Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 20 maggio 2014, n. 11027 Ritenuto in fatto 1. – Con atto di citazione notificato l’8 novembre 2002, F.G. – premesso di avere svolto l’incarico di vice comandante della polizia municipale di Cesena dal 1 marzo 1993 e di avere presentato in tale veste denuncia alla locale Procura della...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 16 maggio 2014, n. 10783. In ordine all'azione per la dichiarazione giudiziale di paternità naturale, contraddittori necessari, passivamente legittimati, sono, ai sensi dell'art. 276 c.c., in caso di morte del preteso genitore, esclusivamente i suoi eredi, e non anche gli eredi degli eredi di lui, o altri soggetti, comunque portatori di un interesse contrario all'accoglimento della domanda, ai quali è invece riconosciuta la sola facoltà di intervenire in giudizio a tutela dei rispettivi interessi
suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione I SENTENZA 16 maggio 2014, n. 10783 Ritenuto in fatto Con atto di citazione notificato il 7 gennaio 2004 F.N.E. ha convenuto, davanti al Tribunale di Milano, L.P. , erede di V.P.A. , a sua volta erede di D.M.A. , sorella e unica erede di D.M.R. (deceduto nel...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 aprile 2014, n. 17712. L'omessa valutazione di memorie difensive fa cadere la misura cautelare
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 aprile 2014, n. 17712 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DE AMICIS...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 maggio 2014, n. 20546. In tema di delitti contro l'onore, non è richiesta la presenza di un animus iniuriandi vel diffamandi, ma appare sufficiente il dolo generico, che può anche assumere la forma del dolo eventuale, in quanto basta che l'agente, consapevolmente, faccia uso di parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive, ossia adoperate in base al significato che esse vengono oggettivamente ad assumere
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 19 maggio 2014, n. 20546 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 26/04/2013, la Corte d’appello di Lecce ha confermato l’affermazione di responsabilità di S.L. per i reati di percosse e ingiuria nei confronti di R.L. e, in parziale accoglimento dell’appello dell’imputato, ha ridotto la pena inflitta allo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 maggio 2014, n. 10965. La facoltà di domandare la risoluzione del contratto di vendita, attribuita dall'art. 1492 cod. civ. al compratore di una cosa affetta da vizi, ha natura di diritto potestativo, a fronte della quale la posizione del venditore è di mera soggezione; ne consegue che la prescrizione dell'azione – fissata in un anno dall'art. 1495, terzo comma, cod. civ. – può essere utilmente interrotta soltanto dalla proposizione di domanda giudiziale e non anche mediante atti di costituzione in mora, che debbono consistere, per il disposto dell'art. 1219, primo comma, cod. civ., in una intimazione o richiesta di adempimento di un'obbligazione, previsioni che si attagliano ai diritti di credito e non anche ai diritti potestativi
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE sezione II sentenza 19 maggio 2014, n. 10965 Motivi della decisione 2) Con il primo motivo, la ricorrente denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 1495 e 2943 comma quarto c.c.. Sostiene che il ‘termine annuale di prescrizione di cui all’art. 1495’ era stato interrotto da tre lettere spedite il 2...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 maggio 2014, n. 10629. In tema di danni imputabili all’attività dei medici dipendenti di una U.S.L. poi disciolta ex lege e quindi di responsabilità ex contractu, i crediti risarcitori vanno richiesti nei confronti della Gestione liquidatoria della medesima U.S.L.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 maggio 2014, n. 10629 Fatto e diritto I FATTI. 1) IL PROCEDIMENTO 22759/2007 (+ 26526 e 27732/2007). S.A. , in proprio e quale tutrice provvisoria della figlia M.A. , nell’evocare in giudizio dinanzi al Tribunale di Torino la Regione Piemonte, il Ministero della Salute, la Gestione Liquidatoria...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 maggio 2014, n. 9966. il termine per la relativa denunzia non inizia a decorrere finche' il committente non abbia conoscenza sicura dei difetti e tale consapevolezza non puo' ritenersi raggiunta sino a quando non si sia manifestata la gravita' dei difetti medesimi e non si sia acquisita, in ragione degli effettuati accertamenti tecnici, la piena comprensione del fenomeno e la chiara individuazione ed imputazione delle sue cause, non potendosi onerare il danneggiato della proposizione di azioni generiche a carattere esplorativo. L'inizio della decorrenza del termine di decadenza puo' essere pero' legittimamente spostato in avanti nel tempo solo quando gli accertamenti tecnici si rendano effettivamente necessari per comprendere appieno la gravita' dei difetti e stabilire il corretto collegamento causale, allo scopo di indirizzare verso la giusta parte una eventuale azione del danneggiato
Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 maggio 2014, n. 9966 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARLEO Giovanni – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel. Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 maggio 2014, n. 10832. Incombe sul pronto soccorso un onere di vigilanza e controllo su un paziente affetto da problemi psichici reduce da una crisi e quindi su un soggetto in condizioni di fragilità psichica, che si rivolge al pronto soccorso per un disagio psichico in fase acuta. Primo obbligo del pronto soccorso, infatti, che con l'accettazione prende in carico il paziente, dopo averlo visitato ed aver disposto la visita psichiatrica, è assicurare che la situazione di attesa del paziente sia svolta in condizioni di sicurezza, per evitarle di nuocere a sé o ad altri pazienti ricoverati
suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione III SENTENZA 16 maggio 2014, n. 10832 Ritenuto in fatto Nel (…) C.R. veniva condotta alle 2,40 di notte da alcuni agenti di polizia al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cervello di (…) dopo essere stata sottoposta presso un’altra struttura ospedaliera ad accertamenti psichici, e lì, mentre si trovava in una stanza...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 maggio 2014, n. 10524. Il danno morale configura una autonoma ipotesi di danno non patrimoniale, risarcibile al verificarsi di determinati presupposti, dotato di piena autonomia ontologica rispetto al danno biologico, per cui la specifica richiesta di quest'ultimo non può essere interpretata come riferibile anche al primo
suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione III sentenza 14 maggio 2014, n. 10524 Ritenuto in fatto In data (omissis), alle ore 19 circa, si verificò, nel Comune di Corno, un sinistro stradale tra il motociclo condotto da D.F. e la vettura condotta dal proprietario L.R.L. , assicurato con la Fondiaria-Sai. A seguito delle lesioni riportate il...
Corte di Cassazione, s.u.p., sentenza 5 maggio 2014, n. 18292. Nel processo penale a carico di imputati minorenni la competenza per il giudizio abbreviato, sia esso instaurato nell'ambito dell'udienza preliminare o a seguito di decreto di giudizio immediato, spetta al giudice nella composizione collegiale prevista dall'art. 50-bis, c. 2, dell'ordinamento giudiziario
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 5 maggio 2014, n. 18292 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. SIRENA Pietro Antonio – Consigliere Dott. CARMENINI Secondo Libero – Consigliere Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Consigliere Dott....