Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 19 settembre 2013, n. 21471 IntegraleRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO – DANNO – LIQUIDAZIONE REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARNEVALE Corrado – Presidente Dott. FORTE Fabrizio – rel. Consigliere Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Azione di riduzione e di restituzione – la quota di riserva
Azione di riduzione e di restituzione Per una migliore consultazione del saggio si consiglia di scaricare ed aprire il seguente file in pdf Per la lettura del saggio completo “I legittimari: azione di riduzione e di restituzione” aprire il seguente collegamento on-line I legittimari azione di riduzione e di restituzione per una migliore consultazione del...
Legittimari – dalla quota di riserva all’intangibilità delle quote
I Legittimari Per una migliore consultazione del saggio si consiglia di scaricare ed aprire il seguente file in pdf Per la lettura del saggio completo “I legittimari: azione di riduzione e di restituzione” aprire il seguente collegamento on-line I legittimari azione di riduzione e di restituzione per una migliore consultazione del saggio si consiglia di...
Legittimari: azione di riduzione e di restituzione
Legittimari: azione di riduzione e di restituzione ultimo aggiornamento 6 settembre 2020 Per una migliore consultazione del presente saggio si consiglia di scaricare ed aprire il seguente file in pdf PRINCIPI GENERALI E LA QUOTA DI RISERVA L’istituto della legittima, in quanto compressione della libertà del testatore di disporre dei suoi beni con atto di...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 21207 del 17 settembre 2013. In tema di contributo unificato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 21207 del 17 settembre 2013 Svolgimento del processo – Motivi della decisione Il relatore nominato per l’esame del ricorso ha depositato ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., la seguente relazione. Osserva in fatto: Con sentenza 20/4/2010 la Corte di Appello di Genova accoglieva l’appello proposto da B.O.,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 settembre 2013 n. 21947. In tema di distanze nelle costruzioni, ai sensi dell’art. 873 c.c., i provvedimenti amministrativi concessori o di sanatoria edilizia, esplicando i loro effetti sul piano dei rapporti pubblicistici tra P.A. e privato costruttore, non hanno incidenza nel rapporti tra privati, i quali hanno ugualmente facoltà di chiedere la tutela ripristinatoria apprestata dall’art. 872 c.c. per le violazioni delle distanze
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 settembre 2013 n. 21947[1] In tema di distanze nelle costruzioni, ai sensi dell’art. 873 c.c., i provvedimenti amministrativi concessori o di sanatoria edilizia, esplicando i loro effetti sul piano dei rapporti pubblicistici tra P.A. e privato costruttore, non hanno incidenza nel rapporti tra...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 settembre 2013 n. 21831. In caso di furto dell’auto, il diritto dell’assicurazione di rivalersi sulla società che gestisce il “parcheggio non custodito” ed automatizzato (autorizzato dal comune, in prossimità di grossi nodi di interscambio), dipende dalla esposizione o meno dell’avviso al di fuori dell’area
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 settembre 2013 n. 21831[1] L’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettera f), del Dlgs 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 agosto 2013, n. 18440. L’assegnazione della casa coniugale non può costituire una misura assistenziale per il coniuge economicamente più debole, ma può disporsi, a favore del genitore affidatario esclusivo ovvero collocatario dei figli minori, oppure convivente con figli maggiorenni ma non autosufficienti economicamente (e ciò pur se la casa stessa sia di proprietà dell’altro genitore o di proprietà comune).
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 1 agosto 2013, n. 18440 …omissis… Svolgimento del processo In un procedimento di separazione giudiziale tra A.V. e, M.T., il Tribunale di Spoleto, con sentenza in data 16/12/2005, addebitava la separazione all’A., assegnando la casa coniugale alla M., ma escludendo un assegno a suo favore. Proponeva appello...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 settembre 2013, n. 21395. Nell’ipotesi di preesistenza di un varco di passaggio nel muro perimetrale dell’edificio condominiale, l’apertura di altro e diverso varco da parte del singolo condomino non può essere ritenuta una semplice modalità di esercizio “ampliativa” della preesistente facoltà o in essa ricompresa ai sensi dell’art. 1027 c.c., ma determina un onere nuovo e diverso a carico del fondo servente sì da porre le premesse per la costituzione di una ulteriore servitù, imponendosi un ulteriore peso a carico delle strutture dell’edificio, escludendosi così l’ipotesi del semplice aggravio della servitù preesistente.
La massima 1. In tema di utilizzazione del muro perimetrale dell’edificio condominiale da parte del singolo condomino, costituiscono uso indebito della cosa comune, alla stregua dei criteri indicati negli artt. 1102 e 1122 c.c., le aperture praticate dal condomino nel detto muro per mettere in collegamento locali di sua esclusiva proprietà, esistenti nell’edificio condominiale, con...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 23 settembre 2013 n. 21675. Ai sensi del disposto della legge 794/1942 (applicabile nella specie ratione temporis), l’opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato per prestazioni giudiziali in materia civile deve essere proposto con atto di citazione, di talché, se l’opponente abbia introdotto il relativo giudizio con ricorso, la sanatoria del relativo vizio procedurale deve ritenersi ammissibile a condizione che il ricorso venga notificato nel termine indicato nel decreto, analogamente a come si sarebbe dovuto procedere con la citazione
Il testo integrale[1] Ai sensi del disposto della legge 794/1942 (applicabile nella specie ratione temporis), l’opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato per prestazioni giudiziali in materia civile deve essere proposto con atto di citazione, di talché, se l’opponente abbia introdotto il relativo giudizio con ricorso, la sanatoria del relativo vizio procedurale deve ritenersi ammissibile...