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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 febbraio 2015, n. 5857. In tema di valutazione del rischio di cui all'art. 26 d.lgs. n. 81/2008, il datore di lavoro committente deve tener conto della presenza di ditte o di lavoratori autonomi terzi operanti all'interno dell'ambiente di lavoro in concomitanza dell'espletamento dei lavori affidati in appalto

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 febbraio 2015, n. 5857 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 febbraio 2015, n. 2037. Le variazioni ordinate dal committente possono essere provate con ogni mezzo e non vi sono ostacoli alla prova testimoniale – pur se essa riguardi variazioni poste in essere dall'appaltatore senza previo concerto con l'appaltante – le volte in cui essa sia diretta a dimostrare l'accettazione dell'opera fuori contratto

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 febbraio 2015, n. 2037 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHINI Bruno – rel. Presidente Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo –...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 19 novembre 2014, n. 47751. Il contratto di appalto non solleva da precise dirette responsabilità il committente allorché lo stesso assuma una partecipazione attiva nella conduzione e realizzazione dell'opera, in quanto, in tal caso, rimane destinatario degli obblighi assunti dall'appaltatore, compreso quello di controllare direttamente le condizioni di sicurezza del cantiere

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 19 novembre 2014, n. 47751 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. VITELLI CASELLA Luca – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia Consiglie – N. 1916 Dott. GRASSO G. – rel....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 ottobre 2014, n. 42835. Il giudice dell'udienza preliminare, nel pronunciare sentenza di non luogo a procedere, deve limitarsi ad una valutazione, sotto il solo profilo processuale, degli elementi acquisiti, al fine di verificare se gli stessi risultino insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l'accusa in giudizio

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 ottobre 2014, n. 42835 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott. POSITANO Gabriel – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 settembre 2014, n. 20557. Il condomino che ritenga di essere stato danneggiato, come nella specie, da un'omessa vigilanza da parte del condominio nell'esecuzione di lavori sulle parti comuni non può considerare l'amministratore come un soggetto terzo ed estraneo; dovrà comunque rivolgere la propria pretesa risarcitoria nei confronti del condominio il quale, a sua volta, valuterà se esistono gli estremi di una rivalsa nei confronti dell'amministratore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 settembre 2014, n. 20557 Svolgimento del processo 1. D.N.R.F. convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Roma, il Condominio di Palazzo (OMISSIS) , l’amministratore dello stesso A.I. in proprio, nonché la Athos s.r.l. e la ERPA s.r.l., chiedendo che fossero condannati al risarcimento dei danni patiti, nell’unità...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 18 luglio 2014, n. 3864. L'art. 30 del D.Lgs. n. 163 del 2006 prevede che le concessioni di servizi sono sottratte alla puntuale disciplina del diritto comunitario e del codice dei contratti pubblici e che ad esse si applicano i principi desumibili dal Trattato e i principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, i principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità, previa gara informale a cui sono invitati almeno cinque concorrenti, se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all'oggetto della concessione, e con predeterminazione dei criteri selettivi. I costi sostenuti per la sicurezza non possono farsi rientrare tra i principi generali a tutela della concorrenza, in quanto perseguono la diversa finalità di tutela dei lavoratori e vengono in rilievo, come sopra rilevato, nella fase di verifica dell'anomalia dell'offerta. Del resto, se la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha escluso che sussiste finanche per i contratti di appalto di lavori disciplinati dal Codice l'obbligo di indicare nell'offerta gli oneri di sicurezza, non potrebbe sostenersi che tale obbligo trovi applicazione per le concessioni di servizi

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 18 luglio 2014, n. 3864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 638 del 2014, proposto da: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, in persona del Ministro pro tempore,...