Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 18 dicembre 2014, n. 26744 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – rel. Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DORONZO Adriana...
Categoria: Corte di Cassazione
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 dicembre 2014, n. 27531. Per quanto concerne la possibilità di prevedere un limite di tempo alla fideiussione inferiore a quello del rapporto garantito, essa deve ritenersi consentita : sebbene non espressamente prevista dal codice, può ricondursi alla previsione dell'art. 1941 secondo comma c.c. che consente di prestare la fideiussione per una parte soltanto del debito o a condizioni meno onerose, e comunque non è vietata perché pur sempre tesa a mettere il garante in una posizione più favorevole rispetto a quella del debitore principale. È la possibilità inversa, ovvero la possibilità che il garante sia impegnato più severamente che il debitore principale, che è vista sfavorevolmente dall'ordinamento e sanzionata con la riconduzione della garanzia fideiussoria prestata a condizioni più onerose rispetto al debito principale alle stesse condizioni della obbligazione principale stessa (art. 1941 terzo comma c.c.).
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 dicembre 2014, n. 27531 Svolgimento del processo Nel 2001 C.G. e Co.Fr. proposero opposizione avverso il precetto notificato loro dal Banco di Napoli s.p.a. in relazione alle fideiussioni prestate a garanzia del mutuo ipotecario concesso alla Coop. Torremaione s.c.a r.l. sostenendo che le stesse avessero perso efficacia...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 gennaio 2015, n. 40. In tema di condominio, le azioni reali da esperirsi contro i singoli condomini (o contro terzi) e dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità, al contenuto o alla tutela dei diritti reali dei condomini su cose o parti dell'edificio condominiale che esulino dal novero degli atti meramente conservativi (al cui compimento l'amministratore è autonomamente legittimato ex art. 1130 n. 4 cod. civ.) possono essere esperite dall'amministratore solo previa autorizzazione dell'assemblea, ex art. 1131, primo comma, cod. civ., adottata con la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136 dello stesso codice
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 gennaio 2015, n. 40 Ritenuto in fatto 1. – Con atto di citazione notificato in data 18 marzo 2002, il Condominio di via (omissis) evocava in giudizio B.M. in D. esponendo che: con scrittura privata in data 30 novembre 1989, autenticata dal notaio Mentoli, la stessa convenuta...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 novembre 2014, n. 49569. Il fatto ingiusto altrui deve essere connotato dal carattere dell’ingiustizia oggettiva, intesa come effettiva contrarietà a regole giuridiche, morali e sociali, reputate tali nell'ambito di una determinata collettività in un dato momento storico e non con riferimento alle convinzioni dell'imputato e alla sua sensibilità personale; pertanto, lo stato d’ira, costituito da una condizione psicologica dovuta ad un impulso incontenibile che genera un forte turbamento, perché possa rilevare ai fini della configurabilità dell’attenuante della provocazione non deve rappresentare il frutto di un sentimento di vendetta maturata in contesto di lucidità e freddezza (nel caso di specie, la prevenuta, prima di compiere l’azione omicidiaria, si era armata di coltello).
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 27 novembre 2014, n. 49569 Ritenuto in fatto Con sentenza del 4.5.2011 il G.u.p. del Tribunale di Milano, all’esito del giudizio abbreviato, ritenuta l’ipotesi di cui all’art. 89 c.p. e riconosciute le attenuanti generiche, condannava M.S. alla pena di anni otto di reclusione, nonché al risarcimento dei danni...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 17 dicembre 2014, n. 52393. L'inadempimento all'obbligo di corresponsione dell'assegno di mantenimento in favore del coniuge separato realizza la condotta illecita prevista dall'articolo 570 c.p., comma 1, ove questo si accompagni agli ulteriori elementi costitutivi della fattispecie, con cio' dovendosi intendere che, per la sussistenza di quel reato, deve potersi accertare che l'inadempimento economico si riconnette ad una volonta' inadempiente direttamente correlata alla deliberata negazione del vincolo di assistenza ancora sussistente, che per l'effetto possa considerarsi contraria all'ordine o alla morale della famiglia, secondo quanto richiesto dalla disposizione invocata quale elemento caratterizzante della condotta tipica del reato.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 17 dicembre 2014, n. 52393 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. LANZA Luigi – Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Ann – rel. Consigliere Dott. PATERNO’ RADDUSA...
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 15 dicembre 2014, n. 52103. L'obbligo della motivazione della sentenza di applicazione concordata della pena va conformato alla particolare natura della medesima e deve ritenersi adempiuto qualora il giudice dia atto, ancorche' succintamente, di aver proceduto alla delibazione degli elementi positivi richiesti (la sussistenza dell'accordo delle parti, la corretta qualificazione giuridica del fatto, l'applicazione di eventuali circostanze ed il giudizio di bilanciamento, la congruita' della pena, la concedibilita' della sospensione condizionale della pena ove la efficacia della richiesta sia ad essa subordinata) e di quelli negativi (che non debba essere pronunciata sentenza di proscioglimento a norma dell'articolo 129 c.p.p.). In particolare, il giudizio negativo in ordine alla ricorrenza di una delle ipotesi di cui all'articolo 129 c.p.p. deve essere accompagnato da una specifica motivazione soltanto nel caso in cui dagli atti o dalle deduzioni delle parti emergano concreti elementi circa la possibile applicazione di cause di non punibilita', dovendo, invece, ritenersi sufficiente, in caso contrario, una motivazione consistente nell'enunciazione, anche implicita, che e' stata compiuta la verifica richiesta dalla legge e che non ricorrono le condizioni per una pronuncia di proscioglimento ai sensi della disposizione citata
Suprema Corte di Cassazione sezione feriale penale sentenza 15 dicembre 2014, n. 52103 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. IZZO Fausto – rel. Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 dicembre 2014, n. 52413. Ai fini della configurabilita' del concorso dell'extraneus nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione e' necessaria la consapevolezza del percettore della somma in ordine allo stato di decozione dell'impresa
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 dicembre 2014, n. 52413 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silva – rel. Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 dicembre 2014, n. 52411. Il medico deve intervenire anche se ci sono poche probabilità di salvezza. Nei reati omissivi impropri l'accertamento della causalità si componga di un decorso reale da spiegare con certezza e di un decorso ipotetico a base probabilistica, relativo alla efficacia del comportamento diligente omesso
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 dicembre 2014, n. 52411 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo M. – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. GUARDIANO Alfre – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 12 dicembre 2014, n. 26183. La dichiarazione fiscale non ha natura di atto negoziale e dispositivo, ma reca una mera esternazione di scienza e di giudizio, modificabile in ragione dell'acquisizione di nuovi elementi di conoscenza e di valutazione sui dati riferiti, costituendo essa un momento dell'iter volto all'accertamento dell'obbligazione tributaria
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 dicembre 2014, n. 26183 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – rel. Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. MARULLI Marco...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 dicembre 2014, n. 26590. In tema di quantificazione dei danni non patrimoniali si può evidenziare la necessita' di una drastica riduzione dell'applicazione delle poste liquidatorie indicate nelle tabelle normative (di cui al Decreto Legislativo n. 38 del 2000, articolo 13 e al Decreto Legislativo n. 209 del 2005 e successive modifiche, articoli 138 e 139) o in quelle di diversa natura, come le tabelle del Tribunale di Milano, la cui applicabilita' in giudizio ha trovato riconoscimento anche a livello di giurisprudenza di legittimita', evidenziandosi come il richiamo alle tabelle di Milano garantisce una unita' di trattamento di riferimento al criterio di liquidazione predisposto dal suddetto Tribunale essendo esso gia' ampiamente diffuso sul territorio nazionale tanto da assumere la valenza in linea generale di parametro di conformita' della valutazione equitativa del danno biologico di cui agli articoli 1226 e 2056 c.c..
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 dicembre 2014, n. 26590 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. LORITO Matilde...