La massima In tema di corruzione propria sono atti contrari ai doveri di ufficio non solo quelli illeciti, siccome vietati da atti imperativi o illegittimi, perché dettati da norme giuridiche, riguardanti la loro validità ed efficacia, ma anche quelli che, pur formalmente regolari, prescindono per consapevole volontà del pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio...
Categoria: Corte di Cassazione
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 ottobre 2013, n. 42647. Non occorre che vi sia la violazione di specifiche norme dettate per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, essendo sufficiente che l’evento dannoso si sia verificato a causa dell’omessa adozione di quelle misure ed accorgimenti imposti ai fini della più efficace tutela dell’integrità fisica del lavoratore
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 17 ottobre 2013, n. 42647 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 9 dicembre 2011 la Corte d’Appello di Roma confermava la sentenza pronunciata dal Tribunale di Roma in data 8 luglio 2009, appellata da D.A.R. che aveva affermato la penale responsabilità della stessa in ordine al...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 ottobre 2013, n. 23584. Il tacco della scarpa rimane impigliato nel bordo di uno scivolo metallico e la cliente cade per terra. Un leggero dislivello nella struttura commerciale non determina responsabilità a risarcire danni.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 ottobre 2013, n. 23584 Svolgimento del processo 1.- Con sentenza del 27.5.2003 il Tribunale di Como rigettò la domanda, proposta nel 2000, con la quale A.L. chiesto la condanna di Factory Store s.p.a. a risarcirle i danni subiti a seguito di una caduta, avvenuta il 15.12.1998, nel...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 settembre 2013, n. 39158. Nei confronti del socio lavoratore, ai fini della normativa antinfortunistica, il datore di lavoro, costituito garante dell’incolumità fisica e della salvaguardia della personalità morale dei prestatori di lavoro, resta comunque la cooperativa (ed i suoi responsabili), cui compete il dovere di accertarsi che l’ambiente di lavoro abbia i requisiti di affidabilità e di legalità quanto a presidi antinfortunistici, idonei a realizzare la tutela del lavoratore, e di vigilare costantemente a che le condizioni di sicurezza siano mantenute per tutto il tempo in cui è prestata l’opera
La massima Nei confronti del socio lavoratore, ai fini della normativa antinfortunistica, il datore di lavoro, costituito garante dell’incolumità fisica e della salvaguardia della personalità morale dei prestatori di lavoro, resta comunque la cooperativa (ed i suoi responsabili), cui compete il dovere di accertarsi che l’ambiente di lavoro abbia i requisiti di affidabilità e di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 ottobre 2013, n. 23528. Legittima la sanzione disciplinare di sei giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione nei confronti di un portalettere che si è rifiutato di sostituire un collega assente
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 ottobre 2013, n. 23528 Svolgimento del processo La Corte d’Appello di Brescia, con sentenza depositata il 26 agosto 2008, in riforma della decisione di primo grado, ha dichiarato legittima la sanzione disciplinare di sei giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione adottata in data 13 ottobre...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 16 ottobre 2013, n. 23545. In tema di richiesta di risarcimento dei danni alla Banca di Roma per indebita levata di protesto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 16 ottobre 2013, n. 23545 Svolgimento del processo Con citazione del 20.11.1997 F.I. convenne innanzi al Tribunale di Roma la soc. Banca di Roma, presso la quale la istante intratteneva rapporto di conto corrente, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni cagionati dalla indebita levata di protesto con...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 ottobre 2013, n. 23424 . Non è perentorio ordinanza il termine previsto dall’art. 435, II, comma, c.p.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 16 ottobre 2013, n. 23424 Premesso in fatto – È stata depositata in Cancelleria la seguente relazione ai sensi dell’art. 380 bis cod. proc. civ.: “1.- Con la sentenza impugnata in questa sede la Corte di appello di Roma ha dichiarato improcedibile il ricorso in appello proposto da...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 ottobre 2013 n. 23157. La consegna del certificato di abitabilità dell’immobile oggetto del contratto, ove questo sia un appartamento da adibire ad abitazione, pur non costituendo di per sé condizione di validità della compravendita, integra un’obbligazione incombente sul venditore ai sensi dell’art. 1477 c.c., attenendo ad un requisito essenziale della cosa venduta, in quanto incidente sulla possibilità di adibire legittimamente la stessa all’uso contrattualmente previsto
La massima 1. La consegna del certificato di abitabilità dell’immobile oggetto del contratto, ove questo sia un appartamento da adibire ad abitazione, pur non costituendo di per sé condizione di validità della compravendita, integra un’obbligazione incombente sul venditore ai sensi dell’art. 1477 c.c., attenendo ad un requisito essenziale della cosa venduta, in quanto incidente sulla...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 14 ottobre 2013, n. 23216. Le sentenze del Consiglio Nazionale Forense sono ricorribili in Cassazione ex articolo 360 c.p.c.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 14 ottobre 2013, n. 23216 Svolgimento del processo L’avv. C..S. propone ricorso per cassazione, affidato ad un motivo, avverso la sentenza del CNF che ha rigettato il suo ricorso contro la decisione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trento che gli aveva inflitto la sanzione disciplinare della sospensione...
Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 ottobre 2013, n. 23386. La sentenza di patteggiamento non ha efficacia di giudicato nel procedimento civile però può costituire per il giudice civile un decisivo elemento di prova per il suo convincimento
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 ottobre 2013, n. 23386 Svolgimento del processo 1. R..B. , titolare di un conto corrente e di un dossier titoli presso la Banca Mercantile Italiana s.c.a. r.l., convenne in giudizio l’Istituto dinanzi al Tribunale di Firenze chiedendone dichiararsi la responsabilità per la sottrazione di somme ivi depositate...