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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2014, n. 24468. In tema di comodato l’art. 1810 c.c.. stabilisce una regola, e due eccezioni ad essa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 novembre 2014, n. 24468 Svolgimento del processo 1. Nel 2005 il sig. C.G. convenne la sig.a T.P. dinanzi al Tribunale di Avellino, esponendo che: (-) nel 2002 concesse in comodato alla sig.a T.P. , all’epoca dei fatti sua moglie, un immobile al piano terra del fabbricato sito...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 18 novembre 2014, n. 5657. La competenza “giustiziale” della Presidenza della Repubblica sussiste rispetto alle controversie in materia di rapporto di lavoro e di impiego con il Segretariato Generale, alle quali sono assimilate quelle da ultimo previste dall’art. 1, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2008, n. 34/N. Nell’attuale assetto costituzionale, l'autodichia non costituisce momento essenziale per assicurare effettività alla posizione di autonomia e indipendenza degli organi costituzionali. Essa dunque esiste se e nella misura in cui l’organo, sul necessario fondamento costituzionale (esplicito o, come anche si sostiene, implicito), abbia deciso di farne uso. Anche ad ammettere che il potere di auto-organizzazione della Presidenza possa spingersi sino a derogare alla normativa comune, attribuendo a organi domestici la cognizione delle controversie tra il Segretariato generale e soggetti terzi anche al di là dell’ambito del rapporto di impiego, occorre anche rilevare che, in concreto, la Presidenza non ha comunque ritenuto di esercitare il potere in questione, diversamente da quanto hanno disposto, con specifici regolamenti, Camera e Senato, ampiamente ricordati negli atti di causa

CONSIGLIO DI STATO SEZIONE IV SENTENZA 18 novembre 2014, n. 5657 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4618 del 2014, proposto da: Presidenza della Repubblica, Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, in persona dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati in...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 novembre 2014, n. 47368. Integra il delitto di furto aggravato dall'utilizzo del mezzo fraudolento e non quello di truffa la condotta di chi abbia prelevato generi alimentari e casalinghi dagli scaffali di un supermercato, occultandoli all'interno di scatoloni svuotati del prodotto originario,poiché essa è finalizzata ad eludere i controlli visivi per superare con frode la custodia apprestata dall'avente diritto

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 novembre 2014, n. 47368 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 4.4.13 la Corte di Appello di Bologna riformava a carico di D.I.M.J. e L.K. la sentenza emessa dal Tribunale del luogo,in data 9.12.06,a seguito di appello proposto dal PG-dichiarando le imputate responsabili del reato di furto...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 novembre 2014, n. 45895. Deve essere concessa la remissione del debito per spese di giustizia se i beni del condannato siano strettamente funzionali a soddisfare le proprie esigenze vitali

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 5 novembre 2014, n. 45895 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CORTESE Arturo – Presidente Dott. LOCATELLI Giuseppe – Consigliere Dott. SANDRINI Enrico G. – Consigliere Dott. BONI Monica – Consigliere Dott. MAGI...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 novembre 2014, n. 45460. Per il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali l'attenuazione della pena non trova, per tale reato, alcun fondamento razionale in considerazione dell'entità più o meno lieve del danno che si pretenderebbe arrecato all'Istituto previdenziale.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 novembre 2014, n. 45460 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 18 novembre 2014, n. 24536. L'indagine circa la sussistenza o l'entità della parte di pensione necessaria per assicurare al pensionato mezzi adeguati alle sue esigenze di vita, e come tale legittimamente assoggettabile al regime di assoluta impignorabilità – con le sole eccezioni, tassativamente indicate, di crediti qualificati – è rimessa, in difetto di interventi del legislatore al riguardo, alla valutazione in fatto del giudice dell'esecuzione ed è incensurabile in cassazione se logicamente e congruamente motivata. L'unico interprete cui questa valutazione è consentita è, nel sistema attuale, il giudice dell'esecuzione, al quale è rimessa perciò l'indagine sulla sussistenza e sull'entità della parte di pensione assolutamente impignorabile L'esito di tale indagine è contestabile con il rimedio dell'opposizione avverso l'ordinanza di assegnazione od avverso l'ordinanza di rigetto dell'assegnazione, essendo quindi rimesso al giudice del merito sull'opposizione l'apprezzamento fattuale definitivo, con l'unico limite della necessità della relativa motivazione

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 18 novembre 2014, n. 24536 Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “1.- Con la sentenza impugnata il Tribunale di Roma ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi proposta da R.A. nei confronti di L.D. e R.C. avverso l’ordinanza di assegnazione ex art. 553 cod....