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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 marzo 2015, n. 1614. Nel sistema di giustizia amministrativa il giudizio di primo grado non è un passaggio obbligato che il soggetto è costretto suo malgrado a percorrere pur di giungere dinanzi al giudice d'appello ed ottenere da questi la decisione finale sulla fondatezza della pretesa, ma una fase essenziale del processo amministrativo, nel corso della quale il giudice adito confronta le opposte tesi e dichiara quale va ritenuta fondata

Consiglio di Stato sezione V sentenza 27 marzo 2015, n. 1614 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7923 del 2014, proposto da: Ro.Va., rappresentato e difeso dall’avvocato An.Br., con domicilio eletto presso il suo...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 marzo 2015, n. 1615. Nei concorsi per titoli ed esami, ivi compresi quelli indetti dagli enti locali, l'incidenza dei titoli sul punteggio complessivo finale è quella fissata dall'art. 8 comma 2, del D.P.R. n. 487 del 1994, norma che ha stabilito, come si è detto, che per i titoli non può essere attribuito un punteggio complessivo superiore a 10/30 o equivalente

Consiglio di Stato sezione V sentenza 27 marzo 2015, n. 1615 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7922 del 2014, proposto dal dottor R.Va., rappresentato e difeso dall’avvocato An.Br., con domicilio eletto presso il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 marzo 2015, n. 11283. Il termine "detenzione" non implica necessariamente un contatto fisico immediato tra il soggetto attivo e la sostanza, ma deve essere inteso nel senso di disponibilità di fatto della sostanza stupefacente, realizzata attraverso l'attrazione della stessa nell'ambito della propria sfera di custodia, anche in difetto dell'esercizio continuo e/o immediato di un potere manuale da parte del soggetto attivo

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 marzo 2015, n. 11283 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 marzo 2015, n. 11252. Non manifestamente infondato il motivo di ricorso con cui si denunciava la violazione del diritto di difesa, affermando che nessuno insegna il notorio, è in grado di leggere in modo completo 137 pagine in diciannove minuti, tempo sufficiente tutt'al più a una rapida scorsa "a volo d'uccello" che non equivale certo a una completa cognizione dell'atto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 marzo 2015, n. 11252 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. MENGONI...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 marzo 2015, n. 11193. L'efficacia impeditiva della condotta dovuta si valuta sulla base delle circostanze rigorosamente connesse alla condotta che doveva essere realizzata. Ciò significa che non possono essere presi in considerazione quei fattori capaci di neutralizzare l'efficacia impeditiva, che avrebbero assunto rilevanza soltanto dopo che la condotta doverosa fosse stata realizzata

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 17 marzo 2015, n. 11193 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marc – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 marzo 2015, n. 11036. Qualora il diritto di astensione venga esercitato nei modi stabiliti dalla legge, esso costituisce una causa di rinvio del procedimento anche delle udienze camerali

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 marzo 2015, n. 11036 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – rel. Consigliere Dott. ANDRONIO...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 marzo 2015, n. 10958. Nel reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, le somme ottenute dal coniuge beneficiario dell'assegno di mantenimento a titolo coatto – ossia, dietro pignoramento di parte dello stipendio – non consentono sotto alcun profilo la concessione dell'attenuante del risarcimento del danno, prevista dall'art. 62, n. 6, cod. pen.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 13 marzo 2015, n. 10958 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – rel. Consigliere...