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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 25 novembre 2015, n. 24112. Non è corretto far decorrere il termine annuale, di cui all’art. 147 l.f. dalla dichiarazione di fallimento bensì dal momento in cui il socio occulto rende i creditori edotti , con idonee forme di pubblicità, dello scioglimento del suo rapporto sociale. La ratio della disciplina è bilanciare l’interesse del socio con l’interesse dei terzi e dei creditori i quali devono sapere con certezza che un soggetto non è più socio di una determinata società

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 25 novembre 2015, n. 24112 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24217. Al pari del lavoratore subordinato, anche per quello autonomo l’accertamento di un periodo di invalidità temporanea, come postumo di un evento dannoso, non comporta automatico riconoscimento di un pregiudizio patrimoniale da lesione della capacità lavorativa specifica; questo, infatti, deve essere allegato e provato dalla parte danneggiata anche facendo ricorso alle presunzioni

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24217 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. PELLECCHIA Antonella...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24214. Nei sinistri stradali causati da ignoti – il risarcimento alle cose è dovuto soltanto «in caso di danni gravi alla persona» (e solo per la parte eccedente i 500 euro). Secondo un’interpretazione «sistematica», «storica» ed anche «finalistica», per essi debbono intendersi «quelli che provocano postumi permanenti eccedenti i 9 punti di invalidità permanente, ai sensi dell’articolo 138 Codice assicurazioni»

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24214 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere Dott. VINCENTI Enzo – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 novembre 2015, n. 24184. Al momento della liquidazione del Tfr, il marito divorziato deve corrispondere alla moglie una quota di quanto ricevuto dall’azienda. Stessa sorte anche per le anticipazioni chieste in costanza del rapporto di lavoro, a meno che il coniuge non dimostri di averle ricevute «prima dell’instaurazione del giudizio divorzile, ovvero durante la convivenza matrimoniale o nel corso della separazione».

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 novembre 2015, n. 24184 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 novembre 2015, n. 24157. Rito Fornero: art. 18 dello Statuto dei lavoratori per il pubblico impiego

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 novembre 2015, n. 24157 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. BANDNI Gianfranco – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. MANNA Antonio –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 25 novembre 2015, n. 24082. L’accertamento della irreperibilità assoluta del destinatario di una notifica, legittimante il ricorso alla procedura notificatoria di cui all’art. 60, lett. e), del d.P.R. n. 600 del 1973 presuppone l’accertamento che le ricerche sia state effettuate, che siano attribuibili al messo notificatore e che siano riferibili alla notifica in esame

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 25 novembre 2015, n. 24082 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – rel. Consigliere...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481. Nelle gare di appalto, la valutazione della gravità delle condanne subìte dai concorrenti, e l’incidenza sulla loro moralità professionale, spettano alla pubblica amministrazione. Nella motivazione della sentenza si è precisato che la valutazione e la giustificazione possono essere effettuate “per relationem” con i documenti che sono stati depositati.

Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6844 del 2015, proposto da: Vi. Srl; contro Asl N. 2 Lanciano-Vasto-Chieti ed altri (…); per la...