875 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – rel. Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ACETO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 giugno 2014, n. 22922. Nei reati tributari commessi dal rappresentante legale le misure cautelari si estendono ai beni societari. Se la frode fiscale è commessa dagli organi di una persona giuridica, infatti, è consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni aziendali qualora il profitto sia nella disponibilità dell'impresa; e non più soltanto quando la struttura aziendale costituisca «apparato fittizio utilizzato dal reo per commettere gli illeciti».
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 giugno 2014, n. 22922 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. MARINI Luigi – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 26 maggio 2014, n. 21227. Qualora il profitto tratto da taluno dei reati per i quali è prevista la confisca per equivalente sia costituito da denaro, l'adozione del sequestro preventivo non è subordinata alla verifica che le somme provengano dal delitto e siano confluite nella effettiva disponibilità dell'indagato, in quanto il denaro oggetto di ablazione deve solo equivalere all'importo che corrisponde per valore al prezzo o al profitto del reato, non sussistendo alcun nesso pertinenziale tra il reato e il bene da confiscare
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 26 maggio 2014, n. 21227 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente – Dott. PRESTIPINO Antonio – Consigliere – Dott. CAMMINO Matilde – rel. Consigliere – Dott. PELLEGRINO Andrea –...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 aprile 2014, n. 17794. Sono legittimamente confiscabili, a norma dell'art. 12 sexies d.l. n. 306 del 1992, i beni e le altre utilità di cui il condannato per determinati reati non possa giustificare la provenienza, senza che rilevi se tali beni siano o meno derivanti dal reato per cui è stata pronunciata condanna, avendo il legislatore posto una presunzione di illecita accumulazione patrimoniale, superabile peraltro attraverso una giustificazione circa la legittimità della loro provenienza da parte dei soggetti che hanno la titolarità o la disponibilità dei beni; ed ai fini dell'assolvimento di tale onere, da un lato non è sufficiente che sia fornita la prova di un rituale acquisto, essendo necessario che i mezzi impiegati per il relativo negozio derivino da legittime disponibilità finanziarie; dall'altro non si richiede che gli elementi allegati siano idonei ad essere valutati secondo le regole civilistiche sui rapporti reali, possessori o obbligazionari, ma solo che essi, valutati secondo il principio della libertà della prova e del libero convincimento dei giudice, dimostrino una situazione diversa da quella presunta, il che certamente non implica sufficienza di prospettazioni meramente plausibili, ma neppure coincide con un concetto di rigorosa prova
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 aprile 2014, n. 17794 Ritenuto in fatto 1. Con decreto del 3/8/2013 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini disponeva nei confronti di G.P. il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ai sensi dell’art. 12 sexies l. 356/1992 della somma di denaro di €...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 20 febbraio 2014, n. 8081. Premessa la natura sanzionatoria della confisca di cui all'articolo 186, comma 2, lettera c), (richiamato dall'articolo 186, comma 7), essa andava applicata obbligatoriamente con la sentenza di patteggiamento, alla luce dell'esplicita dizione della norma laddove e' previsto che con la sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena su richiesta delle parti, anche se e' stata applicata la sospensione condizionale della pena, e' sempre disposta la confisca del veicolo con il quale e' stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato. Nel caso di specie, come esposto dal P.G. nel ricorso, l'imputato risulta proprietario dell'auto, per cui ricorrendo i presupposti di legge, doveva essere disposta la confisca del veicolo
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 20 febbraio 2014, n. 8081 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. IZZO Fausto – rel. Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 marzo 2014, n. 11751. Rimessa alle Sezioni unite la questione circa l'effettiva possibilità di procedere, secondo il consolidato orientamento, alla equiparazione tra misure di sicurezza e misure di prevenzione patrimoniale una volta espunto dai profili costitutivi della confisca di prevenzione, il requisito della attualità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 11 marzo 2014, n. 11751 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GARRIBBA Tito – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 19 marzo 2014, n. 13006. La confisca obbligatoria del veicolo, tranne che esso appartenga a persona estranea al reatoda sanzione penale accessoria (come ritenuto dalla nota giurisprudenza costituzionale e delle Sezioni unite) a sanzione amministrativa non incide sulla competenza del giudice penale ad irrogarla, come emerge dal tenore letterale del richiamato art. 186. Né il fatto che in caso di svolgimento positivo del lavoro di pubblica utilità possa fare seguito la revoca della confisca (art. 186, comma 9 bis del Codice della strada) implica che la stessa confisca possa essere allo stato pretermessa
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 19 marzo 2014, n. 13006 Motivi della decisione 1. Il Tribunale di Brescia ha applicato la pena ex art. 444 c.p.p. nei confronti di F.S. in ordine al reato di cui all’art. 186, commi 2 lettera c) e 2 sexies del codice della strada in relazione alla guida...