Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 aprile 2014, n. 9310 Svolgimento del processo 1.— L’avv. C.G. opponeva innanzi al Tribunale di Napoli l’avviso di mora a lui notificato il 19 maggio 2000 su istanza del concessionario per la riscossione dei tributi della Provincia di Napoli, con il quale atto gli veniva intimato il...
Tag: avvocato
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 aprile 2014, n. 9032. In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura dell'offesa arrecata al prestigio dell'ordine professionale è riservato agli organi disciplinari; pertanto, la determinazione della sanzione inflitta all'incolpato dal Consiglio Nazionale Forense non è censurabile in sede di legittimità, salvo il caso di assenza di motivazione
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 18 aprile 2014, n. 9032 Svolgimento del processo Con esposto depositato il 17-7-2009 l’avv. P.M.F. , del foro di Cagliari, riferiva al CO. A. di appartenenza: che, unitamente all’avv. B.A.M. , egli era stato difensore di fiducia di quattro imputati nel proc. pen. R.G.N.R. 7401/2007, tra i quali...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 aprile 2014, n. 17350. L'imputato colpevole di aver indirizzato una lettera al suo avvocato caratterizzata dalle seguenti espressioni riferite al destinatario della missiva: di essere "raro esempio di deontologia professionale", di "aver pensato solo ai soldi", di aver rifiutato "l'assegno e pretendendo contanti", di "aver agito per me e contro di me", minacciando poi entrambi i fratelli infine di "rivolgersi alla Guardia di Finanza ed all'Ordine forense oltre che alla stampa". Ebbene tali contenuti hanno leso l’onorabilità e la dignità del primo professionista per tradursi le espressioni sopra menzionate in una critica incontinente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 18 aprile 2014, n. 17350 Fatto e diritto -1- G.R. , già condannato dal tribunale di Rossano in data 2.2.2007 alla pena Euro seicento di multa per i delitti, in continuazione, di ingiuria aggravata e di minaccia, in tal modo qualificata l’originaria imputazione di tentativo di estorsione, ricorre,...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 16 aprile 2014, n. 8871. All'Associazione di professionisti che opera in Italia si applicano le regole della società semplice
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 16 aprile 2014, n. 8871 Svolgimento del processo L’avv. C.F.P. agiva in giudizio nei confronti di R.B. , Haarman Hemmelrath & Partner Rechtsanwalte Wirtschaftsprufer Steuerberater GbR (per brevità, H.H.P.), Associazione professionale Avvocati e Dottori Commercialisti C. – R. – Haarmann Hemmelrath & Partner e Associazione Professionale Avvocati e...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 17 aprile 2014, n. 8932. In un procedimento disciplinare, spetta unicamente all'Ordine stabilire la sanzione da comminare al legale in base ad una valutazione non censurabile, se correttamente motivata, della gravità dell'offesa arrecata al decoro e prestigio della categoria. Dichiarato inammissibile il ricorso di un avvocato cancellato dall'albo per essersi appropriato di fondi regionali destinati ai disabili
Suprema Corte di Cassazione sezione unite sentenza 17 aprile 2014, n. 8932 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. ADAMO Mario – Presidente Sezione Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione Dott. CECCHERINI Aldo –...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 7 aprile 2014, n. 8057. Il difensore che abbia svolto attività di assistenza, anche soltanto formale, a favore di entrambi i coniugi nel procedimento di separazione è considerato difensore di entrambi i coniugi anche in assenza di una prova del conferimento formale dell'incarico. L'assistenza, anche solo formale, a favore di entrambi i coniugi nel corso del giudizio di separazione è sufficiente per far scattare il divieto sancito dall'art. 51, primo canone, del codice deontologico forense del 17 aprile 1997, divieto ora ripresto dall'art. 68, quarto comma, del codice deontologico forense attualmente vigente
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 7 aprile 2014, n. 8057 Ritenuto in fatto 1. – Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma in data 8 giugno 2010 ha inflitto all’Avv. M.T. la sanzione disciplinare della censura, avendolo ritenuto responsabile della violazione dell’art. 51 del codice deontologico per avere difeso F.D. nei...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza dell'1 aprile 2014, n. 7559. Non è tenuto a comunicare i suoi redditi alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, l’avvocato che svolge solo collaborazioni per conti di imprese, amministrazioni o riveste cariche all’interno di società
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza dell’1 aprile 2014, n. 7559 ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 2621-2010 proposto da: CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA FORENSE, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE DI VILLA PAMPHILI 59, presso lo studio dell’avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall’avvocato...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 25 marzo 2014, n. 14013. La sentenza del C.N.F. che applica una sanzione disciplinare è esecutiva dal giorno della notifica all'interessato e non già dalla notifica di un successivo provvedimento – non previsto da alcuna norma – del Consiglio dell'Ordine di appartenenza
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza del 25 marzo 2014, n. 14013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SESTA SEZIONE PENALE ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul ricorso proposto avverso la sentenza n. 724 emessa il 15 maggio 2013 dalla Corte d’appello di Trieste; visti gli atti,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 21 marzo 2014 n. 13215. L'adesione del difensore di fiducia all'astensione collettiva degli avvocati dalle udienze, perché possa ritenersi legittima, deve essere comunicata al giudice procedente secondo quanto prevede l'art. 3 del “Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati”; perciò, la dichiarazione di adesione all'astensione, ove non sia comunicata (personalmente o tramite sostituto) in udienza, deve essere comunicata con atto scritto nella cancelleria del giudice procedente almeno due giorni prima della data stabilità per l'udienza e non oltre l'orario di chiusura dell'ufficio
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 21 marzo 2014 n. 13215 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul ricorso proposto da: R.G., n. il (OMISSIS); avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 12.12.2011; Sentita la relazione del Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 marzo 2014, n. 5410. È responsabile nei confronti del cliente l’avvocato che dilazioni lo svolgimento del processo a danno dell’assistito, chiedendo continui rinvii delle udienze, a nulla rilevando l’eventuale negligenza “inconsapevole”.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 marzo 2014, n. 5410 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. AMATUCCI Alfonso – rel. Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....