Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 gennaio 2014, n. 750 I fatti Nell’aprile del 2004 S.G. e S.M., in proprio nella qualità di eredi del figlio L., convennero in giudizio, dinanzi al tribunale di Milano, il dott. R.G., suo medico curante all’epoca dei fatti, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni per avere...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di cassazione, sezione II, sentenza 15 gennaio 2014, n. 713. Ai sensi dell’art. 21 della legge n. 646/1982 (normativa antimafia), all’appaltatore di opera pubblica è vietato cedere in subappalto l’esecuzione delle opere o di una parte di esse, senza l’autorizzazione dell’autorità competente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 gennaio 2014, n. 713 Svolgimento del processo 1 – La srl Archingeo, con atto notificato il 6 ottobre 1993, citò innanzi al Tribunale di Trani la spa Sepi chiedendone la condanna al pagamento di L. 120.395.493, oltre accessori e spese, esponendo: che essa attrice, società di ingegneria...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 gennaio 2014, n. 406. La deroga alla previsione dell’art. 718 cod. civ. – la cui applicazione è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, che, peraltro, deve adeguatamente motivarla – è riferibile esclusivamente alla ipotesi in cui singole unità immobiliari siano considerate indivisibili, non potendo trovare applicazione alle ipotesi in cui vi sia una pluralità di beni immobili, laddove è possibile procedere a un progetto che consenta l’assegnazione in natura a ciascun condividente di porzioni dei beni ereditari
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 gennaio 2014, n. 406 Svolgimento del processo 1. – D.F.L. , in nome e per conto della figlia minore G.A. , conveniva in giudizio davanti il tribunale di Bologna R.R. per sentire accertare la lesione della quota di legittima spettante alla G. con la condanna della convenuta...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 2 gennaio 2014, n. 64. La previsione dell’articolo 186 C.d.S., comma 9 bis, secondo cui il lavoro di pubblica utilita’ deve avere una durata corrispondente a quella della pena detentiva irrogata e della pena pecuniaria convertita ragguagliando 250 euro ad un giorno di lavoro di pubblica utilita’, introduce una deroga al Decreto Legislativo n. 274 del 2000, articolo 54, comma 2 del nella sola parte relativa alla previsione della durata edittale della pena del lavoro di pubblica utilita’ (da un minimo di dieci giorni ad massimo di sei mesi); la disposizione non introduce alcuna deroga al criterio di computo della pena sostitutiva stabilito dal Decreto Legislativo n. 274 del 2000, articolo 54, comma 5, secondo cui un giorno di lavoro di pubblica utilita’ consiste nella prestazione di due ore di lavoro, criterio ugualmente valevole in caso di applicazione della pena del lavoro di pubblica utilita’ a seguito di condanna per il reato previsto dall’articolo 186 C.d.S..
Suprema Corte di Cassazione sezione I Sentenza 2 gennaio 2014, n. 64 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristin – Presidente Dott. CASSANO Margherita – Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S –...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 gennaio 2014, n. 386. Il danno morale e quello sessuale e alla vita di relazione rientrano pur sempre nell’ampia ed omnicomprensiva categoria del danno non patrimoniale, che non è possibile suddividere in ulteriori sottocategorie, se non con valenza meramente descrittiva, si tenga presente che la loro esistenza può presumersi anche in base a mere massime di esperienza (cfr. Cass. S.U. 11.11.08 n. 26972), in particolare se basate sui rapporti personali fra coniugi (regolati dall’art. 143 c.c.)
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 10 gennaio 2014, n. 386 Svolgimento del processo Con sentenza n. 14822/07 questa S.C. cassava – con rinvio alla Corte d’appello di Roma – la sentenza n. 116/2003 con cui il Tribunale di Latina (pronunciando quale giudice di secondo grado) aveva, in riforma della sentenza di prime cure...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 gennaio 2014, n. 475. L’incidente non rientra tra quelli definibili come in itinere quando non occorso nel normale spostamento tra abitazione e luogo di lavoro e perché accaduto in orari non collegabili necessariamente con l’orario di lavoro (l’incidente è delle 0,20 mentre il ricorrente doveva riprendere il lavoro alle ore 8 del giorno successivo), secondo circostanze in cui è evidente l’imprudenza del lavoratore con l’assunzione incontestabile di un rischio elettivo da parte di quest’ultimo.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 gennaio 2014, n. 475 Svolgimento del processo La Corte di appello di Napoli con sentenza del 7.7.2009 rigettava l’appello proposto da D.L. nei confronti dell’INAIL avverso la sentenza del Tribunale di Napoli che, con sentenza dell’8.6.20105, aveva rigettato la domanda del D. diretta alla costituzione di una...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 gennaio 2014, n. 589. Gli venne contestato di essersi rifiutato di mostrare il contenuto del “borsello” al personale di sorveglianza a seguito della accensione della luce rossa del sistema “imparziale” di controllo e di essersi poi allontanato: ingiusto il licenziamento.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 14 gennaio 2014, n. 589 Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale di Nola, T.R. esponeva di avere prestato la propria attività lavorativa alle dipendenze dell’Alfa Romeo Avio (a seguito di cessione di ramo d’azienda divenuta Fiat Avio s.p.a.) la quale il 28.11.95 gli aveva intimato un licenziamento...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 gennaio 2014, n. 530 . In caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, una volta cessata l’occupazione dell’immobile, il danno risarcibile a titolo di lucro cessante per il locatore è rappresentato dalla mancata percezione di un introito mensile per tutto il tempo presumibilmente necessario per poterlo nuovamente affittare. Senza però alcun automatismo, gravando comunque sul locatore la prova di aver rimesso l’immobile sul mercato.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 gennaio 2014, n. 530 Svolgimento del processo La presente controversia è sorta a seguito della risoluzione di contratto di locazione ad uso commerciale per inadempimento della conduttrice World Pharm Resource s.r.l. (di seguito brevemente W.P.R. s.r.l.) e ha per oggetto la pretesa di risarcimento fatta valere dalla...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 14 gennaio 2014, n. 585. L’indennizzo per l’irragionevole durata del processo compete senz’altro anche a chi non si è costituito (o per il tempo in cui non si è costituito), poiché comunque “il contumace è parte del giudizio”.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 14 gennaio 2014, n. 585 Ragioni di fatto e di diritto della decisione Con il decreto indicato in epigrafe la Corte d’appello di Perugia – nel provvedere anche nei riguardi di altre parti, che non hanno impugnato il provvedimento – ha accolto solo parzialmente la domanda proposta da...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 gennaio 2014, n. 529. L’ambito di proponibilità sussidiaria dell’azione di arricchimento senza causa è definito dalla legge, con la conseguenza che il giudice anche d’ufficio, deve accertare che non sussista altra specifica azione per le restituzioni ovvero per l’indennizzo del pregiudizio subito contro lo stesso arricchito o contro altra persona.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 gennaio 2014, n. 529 Svolgimento del processo La s.r.l. Prestige Car ha convenuto in giudizio F.A. davanti al Tribunale di Brescia chiedendo la condanna dello stesso al pagamento della somma di Euro 16.000,00 a titolo di corrispettivo per il noleggio di un’autovettura Daewoo Nubira, oltre al costo...