Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 marzo 2015, n. 10074 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. TARDIO Angela – rel. Consigliere Dott. BONITO Francesco M. – Consigliere...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 marzo 2015, n. 12531. In tema di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 D.Lgs. 10.03.2000), il dolo di evasione non necessariamente esaurisce lo scopo dell’azione criminosa, né necessariamente si deve identificare con esso, essendo necessario e sufficiente che si ponga anche solo in consapevole rapporto strumentale rispetto ad altri scopi, che potranno pure avere rilevanza ad altri fini ma che non concorrono a tipizzare la fattispecie e ad individuare il bene giuridico leso
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 marzo 2015, n. 12531 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 aprile 2015, n. 2023. In materia di giurisdizione sugli aiuti comunitari all’agricoltura e benefici analoghi si deve distinguere tra la fase amministrativa della concessione del contributo e la fase successiva durante la quale le due parti debbono adempiere i rispettivi obblighi. Nella prima fase, la posizione giuridica dell’agricoltore è di interesse legittimo; nella seconda di diritto soggettivo. Ne consegue che, quando l’amministrazione contesta all’interessato l’inadempimento degli obblighi e lo dichiara per questo decaduto dal beneficio con obbligo di restituzione, le relative controversie rientrano nell’ambito di giurisdizione del giudice ordinario
Consiglio di Stato sezione III sentenza 21 aprile 2015, n. 2023 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10493 del 2014, proposto da: Gi.Vi., rappresentato e difeso dall’avv. Fr.Ve., con domicilio eletto presso Si.Bo....
Consiglio di Stato, sezione III, ordinanza 9 aprile 2015, n. 1486. Per evitare una situazione di disparità di trattamento economico, con la conseguente lesione del principio di uguaglianza, in sede cautelare è stata sospeso la delibera della Lombardia che impone ai cittadini di sostenere interamente il costo della fecondazione eterologa, laddove quella omologa è a carico del Servizio sanitario regionale
Consiglio di Stato sezione III ordinanza 9 aprile 2015, n. 1486 REPUBBLICA ITALIANA IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 1686 del 2015, proposto da: Associazione SOS Infertilità onlus, rappresentata e difesa dagli avv. Ma.Cl., Lo.Pl. e Ci.Am., con domicilio eletto presso...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 9 aprile 2015, n. 1796. In tema di rapporto tra concorsi pubblici e concorrenti e quindi di Enti locali, obbligazioni e lavoro subordinato, sussista l’obbligo di scorrimento soltanto in caso di identità di posti: così, è derogabile, e quindi non inevitabile, l`assunzione dalla graduatoria già approvata se vi sia diversità di posizione tra figure professionali all’interno della stessa categoria ed è, quindi, legittimo non assumere l’idoneo non vincitore del precedente concorso ed indire un nuovo concorso per le esigenze di un altro ufficio mediante relativa delibera in peius dunque non annullabile in autotutela
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 9 aprile 2015, n. 1796 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10426 del 2014, proposto da: Università per Stranieri di Perugia, in persona del Rettore in carica, rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 10 aprile 2015, n. 1841. La valutazione della pericolosità in concreto, da parte dell’autorità questorile, deve essere compiuta solo per quanti abbiano in Italia i legami familiari previsti dall’art. 29 del D.Lgs. 286/1998, con esclusione di ogni altro vincolo di consanguineità, poiché, come ha chiarito la Corte costituzionale nella sentenza n. 202/2013, il superamento dell’automatismo espulsivo e la conseguente necessità di valutare tale pericolosità, che l’art. 5, comma 5, del D.Lgs. 286/1998 riconosce in favore di chi abbia ottenuto un formale provvedimento di ricongiungimento familiare, può estendersi, pena l’irragionevole disparità di trattamento, solo a “chi, pur versando nelle condizioni sostanziali per ottenerlo, non abbia formulato istanza in tal senso”
Consiglio di Stato sezione III sentenza 10 aprile 2015, n. 1841 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8058 del 2009, proposto da: Mo.Ma., rappresentato e difeso dall’Avv. Lu.Ro., del Foro di Rovereto, con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 20 aprile 2015, n. 1989. Relativamente al silenzio inadempimento serbato dalla Regione, sull’istanza per il rilascio dell’autorizzazione al trasferimento del laboratorio analisi, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2, della legge n. 241 del 1990 e 31, c.p.a., una volta scaduti i termini per la conclusione del procedimento, l’istante è legittimato a proporre immediatamente ricorso contro il silenzio dell’Amministrazione, senza dover preventivamente effettuare una diffida né altri adempimenti procedimentali
Consiglio di Stato sezione III sentenza 20 aprile 2015, n. 1989 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3913 del 2014, proposto da: Laboratorio Analisi Cliniche Fr. S.r.l., rappresentato e difeso dall’avv. Pa.Ri., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 20 aprile 2015, n. 1992. Relativamente all’impugnazione del provvedimento di diniego al rilascio dell’autorizzazione per la raccolta di scommesse, il nostro sistema giuridico rimane improntato al c.d. “doppio binario”, costituito dalla necessità di ottenere, anche per l’attività di raccolta dei dati delle scommesse per un operatore estero, sia la concessione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze sia l’autorizzazione di pubblica sicurezza di cui all’art. 88 del TULPS. La licenza di cui all’art. 88, non può essere rilasciata a chi non sia in possesso della concessione ministeriale per cui, l’attività demandata al Questore è vincolata, non essendo ammessa alcuna discrezionalità dell’Amministrazione, che in assenza della concessione, è tenuta ad emettere un provvedimento di rigetto per insussistenza di uno dei presupposti di legge.
Consiglio di Stato sezione III sentenza 20 aprile 2015, n. 1992 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7812 del 2014, proposto da: Ministero dell’Interno, Questura di La Spezia, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 marzo 2015, n. 12514. Nel caso in cui i fatti di un medesimo procedimento siano connessi, la retrodatazione della seconda ordinanza alla data di esecuzione o di notificazione della prima opera a condizione che sussistano due condizioni: 1) che i fatti siano stati commessi anteriormente all’emissione della prima ordinanza coercitiva rispetto alla quale si domanda la retrodatazione; 2) che sussista connessione qualificata (ex articolo 12 c.p.p., lettera b) e c)) fra i fatti di cui alle due ordinanze coercitive
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 marzo 2015, n. 12514 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – Consigliere Dott. BASSI A. – rel. Consigliere Dott. PATERNO’...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 25 marzo 2015, n. 12695. L’articolo 78 c.p.p., comma 1, lettera e), richiede, a pena di inammissibilita’, la sottoscrizione del difensore in calce all’atto di costituzione di parte civile e, a tal fine, deve ritenersi sufficiente anche la sottoscrizione apposta dal difensore in calce al mandato conferitogli dalla parte privata ai fini di detta costituzione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 25 marzo 2015, n. 12695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DUBOLINO Pietro – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. MICCOLI G. – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott....