Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6240. La revoca delle agevolazioni alle imprese, come titolo per l’iscrizione al ruolo degli importi corrisposti, vale anche per i fideiussori.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6240. La revoca delle agevolazioni alle imprese, come titolo per l’iscrizione al ruolo degli importi corrisposti, vale anche per i fideiussori.

La revoca delle agevolazioni alle imprese, come titolo per l’iscrizione al ruolo degli importi corrisposti, vale anche per i fideiussori. Ordinanza 14 marzo 2018, n. 6240 Data udienza 27 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo –...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9361. Il reato di cui all’articolo 659 c.p., comma 1, si configura  come reato di pericolo presunto
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9361. Il reato di cui all’articolo 659 c.p., comma 1, si configura come reato di pericolo presunto

Il reato di cui all’articolo 659 c.p., comma 1, si configura come reato di pericolo presunto, occorrendo ai fini del perfezionamento della fattispecie criminosa che le emissioni sonore siano potenzialmente idonee a disturbare le occupazioni o il riposo di un numero indiscriminato di persone secondo il parametro della normale tollerabilita’, indipendentemente da quanti se ne...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6223. Nel caso in cui le parti, dopo avere stipulato un contratto preliminare, abbiano stipulato il contratto definitivo, quest’ultimo costituisce l’unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti al negozio voluto
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6223. Nel caso in cui le parti, dopo avere stipulato un contratto preliminare, abbiano stipulato il contratto definitivo, quest’ultimo costituisce l’unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti al negozio voluto

Nel caso in cui le parti, dopo avere stipulato un contratto preliminare, abbiano stipulato il contratto definitivo, quest’ultimo costituisce l’unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti al negozio voluto, in quanto il contratto preliminare, determinando soltanto l’obbligo reciproco della stipulazione del contratto definitivo, resta superato da questo, la cui disciplina puo’ anche non conformarsi...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6261. Ai fini dell’ammissione al passivo in pre-deduzione non sempre il credito vantato dal professionista relativo ad una prestazione effettuata prima dell’ammissione del debitore alla procedura di amministrazione controllata
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6261. Ai fini dell’ammissione al passivo in pre-deduzione non sempre il credito vantato dal professionista relativo ad una prestazione effettuata prima dell’ammissione del debitore alla procedura di amministrazione controllata

Ai fini dell’ammissione al passivo in pre-deduzione non sempre il credito vantato dal professionista relativo ad una prestazione effettuata prima dell’ammissione del debitore alla procedura di amministrazione controllata può dirsi funzionale al suo avvio. Ciò perché al fine di ottenere l’ammissione al passivo in pre-deduzione l’obbligazione deve essere stata contratta dal debitore nell’ambito di un...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6245. Il credito di rivalsa per Iva del professionista, non essendo sorto verso la gestione della procedura fallimentare, non è ammissibile al passivo in pre-deduzione
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6245. Il credito di rivalsa per Iva del professionista, non essendo sorto verso la gestione della procedura fallimentare, non è ammissibile al passivo in pre-deduzione

Il credito di rivalsa per Iva del professionista, non essendo sorto verso la gestione della procedura fallimentare, non è ammissibile al passivo in pre-deduzione, perché il credito del professionista può unicamente giovarsi del privilegio speciale di cui al secondo comma dell’articolo 2758 del Codice civile soltanto nel caso in cui sussistano beni, che il creditore...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6034. L’articolo 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilita’ che prescinde da qualunque connotato di colpa
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6034. L’articolo 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilita’ che prescinde da qualunque connotato di colpa

L’articolo 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilita’ che prescinde da qualunque connotato di colpa, sicche’ incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, il rapporto causale tra la cosa e l’evento dannoso, indipendentemente dalla pericolosita’ o meno o...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6010. La molestia di diritto, dalla quale il conduttore ha diritto di essere garantito dal locatore ai sensi dell’articolo 1585 c.c.
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6010. La molestia di diritto, dalla quale il conduttore ha diritto di essere garantito dal locatore ai sensi dell’articolo 1585 c.c.

La molestia di diritto, dalla quale il conduttore ha diritto di essere garantito dal locatore ai sensi dell’articolo 1585 c.c., puo’ essere anche realizzata dal comportamento del terzo volto a contraddire il diritto del conduttore al pieno godimento della cosa attraverso una menomazione materiale del bene che ne limiti il godimento e dimostri, al contempo,...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6036. La colposa omissione dello svolgimento di indagini delegate alla polizia dall’autorita’ giudiziaria per l’accertamento di responsabilita’ penali non puo’ costituire autonoma fonte di responsabilita’ civile dell’agente o ufficiale delegato nei confronti di terzi
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 13 marzo 2018, n. 6036. La colposa omissione dello svolgimento di indagini delegate alla polizia dall’autorita’ giudiziaria per l’accertamento di responsabilita’ penali non puo’ costituire autonoma fonte di responsabilita’ civile dell’agente o ufficiale delegato nei confronti di terzi

La colposa omissione dello svolgimento di indagini delegate alla polizia dall’autorita’ giudiziaria per l’accertamento di responsabilita’ penali non puo’ costituire autonoma fonte di responsabilita’ civile dell’agente o ufficiale delegato nei confronti di terzi, poiche’ l’attivita’ pubblicistica dell’organo titolare dell’azione penale si sovrappone alla condotta in parola, escludendo la configurabilita’ di un nesso causale con il...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6136. La tollerabilita’ o meno di un’immissione va valutata caso per caso, dal punto di vista del fondo che la subisce, tenendo conto delle “condizioni dei luoghi”
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 14 marzo 2018, n. 6136. La tollerabilita’ o meno di un’immissione va valutata caso per caso, dal punto di vista del fondo che la subisce, tenendo conto delle “condizioni dei luoghi”

La tollerabilita’ o meno di un’immissione va valutata caso per caso, dal punto di vista del fondo che la subisce, tenendo conto delle “condizioni dei luoghi” (articolo 844 c.c.), e quindi, tra l’altro, della loro concreta destinazione naturalistica ed urbanistica, delle attivita’ normalmente svolte nella zona, del sistema di vita e delle abitudini di chi...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 13 marzo 2018, n. 6015. Nelle obbligazioni di durata assistite da clausola penale, il divieto di cumulo tra la prestazione principale e la penale, previsto dall’articolo 1383 c.c., puo’ riguardare le sole prestazioni gia’ maturate e rimaste inadempiute.
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 13 marzo 2018, n. 6015. Nelle obbligazioni di durata assistite da clausola penale, il divieto di cumulo tra la prestazione principale e la penale, previsto dall’articolo 1383 c.c., puo’ riguardare le sole prestazioni gia’ maturate e rimaste inadempiute.

Nelle obbligazioni di durata assistite da clausola penale, il divieto di cumulo tra la prestazione principale e la penale, previsto dall’articolo 1383 c.c., puo’ riguardare le sole prestazioni gia’ maturate e rimaste inadempiute. Per queste, il locatore deve optare se richiedere l’integrale pagamento della prestazione principale o se chiedere in luogo di esso, il pagamento...