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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 aprile 2014, n. 9276. Il danno cagionato dalla fauna selvatica ai veicoli in circolazione non è risarcibile in base alla presunzione stabilita dall'art. 2052 c.c., inapplicabile per la natura stessa degli animali selvatici, ma solo alla stregua dei principi generali sanciti dall'art. 2043, anche in tema di onere della prova, e perciò richiede l'individuazione di un concreto comportamento colposo ascrivibile all'ente pubblico: resta pertanto immune da censure la decisione di rigetto della domanda proposta nei confronti della Regione per il risarcimento dei danni conseguenti alla collisione tra una vettura e un cinghiale, non essendo emerse prove dell'addebitabilità del sinistro a comportamenti imputabili alla Regione o all'Anas, non potendo costituire oggetto di obbligo giuridico per entrambe la recinzione di tutte le strade e la segnalazione generalizzata di tutti i perimetri boschivi

  Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 aprile 2014, n. 9276 Svolgimento del processo L.L. e L.P., sull’assunto di aver patito un danno alla vettura di proprietà del primo e condotta dal secondo quando, il 28.08.2003, essa era venuta inopinatamente a collidere con un cinghiale proveniente dai boschi appartenenti alla Regione Abruzzo, convennero...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2013 n. 15302. La Società Autostrade deve rispondere del danno subito (invalidità del 100%) dall’automobilista che rimasto in panne abbia scavalcato il guardrail per raggiungere l’altra carreggiata ed è caduto nel vuoto

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2013 n. 15302[1] La conformità dell’opera alle leggi ed alla tecnica costruttiva non vale ad escludere ogni responsabilità del proprietario o del gestore qualora, nonostante una tale conformità, l’opera presenti insidie o pericoli per l’utilizzatore. In particolare la responsabilità del gestore può sussistere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 gennaio 2013, n. 907. Il gestore della strada pubblica, in virtù del principio del neminem laedere, è tenuto a far sì che il bene demaniale (guard-rail) non presenti una situazione di pericolo occulto per l’utente

    SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 16 gennaio 2013, n. 907 Svolgimento del processo Con citazione del 15-1-93 M..B. ha convenuto in giudizio davanti al Tribunale di Brescia l’Anas per ottenere il risarcimento dei danni subiti in data (omissis) mentre percorreva la Statale (omissis) allorquando, nel percorrere la rotonda esistente in...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 785 del 15 gennaio 2013. Animale investe un’automobile mentre percorre l’autostrada, nessuna responsabilità per l’ente gestore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 785 del 15 gennaio 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1. La domanda di L. P. volta ad ottenere dalla società Autostrade il risarcimento dei danni subiti dalla autovettura di proprietà, quando, condotta dal marito, era stata investita da un grosso animale (camoscio o cervo) mentre percorreva l’autostrada Firenze-Roma,...

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Corte di Cassazione, sezione III sentenza del 15 gennaio 2013, n. 783. Danno cagionato da cose in custodia, presunzione di responsabilità per l’ente gestore delle autostrade

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  del 15 gennaio 2013, n. 783 Svolgimento del processo La s.n.c. (…) di S. S. & C. ha convenuto davanti al Tribunale di Genova la s.p.a. Autostrade per l’Italia, chiedendo il risarcimento dei danni subiti a seguito dell’incidente verificatosi il (…) , alle ore 17,10 circa, allorché il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 luglio 2012, n.12811. In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del traffico veicolare e pedonale, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode

La massima In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa del traffico veicolare e pedonale, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode. Allorquando, invece, l’area...

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Corte di Cassazione, sezione VI, n. 10220 del 20 giugno 2012. Niente risarcimento per la buca in autostrada se la velocità è eccessiva

  Suprema Corte di Cassazione sezione VI n. 10220 del 20 giugno 2012     Svolgimento del processo – E’ stata depositata in Cancelleria la seguente relazione ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “1.- Con la sentenza impugnata in questa sede la Corte di appello di Roma ha confermato il rigetto, disposto in primo grado dal...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 maggio 2012 n. 7037. Autostrade non è responsabile per l’incidente causato da cani presenti lungo la strada

Corte di cassazione – Sezione III civile – Sentenza 9 maggio 2012 n. 7037. Autostrade non è responsabile per l’incidente causato da cani presenti lungo la strada Il testo integrale[1]   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 maggio 2012 n. 7037 Per gli ermellini la  società non è tenuta ad una vigilanza H24 e...

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Corte di Cassazione, sezione III, Sentenza 18 ottobre 2011 n. 21508. L’ANAS deve risarcire i danni per la caduta a causa del fango, sterpaglie e sabbia dovuti alla pioggia del giorno prima

Corte di Cassazione – Sezione III – Sentenza 18 ottobre 2011 n. 21508. L’ANAS deve risarcire i danni per la caduta a causa del fango, sterpaglie e sabbia dovuti alla pioggia del giorno prima    Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione III, Sentenza 18 ottobre 2011 n. 21508 Lo ha stabilito la Corte di...