In tema di coltivazione di sostanze stupefacenti, l’istituto della particolare tenuità del fatto non può trovare applicazione in sede di legittimità quando le condizioni dell’istituto sono già state escluse dalla corte di merito Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 2 dicembre 2016, n. 51615 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 23 novembre 2016, n. 49619
Ai fini della sussistenza dell’aggravante della ingente quantità, il criterio individuato dalle Sezioni unite con la sentenza Biondi del 2012 è, per così dire, “flessibile”, soprattutto nel caso di superamento del valore-soglia, poiché in tali casi la valutazione circa la configurabilità dell’ingente quantità nel caso concreto non è automatica, ma è rimessa al giudice del...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 ottobre 2016, n. 45694
Illegittima la custodia cautelare in carcere per il soggetto che detenga 45 grammi di hashish Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 28 ottobre 2016, n. 45694 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. GIANESINI...
La norma più favorevole per i fatti di lieve entità, che riguardino sia le c.d. droghe pesanti sia le c.d. droghe leggere, va individuata, agli effetti di cui all’art. 2 comma 4 cod. pen., nella disciplina per ultimo introdotta dal D.L. n. 36/2014, poi convertito nella legge n. 79/2014. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 aprile 2016, n. 14725.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 aprile 2016, n. 14725 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – rel. Consigliere Dott. MOCCI Mauro – Consigliere Dott. DI STASI Antonella – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 gennaio 2016, n. 3100. Nei casi in cui a più imputati siano contestati gli stessi reati e il loro titolo di custodia cautelare sia comune, la natura unitaria e cumulativa del procedimento realizza l’effetto estensivo della revoca della sospensione dei termini della misura concessa ad uno di loro nei confronti degli altri coimputati, a meno che la decisione non sia fondata su motivi personali
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 gennaio 2016, n. 3100 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. MOCCI Mauro – rel. Consigliere Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 gennaio 2016, n. 1006. Pur in presenza di un ricorso inammissibile e privo di motivi relativi al trattamento sanzionatorio, è stata applicata d’ufficio la legge sopravvenuta più favorevole che ha interessato l’art. 73 co. 5 del Dpr 309/90, ed è stata annullata senza rinvio la sentenza impugnata, pronunciata prima della modifica legislativa, essendo nel frattempo maturato il termine massimo di prescrizione
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 13 gennaio 2016, n. 1006 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. D’ISA Claudio – Presidente Dott. BLAIOTTA Rocco M. – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 gennaio 2016, n. 1166. Costituisce concreto e specifico elemento fattuale, idoneo a comprovare il pericolo di recidivanza, la circostanza che l’autore del fatto doti l’autovettura utilizzata per il trasporto di sostanza stupefacente di una telecamera che consenta il monitoraggio dell’ambiente esterno, rimanendo irrilevante la momentanea disattivazione di essa, essendo possibile in ogni momento il ripristino della sua funzionalità
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 gennaio 2016, n. 1166 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. DI STASI Antonella – rel. Consigliere Dott. MENGONI Enrico – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 dicembre 2015, n. 50027. Ridimensionata la valenza innovativa della l. 47 del 2015 in punto di attualità delle esigenze cautelari. Avallanta un’interpretazione ampia del concetto di concretezza secondo la quale l’attualità era connotato già insito in essa, sì da qualificare l’intervento legislativo quale mera chiarificazione della correttezza dell’esegesi giurisprudenziale che concludeva in quest’ultimo senso
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 dicembre 2015, n. 50027 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CITTERIO Carlo – Presidente Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – rel. Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 dicembre 2015, n. 49463. L’accertata pluralità degli episodi di ‘spaccio’ non osta alla configurabilità della fattispecie di lieve entità di cui all’art. 73, co. 5, d.P.R. n. 309 del 1990. La non occasionalità della condotta illecita non ne è elemento costitutivo e, pertanto, non può esserne legittimamente esclusa la ricorrenza in ragione della mera reiterazione nel tempo delle condotte di cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 15 dicembre 2015, n. 49463 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. CARCANO Domenico – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 gennaio 2016, n. 7. A seguito della dichiarazione d’incostituzionalità degli artt. 4-bis e 4vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49, pronunciata con sentenza della Corte costituzionale n. 32 del 2014, deve escludersi la rilevanza penale delle condotte che, poste in essere a partire dall’entrata in vigore di detta legge e fino all’entrata in vigore del d.l. 20 marzo 2014, n. 36, abbiano avuto ad oggetto sostanze stupefacenti incluse nelle tabelle solo successivamente all’entrata in vigore del d.P.R. n. 309 del 1990, nel testo novellato dalla citata legge n. 49 del 2006. La sostanza definita Khat (catha edulis), pur prevista nelle tabelle con la riforma del 2006 e reinserita in esse dalla novella del 2014, non risultava indicata specificamente negli elenchi appositamente predisposti dal Ministero della Sanità prima della riforma del 2006 e questa Corte aveva già tra l’altro escluso che la “catha edulis”, pur contenendo in sé il principio attivo tabellato “catina”, potesse considerarsi in se stessa soggetta alla normativa sanzionatoria
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 gennaio 2016, n. 7 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza dei primo aprile 2014, il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma applicava a G. S., in base all’art. 444 cod. proc. pen., la pena di anni due di reclusione e 2.000 euro di multa...