Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 17 febbraio 2016, n. 3085 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IACOBELLIS Marcello – Presidente Dott. CARACCIOLO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia – Consigliere...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 febbraio 2016, n. 2973. Gli ispettori delle aziende di trasporto pubblico non hanno gli stessi poteri degli ausiliari del traffico: possono multare solo chi sosta sulle corsie riservate ai mezzi pubblici e non anche chi parcheggia sulle strisce blu senza pagare o si ferma fuori da esse ma intralcia i loro utenti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 febbraio 2016, n. 2973 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere Dott. CRISCUOLO Mauro...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2016, n. 3695. In caso di danno cagionato dall’alunno a se stesso, la responsabilità dell’Istituto scolastico e dell’insegnante ha natura contrattuale, atteso che, quanto all’Istituto, l’accoglimento della domanda di iscrizione determina l’instaurazione di un vincolo negoziale, dal quale sorge l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e sull’incolumità del discepolo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni; quanto al precettore, tra insegnante e allievo si instaura, per contatto sociale, un rapporto giuridico nell’ambito del quale il primo assume anche uno specifico obbligo di protezione e vigilanza, onde evitare che l’alunno si procuri da solo un danno alla persona. Ne deriva che, nelle controversie instaurate per il risarcimento del danno da autolesione nei confronti dell’istituto scolastico dell’insegnante, è applicabile il regime probatorio imposto dall’art. 1218 c.c., sicché, mentre il danneggiato deve provare esclusivamente che l’evento dannoso si è verificato nel corso dello svolgimento del rapporto, sulla scuola incombe l’onere di dimostrare che l’evento è stato determinato da causa non imputabile né alla scuola né all’insegnante
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 febbraio 2016, n. 3695 Svolgimento del processo 1. Nel 2006, L.F. e C.M.P. , nella qualità di esercenti la potestà genitoriale sulla minore L.A. , convennero in giudizio il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per ottenere la condanna al risarcimento dei danni patiti dalla minore, allora...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 3266. In materia di risarcimento diretto dei danni relativi alla circolazione stradale, l’art. 9, comma 2, del d.P.R. n. 254/2006 (ai sensi del quale non sono dovuti al danneggiato i compensi di assistenza professionale diversi da quelli medico – legali, per i danni alla persona, in caso di accettazione dell’offerta dell’assicuratrice) deve essere interpretato nel senso che sono dovute le spese connesse all’attività di assistenza legale del professionista, sostenute dalla vittima «perché il sinistro presentava particolari problemi giuridici, ovvero quando essa non abbia ricevuto la dovuta assistenza tecnica e informativa dal proprio assicuratore».
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 3266 Svolgimento del processo D.A. convenne in giudizio la FATA Assicurazioni Danni s.p.a. per ottenere il rimborso delle spese corrisposte al proprio legale per l’assistenza prestata nella procedura di risarcimento diretto relativa ad un sinistro occorsogli il 25.12.2008, procedura che si era conclusa con...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 febbraio 2016, n. 3559. L’azione di regolamento dei confini presuppone che l’incertezza, oggettiva o soggettiva, cada sul confine tra due fondi, non sul diritto di proprietà degli stessi, anche se oggetto di controversia è la determinazione quantitativa delle rispettive proprietà; essa, pertanto, non muta natura, trasformandosi in azione di rivendica, nel caso in cui l’attore sostenga che il confine di fatto non sia quello esatto per essere stato parte del suo fondo usurpato dal vicino
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 24 febbraio 2016, n. 3559 Svolgimento del processo e motivi della decisione – Il Consigliere relatore, designato ai sensi dell’art. 377 c.p.c., ha depositato in cancelleria la seguente relazione ex artt. 380-bis e 375 c.p.c.: ‘1. – D.B.N. , avendo acquistato a misura un terreno adiacente ad altro,...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 febbraio 2016, n. 2951. La titolarità della posizione soggettiva vantata in giudizio, quale elemento costitutivo della domanda, dev’esser provata dall’attore e verificata anche d’ufficio dal giudice, mentre le contrarie deduzioni o argomentazioni svolte dalla controparte hanno natura di mere difese, proponibili in ogni fase del giudizio ed anche in appello, sicché l’eventuale sua contumacia non rende incontestati i fatti allegati dall’attore, né altera la ripartizione degli oneri probatori, ferme solo le eventuali preclusioni per la tardiva costituzione
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 16 febbraio 2016, n. 2951 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Sezione Dott. BERNABAI Renato...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 febbraio 2016, n. 2950. Il contenzioso che sorge in materia di immobili e pertinenze spetta al giudice ordinario quando in gioco c’è la proprietà degli appartamenti, cantine e box. In questo caso, infatti, la lite è esclusivamente tra privati che possono concludere il contenzioso senza la presenza di un soggetto terzo ossia, l’amministrazione
Suprema Corte di Cassazione sezioni Unite sentenza 16 febbraio 2016, n. 2950 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. CICALA Mario – Presidente di Sez. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente di Sez. Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 febbraio 2016, n. 2864. Quando venga accertata l’intollerabilità delle immissioni, l’esistenza del danno è in re ipsa e, pertanto, il vicino, fino a quando il pregiudizio derivante dalle immissioni intollerabili non venga eliminato, ha diritto ad ottenere il risarcimento del danno a norma dell’art. 2043 cod. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 febbraio 2016, n. 2864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – rel. Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 febbraio 2016, n. 2859. Nella controversia instaurata da una pluralità di condomini dissenzienti per sentire invalidare una deliberazione assembleare relativa all’esecuzione di opere su parti comuni dell’edificio, qualora la sentenza di primo grado venga appellata da uno soltanto di detti condomini, il giudice di secondo grado, ai sensi dell’art. 331 cod. proc. civ., deve disporre l’integrazione del contraddittorio nei confronti degli altri, atteso che costoro sono parti di una causa inscindibile
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 febbraio 2016, n. 2859 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – rel. Consigliere Dott. FALABELLA Massimo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 febbraio 2016, n. 3680. L’inesistenza della notificazione dell’atto introduttivo del giudizio di opposizione non è idonea ad integrare il dolo di una parte processuale, poiché tale omissione non appare idonea ad impedire il diritto di difesa del ricorrente
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 24 febbraio 2016, n. 3680 Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “1.- con la prime delle due sentenze impugnate, depositata il 22 ottobre 2013, il Giudice di Pace ha rigettato la domanda di revocazione (proposta dalla Ferragina S. & C, ai sensi dell’art....