Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 ottobre 2014, n. 20955 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott....
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 ottobre 2014, n. 21836. L'oggetto del giudizio d'impugnazione del lodo, il quale non si configura come un comune appello avverso la pronuncia arbitrale, ma è limitato alla verifica dell'illegittimità del lodo, in relazione ai vizi previsti dall'art. 829 cit. e dedotti con i motivi d'impugnazione, restando precluso nella fase rescindente il riesame delle questioni di merito sottoposte agli arbitri, il cui apprezzamento è censurabile, ai sensi dell'art. 829 n. 5, soltanto nel caso in cui la motivazione sia completamente assente o risulti a tal punto carente da potersi ritenere insussistente il requisito di cui all'art. 823 n. 5 cod. proc. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 ottobre 2014, n. 21836 Svolgimento del processo 1. – Con lodo sottoscritto il 23 novembre 2003, il collegio arbitrale costituito per la risoluzione di una controversia insorta tra P.G.P. e C.F. il 18 febbraio 1992 dichiarò risolto per inadempimento del conduttore il contratto di locazione stipulato...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 ottobre 2014, n. 21842. In tema di prova documentale l'onere stabilito dall'art. 2719 c.c. di disconoscere espressamente la copia fotografica (o fotostatica) di una scrittura, implica necessariamente che il disconoscimento sia fatto in modo formale e specifico, con una dichiarazione che contenga una inequivoca negazione della genuinità della copia, con indicazione puntuale dei motivi
Suprema Corte di Cassazione sezone I sentenza 15 ottobre 2014, n. 21842 Svolgimento del processo Con citazione, notificata in data 18/01/1995, SIRICEM srl conveniva in giudizio il comune di Siracusa, chiedendone la condanna al pagamento degli interessi di mora e rivalutazione monetaria, relativi a prestazioni effettuate a favore del Comune stesso, per le quali aveva...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 ottobre 2014, n. 20918. In materia di sanzioni amministrative pecuniarie non si applica il principio di retroattivita' della legge piu' favorevole, previsto dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 3, soltanto per le infrazioni valutarie e tributarie, e cio' tenuto conto della peculiarita' sostanziale che caratterini le rispettive materie. Nella specie, la S.C. ha ritenuto non applicabile, alle sanzioni amministrative in materia di omessa registrazione nelle scritture contabili dei lavoratori dipendenti, previste dal Decreto Legge 22 febbraio 2002, n. 12, articolo 3, comma 3, conv. in Legge 23 aprile 2002, n. 73, la modifica apportata a detta norma dal Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223, articolo 36-bis, comma 7, conv. in Legge 8 aprile 2006, n. 248 e piu' favorevole al contribuente
Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 3 ottobre 2014, n. 20918 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. FERRO Massimo – rel. Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia –...
Corte Costituzionale, sentenza n. 235 del 16 ottobre 2014. Dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private), sollevata dal Giudice di pace di Torino, in riferimento agli artt. 2, 3, 24 e 76 della Costituzione; dal Tribunale ordinario di Brindisi – sezione distaccata di Ostuni, per contrasto con gli artt. 2, 3, 24, 32, 76, e con l’art. 117, primo comma, Cost., in relazione agli artt. 2 e 6 della CEDU, 6 del Trattato dell’Unione europea, e 1 e 3, comma 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; dal Tribunale ordinario di Tivoli e dal Giudice di pace di Recanati, per contrasto con i medesimi artt. 2, 3, 24, 32, 76 Cost. e con l’art. 117, primo comma, Cost., in relazione agli artt. 3 e 8 della CEDU e 1 del Protocollo addizionale alla Convenzione medesima, con le rispettive ordinanze in epigrafe indicate
Sentenza 235/2014 Giudizio Presidente TESAURO – Redattore MORELLI Udienza Pubblica del 23/09/2014 Decisione del 06/10/2014 Deposito del 16/10/2014 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 139 del decreto legislativo 07/09/2005, n. 209. Massime: Atti decisi: ordd. 95 e 272/2012; 60 e 286/2013 SENTENZA N. 235 ANNO 2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 13 ottobre 2014, n. 5057. Ai sensi dell'art. 333 c.p.c., è statuito che le parti alle quali sono state fatte le notificazioni previste negli articoli precedenti debbono proporre, a pena di decadenza, le loro impugnazioni in via incidentale nello stesso processo. La ratio della previsione normativa risiede nella necessità a che tutte le impugnazioni contro la stessa sentenza siano concentrare e trattate unitariamente e decise dal giudice dell'impugnazione in un unico giudizio, sia per ragioni di economia processuale che per ragioni di coerenza sostanziale ed al fine di evitare l'eventuale formarsi di giudicati contraddittori. Tuttavia l'eventuale violazione del principio posto dall'art. 333 c.p.c., secondo il quale avverso la stessa sentenza dopo un primo appello deve essere proposto un appello incidentale, non produce conseguenze in ordine alla ammissibilità di una eventuale seconda impugnazione proposta autonomamente. Nel processo amministrativo ciò si ricava proprio dalla lettura dell'art. 96 del c.p.a. che, nel prevedere, al comma uno, la concentrazione in un unico giudizio delle diverse impugnazioni proposte avverso la stessa sentenza, non esclude che avverso la medesima decisione possano essere proposte impugnazioni non solo in forma incidentale ma anche in via principale, purché nel rispetto dei termini processuali
Consiglio di Stato sezione III sentenza 13 ottobre 2014, n. 5057 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 802 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da: SA. S.P.A., in proprio e quale mandataria di...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 ottobre 2014, n. 4985. In presenza di procedure di gara con due concorrenti il giudice deve esaminare congiuntamente i ricorsi principale ed incidentale esclusivamente quando le due offerte siano affette da vizio afferente la medesima fase procedimentale. Difatti il concetto di “identità” di cui alla sentenza Corte di giustizia, 4 luglio 2013, C-100/12 Fastweb, va riferito alla fase e non in termini più restrittivi alla natura del vizio denunciato e/o alle norme asseritamente violate. Ove in una gara d'appalto per l'aggiudicazione di un contratto pubblico il concorrente non fornisca quantomeno un principio di prova sul possesso dei requisiti di capacità tecnica imposti dalla legge speciale, la stazione appaltante non può esperire il soccorso istruttorio. Questo infatti è subordinato all'esistenza di dichiarazioni effettivamente rese o di atti effettivamente presentati, ancorché in modo non pienamente intelligibile o senza l'osservanza dei requisiti di forma.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE IV SENTENZA 6 ottobre 2014, n. 4985 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9129 del 2013, proposto da: Ecogreen S.r.l., in persona del legale rappresentante in carica rappresentato e difeso dagli avv.ti Lorenzo Lentini, Antonio Melucci, con domicilio eletto presso Giuseppe Placidi in Roma, via Cosseria N. 2; contro Autostrada...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 ottobre 2014, n. 41120. L'individuazione del contenuto delle prescrizioni accessorie di una misura cautelare deve avvenire in base al principio del favor rei, nel senso che laddove un comportamento non sia espressamente vietato esso deve ritenersi consentito, atteso che l'imposizione della misura costituisce comunque una deroga al principio di inviolabilità della libertà personale che per previsione costituzionale non ammette restrizione se non nei casi e modi previsti per legge (art. 13, comma 2, Cost.)
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 ottobre 2014, n. 41120 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 ottobre 2014, n. 40972. Non escluda la responsabilità penale ex art. 570, comma 2, n.2 il mero accollarsi le rate del mutuo contratto per acquistare la casa di residenza del figlio minore. É inoltre negato ogni valore esimente all'eventualità che il minore, attraverso l'ausilio dell'altro coniuge e/o di ulteriori congiunti, comunque reperisca i mezzi di sussistenza, la cui nozione viene mantenuta differenziata da quelle più ampie di "obbligo alimentare" ed "obbligo di mantenimento
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 ottobre 2014, n. 40972 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GARRIBBA Tito – Presidente Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. LEO Guglielm – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 ottobre 2014, n. 40781. Il soggetto che si “limiti” a scaricare dal telefonino sul proprio pc i rapporti sessuali avuti con minorenni non è imputabile del reato di pornografia minorile (articolo 600-ter del cp).
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 ottobre 2014, n. 40781 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaetan – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere Dott....